lunedì 26 agosto 2013

Il digiuno appello


Don Albino Bizzotto





Il digiuno appello di don Albino  

Incontro con la delegazione veneta di SEL



La vicenda é ormai nota: don Albino Bizzotto, prete di frontiera, figura da anni al centro della vita padovana con le sue  innumerevoli iniziative per la pace e la solidarietà, ha iniziato dal 16 agosto un digiuno appello contro la devastazione del territorio veneto perpetrato attraverso le grandi opere in project financing


Don Albino è un prete scomodo, che negli anni si è battuto per la pace e la solidarietà e non in modo astratto: ha infatti dato accoglienza, casa, cibo e soprattutto dignità e speranza a migliaia di diseredati di tutti i tipi.

Sabato pomeriggio ho avuto l'occasione di partecipare, da defilato uditore, ad un incontro da lui concesso, tra un impegno e l'altro,  alla delegazione di SEL, di cui facevano parte il deputato Alessandro Zan, di origini mestrinesi, il coordinatore regionale Dino Facchini, l'assessore all'ambiente del comune di Padova, Marina Mancin.

Il deputato Zan oltre alla solidarietà umana ha offerto a don Albino la massima collaborazione per la raccolta delle informazioni a livello nazionale e per ogni adeguata forma di pressione istituzionale e parlamentare.

Durante il faccia a faccia ho raccolto con emozione le parole di don Albino e le motivazioni della sua azione di questi giorni.

Con il digiuno non cerca solidarietà e appoggi politici, ma vuole scuotere le coscienze, vuole coagulare i movimenti di protesta, che nascono dal basso e che operano spesso nell'ignoranza reciproca, tra le mille difficoltà del volontariato che va controcorrente e che è ostacolato dalle istituzioni, dall'indifferenza di chi non sa e non vuole sapere, dall'inimicizia dei gruppi di potere, privati e pubblici che vedono nei progetti in cofinanziamento una fonte inesauribile di guadagni. 

In particolare nel Veneto, un governatore che tuona per la difesa dell'ambiente,  si appresta a mandare avanti  progetti devastanti per il territorio stesso che dice di voler difendere: 

Valdastico sud; valdastico nord; pedemontana; romea commerciale (E55); nuova valsugana
veneta SPV; A4 VE-TS terza corsia; passante Mestre (opere completamento); autostrada medio padana veneta Nogara-Mare; sistema tangenziali venete; A27 Nord Cadore; padana inferiore (SR 10); A4 Alvisopoli- Bibione; GRA Padova; tangenziale NE Vicenza; tangenziale Nord VR;  traforo Torricelle ( 1 MILIARDO); strada mediana Verona A4-A22; SS51 D'Alemagna-Cortina, porto commerciale di Venezia; raccordo A15-A22; tangenziale di Treviso; A22, terza corsia; Motorcity di Verona; Venetocity (Dolo-Pianiga); camionabile PD-Chioggia; TAV Venexia -Trieste; passante Nord-Rovigo (parco Langer); Treviso-Meolo-mare (210 milioni); by pass Favaro V.to; By pass Camplato (50 milioni); quadrante di Tessera (VE)
piattaforma container (Mira).

Di queste ben 19 sono in fase avanzata di project financing.  

Dice don Albino: "Solo in Veneto dal 1990 al 2000 la superficie agricola è diminuita di 279.830 ettari, cioè del 21,5%; mentre il consumo del suolo per urbanizzazione e infrastrutture varie è di 1382 ettari l’anno, pari cioè a 3,8 ettari al giorno. Siamo sopra a un vulcano". 

Per quanto riguarda l'occupazione che tali opere apporterebbero, egli si dice scettico, perché si tratta di lavoro a termine, che dopo la conclusione lascia il deserto ambientale e occupazionale, proprio come il boom edilizio di qualche anno fa. Andrebbe trovato un lavoro diffuso sul territorio e per la difesa del territorio. Ma questo implica un capovolgimento netto dei punti di vista; un punto di vista un pò grillino gli è stato chiesto in modo un pò provocatorio: "Sarà grillino, ma bisogna smetterla di considerare l’economia il motore di tutto. Anche la Terra ha una sua grammatica: il nostro sistema aiuta a creare la vita o a distruggerla? In questo c’è tanto silenzio anche da parte della Chiesa".

Al termine dell'incontro, ci ha anticipato che accetterà l'idea della staffetta del digiuno,  sino al 9 ottobre, lanciata dal sindaco di Marano, Piera Moro, candidata eletta nel 2012 con una lista civica di centro sinistra.

Attualmente il comune di Marano Vicentino è in lotta contro l'amministrazione provinciale che vorrebbe ampliare e autorizzare il conferimento di rifiuti non inerti nella discarica di Vianelle, situata sopra un'importante falda acquifera. Al digiuno parteciperà per un giorno l'intera giunta e probabilmente tutto il consiglio comunale, concorde nella difesa del territorio.

La staffetta del digiuno si concluderà simbolicamente il 9 ottobre, anniversario della tragedia del Vajont.

Tredicesimo giorno di digiuno: riflessione dal sito di salviamo il paesaggio: Sai cos'è un “progetto di finanza”? (in inglese “Project financing”)

Imprenditori privati propongono alla Regione progetti di “Grandi opere” e si fanno anticipare i capitali dalle Banche. La Regione le decide fuori da ogni piano programmatico. Il conto, con gli interessi e lauti guadagni, lo paghiamo noi con le tasse e i pedaggi su strade ed ospedali.

Queste Opere vengono inserite nella “Legge obiettivo” che toglie ogni decisione ai Comuni e ogni controllo alla popolazione: un furto di democrazia. Poi, per evitare modifiche ragionevoli viene inventata una “situazione di emergenza” e imposto un Commissario: per l’autostrada Pedemontana Veneta è l’ing Silvano Vernizzi che diventa esecutore del progetto e il controllore di se stesso come Dirigente regionale della VIA (Valutazione Impatto Ambientale): una follia illegale. Non solo, ma gli atti del progetto sono stati rigidamente secretati, a tutti anche ai consiglieri regionali trattandosi di concessionaria, impresa privata, ma per un’opera pubblica. In merito è stata interrogata anche l’U.E. (28 agosto 2013)



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