domenica 21 febbraio 2016

PD, tautogramma




Dalle stelle alle stalle





"Chi vive nel nostro tempo è vittima di nevrosi. Per vivere bene non bisogna essere contemporanei." E. Flaiano


"Petulante, pugnace piccolo premier privò partito possibilità partecipazione. Pochi persero pazienza; parecchi, proni, preferirono preservare poltrona. Partito-democratico? Partito Popolare?  PdN? Partito, punto!" 

Per scrivere un tautogramma si devono tralasciare gli approfondimenti, i particolari, i distinguo, i se e i ma,  si deve lasciare intendere, cercando di essere il meno ambigui possibile con il poco materiale lessicale a disposizione,  si devono sfoltire le frasi, come si faceva una volta con i telegrammi, per risparmiare sulla tariffa; in una parola si è costretti a distillare l'essenziale o meglio l'essenziale che ti colpisce o ciò che percepisci personalmente come essenziale.

Quindi so benissimo che riassumere in sole tre righe tautogrammatiche la storia di un partito e di una attualità imperante  è un'operazione spericolata. Agli storici, ai sociologi, ai politologi l'approfondimento, ma se, in fondo ai trattati rimanessero solo quelle tre righe di verità? 

Un'altra annotazione personalissima: estate 2012, attesa dell'arrivo del giudice Antonio Ingroia alla festa provinciale dell'Unità. Ancora Ingroia non era entrato in politica, in lui si riponevano grandi speranze di ritorno alla legalità costituzionale: grande attesa, comunque, nella sinistra padovana. Quindi ci vado anch'io, ma una sensazione di freddezza mi invade immediatamente: come entrare in qualcosa di spento; non propriamente un cimitero, piuttosto un raduno di nostalgici o una casa di riposo. I luoghi che erano stati occasione di incontri di altissimo livello, di confronto nazionale e internazionale, di passaggio tra generazioni, erano popolati da un pubblico grigio, abbigliamento maschile e femminile rigorosamente casual: nessuno, o quasi, con meno di sessanta anni.
I giovani erano già migrati altrove; lasceranno il posto ad altri più scafati e "moderni" giovani: l'inizio della fine.



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 Il nuovo centro-destra

Giravolte grilline

Tautogrammi 


venerdì 19 febbraio 2016

Quo vadis Cirinnà?


Giravolte.






Gente genuina, generosa; giovani garbati, gentili, giocherelloni, geniali (o) grulli, (o) giradischi gracidanti, gasati, generalmente guastafeste; giustificano giocose giravolte; gestiti genialmente, giacciono genuflessi Grillo, guadagnante grosso gruzzolo.
(prometto! prossimo per par-condicio per petulanti piddini pasticcioni; successivo su silenti scomparsi sellini)

Sono passati 18 giorni da quando mi sono occupato della discussione del DDL Cirinnà, che dopo le opposte manifestazioni di piazza sembrava sarebbe giunto di lì a poco a una qualche conclusione. Poi, per me, sono arrivate altre cose, più importanti da fare e da seguire. Ad oggi siamo ancora allo stesso punto, anzi un paio di passi indietro, grazie alla poco granitica compattezza del PD, alle certezze messianiche della destra, degne di miglior causa, all'entrata a gamba tesa di monsignor Bagnasco e alle contorsioni del M5S.
Certo ora PD e M5S si rimpallano la responsabilità dello stallo. Non si può fare a meno di notare che:
  1. Il PD non ha retto. Il PD che teme le votazioni a scrutinio segreto  è lo stesso che ha fatto mancare 101 voti a Prodi, ritenuto poco controllabile, dai trionfanti comitati elettorali che all'epoca già stavano subentrando alle sezioni e ai circoli.
  2. Il M5S, anche se professa mediaticamente  la propria coerenza, ha cambiato linea almeno un paio di volte. Numerosissime le dichiarazioni pubbliche di sfida: o la Cirinnà resta com'è (adozione inclusa) o non la votiamo. Poi qualcosa si è mosso, qualche sondaggio ha messo in allarme la casa madre ed ecco che il deus ex machina col socio giullare, attraverso un comunicato  in perfetto stile notarile si "assumono la responsabilità" di sciogliere dall'obbligo di coerenza i senatori in dubbio e danno il via libera al voto di coscienza. La motivazione, che vuole prevenire la facile obiezione a chi si dichiara assolutamente favorevole al vincolo di mandato e in certe occasioni ne sanziona l'inosservanza, è da azzeccagarbugli: il tema non era previsto nel programma del movimento e al mitico referendum on line del 2014 non era stata sottoposta la questione delle adozioni. Già!  perchè, visto che il DDL era approdato in commissione giustizia il 26 giugno 2013? Forse il sistema delle consultazioni in rete deve essere ancora rodato o ha qualche "veniale" falla che ne offusca la veridicità e la trasparenza.
  3. Meno rilevante, a mio parere, il presunto voltafaccia del M5S sul canguro e anche sul suo possibile spacchettamento (suddivisione in mini canguri su temi più ristretti). Non potevano appoggiare un canguro, dopo che in situazioni analoghe avevano scalato i tetti e avevano inveito contro l'esecutrice Boldrini.           Certo se si legge l'intervento scritto a caldo dal sen. Buccarella, si apprende che un canguro contro 5000 emendamenti poteva avere una "utilità parlamentare", (e qui la coerenza vacilla) mentre quello sui restanti 500 no. Può essere vero: 500 emendamenti si discutono e si votano in alcuni giorni, lavorando seriamente. Quello che si omette di dire è che tra questi ne rimangono molti che sono delle vere porcate alla Calderoli e l'insidia del voto segreto è sempre immanente. Ma qui si ritorna alle responsabilità del PD.
  4. La destra, che per l'occasione ha cooptato il prode Alfano, e la lega esultano, sia per la botta al PD sia per la conclusione retriva che si profila: ma ormai sono fuori dal tempo, anche da quello dei loro elettori. Conclusione: un problema che tutto sommato riguarda una minoranza e che non toglie niente a nessuno, nè ai "normali", nè ai regolarmente coniugati diventa un'affare di stato, da regolare nella notte dei lunghi coltelli. 



Quando stanchezza e stress abbassano le barriere, l'inconscio burlone si insinua inesorabile...
Il post su facebook:
Maurizio Buccarella
UNIONI CIVILI: RESPONSABILITA' POLITICA !
La giornata di oggi al Senato non è stata semplice.
Abbiamo dovuto, in aula, nell'immediatezza, decidere cosa fare con il DDL sulle Unioni Civili.
E' successo che che la Lega ha ritirato circa 4.500 emendamenti e l'emendamento "canguro" del PD (a prima firma del sen. Marcucci) ha perso, ai nostri occhi, ogni "utilità parlamentare" per l'approvazione della legge e rimane un orpello costrittivo del dibattito e della trasparenza delle posizioni dei vari gruppi su una legge che consideriamo (da sempre) necessaria.
In sostanza (comprenderete che non è facile spiegare questi "giochetti" regolamentari e parlamentari, quindi abbiate, cortesemente, la pazienza di leggere per comprendere) l'orientamento del M5S in Senato, fuori da ogni solita ipocrisia e tattica mediatica, è questa:
1) Abbiamo supportato da più di un anno e mezzo (in Commissione Giustizia) un disegno di legge che finalmente porti l'Italia al passo con gli altri Paesi "civili" in tema di diritti delle coppie omosessuali,
2) Siamo per la libertà di coscienza sul tema specifico della possibilità di adozione del partner del genitore biologico del minore, a tutela di quest'ultimo e non è un segreto che circa il 90% del gruppo parlamentare è a favore della cd. "stepchild adoption",
3) Non abbiamo presentato neanche un emendamento al DDL,
4) L'emendamento "canguro" poteva avere una ragion d'essere a fronte di un ostruzionismo che conosciamo bene (ed il sottoscritto, in Commissione Giustizia, ha seguito quasi tutte le 72 sedute anche di audizione di psicologi, pedagoghi, magistrati, pediatri, associazioni cattoliche "per la vita" e "per la famiglia", etc.), ma dopo il ritiro di migliaia di emendamenti fatto alle 16:30 circa oggi, è indifendibile sol che si consideri la necessità che finalmente il Parlamento, fatto in teoria dai rappresentanti dei cittadini, si misuri in trasparenza ed onestà per capire se è "arrivato il tempo", votando magari ad oltranza dal lunedì al sabato,
5) Il "canguro" è lo strumento con cui il PD, pur non ricorrendone più i presupposti dopo il ritiro degli emendamenti ostruzionistici, cerca di far fronte alle SUE divisioni interne (i cd. senatori "catto-dem"), cercando abilmente di scaricare su di noi un'eventuale responsabilità nel caso in cui il DDL non passi o sia snaturato in maniera sostanziale.
Noi diciamo: il PD ritiri domani il suo emendamento "canguro" e, sopportando la richiesta di VOTI PALESI E NON SEGRETI, lasci che il dibattito e le votazioni in aula si svolgano nella TRASPARENZA che questo Paese merita, soprattutto per la minoranza dei suoi cittadini omosessuali finora odiosamente discriminati nei loro diritti.
Il M5S garantirà i suoi voti, dando applicazione alle indicazioni svolte in Rete (SI ALLE UNIONI CIVILI) e con l'assunzione di responsabilità dei suoi fondatori sull'art. 5 col voto "libero" (adozione non legittimamente del figlio biologico del partner, saranno una manciata di voti contrari nel ns Gruppo) .
PS: So che questo post è lungo e "noioso" e probabilmente non avrà molti "mi piace" e tenete conto che è estremamente "semplificato", perché ci sarebbe tanto altro da dire per far comprendere come funzionano le cose qui in Parlamento, ma spero sia utile per chi leggerà.
...è un mondo difficile..

mercoledì 17 febbraio 2016

Consiglio comunale di Mestrino




Contento chi (ne) chiede contezza






Ormai del consiglio comunale di Mestrino, di cui immeritatamente faccio parte, non riesco più a scrivere seriamente. Nè d'altra parte avrei materiale, poichè dal 28 luglio 2015 ad oggi, cioè in sette mesi si è tenuta una sola riunione, a dicembre, per necessità di cose (della maggioranza) sdoppiata in due parti. Dunque non resta che sorriderci un po' su con qualche gioco di parole, che tuttavia, cela anche qualche verità.


Consiglio Comunale.
Crepitanti concioni crea, casualmente costruttive.
Corregge clamorose conclusioni concernenti cacca cani.
Comprende: convertite, cooptate, compulsatori computer, costruttori, contadini, cicisbei, contabili calcolatori, composti corazzieri, cittadini comuni, cattolici conservatori, cattolici critici, comunque cattolici, caratteristi cripto-leghisti, comparse condiscendenti contrarie cambiamento; 
capogruppo centrista, clerical-conciliante;
capogruppo critico-costruttivo;
capogruppo contestatore capzioso, costantemente connesso;
conduttore (ri)cercatore compulsivo consensi, compresi comuni confinanti;
capo carente carisma.
Cittadini? confusi, comunemente critici, chiedono cambiamento! 



 Per chi se lo fosse perso, un tautogramma affettuosamente dedicato ad un autorevole membro del consiglio:



"Tendi totalitarismo; togli tetrapak triturati, temendo tanfo tramite tetri topi teppisti; torbido  trami tranelli tendenti tuttavia tafazzismo; tenace travisatore testi, tendi trappole; trascorri troppo tempo toccando tasti, trepidante, timoroso. Tutti tacciono turbati? tutti  trascurano  tanta tracotanza!"



Il gioco è aperto! i cittadini lettori sono invitati a collaborare

lunedì 15 febbraio 2016

Tautogrammi



Cos'è un tautogramma? 





"Delegammo definizione dilemma, determinando democratico dibattito". Ecco quest'ultimo è propriamente un tautogramma, un gioco enigmistico, che consiste nello scrivere brani in prosa o in versi con parole (lemmi) tutte inizianti con la medesima lettera. Quindi si possono avere tautogrammi in A, in B ecc.
Si sono cimentati nel genere famosi letterati ma soprattutto enigmisti, cioè quella particolare categoria di fanciulli mai cresciuti ai quali piace giocare liberamente con le parole.
  
Esistono tautogrammi d'autore come il seguente di U. Eco.

Povero Pinocchio!

Povero Papà (Peppe) 
palesemente provato penuria, prende prestito polveroso pezzo pino poi, perfettamente preparatolo, pressatolo, pialla pialla, progetta, prefabbricane pagliaccetto. 
Prodigiosamente procrea, plasmando plasticamente, piccolo pupo pel pelato, pieghevole platano! 
Perbacco ! 
Pigola, pub parlare, passeggiare, percorrere perimetri, pestare pavimento, precoce protagonista (però provvisto pallido pensiero), propenso produrre pasticci. Pronunciando panzane protubera propria prosbocide pignosa, prolunga prominente pungiglione, profilo puntuto. 
Perde persino propri piedi piagati, perusti! 
Piagnucola. Papà paziente provvede. 
Pinocchio privo pomodori, panciavuota, pela pere. 
Poco pasciuto, pilucca picciuolo. 
Padre, per provvedergli prestazioni professorali, premurosamente porta Pegno palandrana. (Segue in fondo)



Ci sono poi tautogrammi satirici, dedicati a particolari personaggi, dai quali prendono la lettera iniziale del nome (o cognome), come il seguente, comprensibile solo in una ristrettissima area geografica...

"Tendi totalitarismo; togli tetrapak triturati, temendo tanfo tramite tetri topi teppisti; torbido  trami tranelli tendenti tuttavia tafazzismo; tenace travisatore testi, tendi trappole; trascorri troppo tempo toccando tasti, trepidante, timoroso. Tutti tacciono turbati? tutti  trascurano  tanta tracotanza! (Paolo Menallo)" .


Ma anche tautogrammi poetici: 

Stando spesso sola
sento soffice serenità
studio sottile sapienza
scorgo sottesi significati
scovo strani sinonimi
scavo silenziosi sentieri (Daniela Domenici)





Segue "Povero Pinocchio" di U. Eco.
"Pensaci" punzecchialo peritissimo, prudentissimo parassita parlante, "prudenza, perseveranza! 
Prevedo pesanti punizioni!". 
"Piantala petulante pignolo!" 
Presuntuoso pupattolo percuote pedagogo piccino piccino (plash !) producendone poltiglia. 
Peccato. 
Poteva piuttosto porgergli padiglione. 
Poi parte pimpante, privo pullover. 
Papà piange preoccupato: "Pinocchio perduto!" 
Pellegrino, percorre perennemente pianure paludose... 
Pinocchio pedala pedala, pervicacemente peregrinando per piazze, partecipa pantomima pupazzetti, periclita presso pentola, prende pochi pennies. (1).

Pervenuto Pub Palinuro Purpureo, per perfidi personaggi poco popolari (pirati, paltronieri perdigiorno) penzola penoso patibolo (2).
Puella portentosa (parrucca pervinca) provvede poliambulatorio pennuto, parlagli predicando perfetti principi, prometendo prossima pubertà, persino parvenza piacente persona (3).
Pinocchio pare puntiglioso, persistente, predeterminato. 
Palle. Parole. Parcamente persegue positivi propositi. 
Preferisce passatempi pestilenziali, percorsi puntellati perigli paurosi, perdendo possibilità parascholastiche. 
Pianta parecchi pesos per prati, per procacciarsi più palanche; 
perô (poco perspicace) perde personale pecunia. 
Protestare ?
Procuratore paese Prendi Pirla provvedegli prigione. 
Pub pappare poco pane perché psicologicamente, patologicamente parlando, preferisce pascolare pigramente. Perciò permane pioppo puerile.
Passo passo provoca pandemoni, prende percosse, passa per patimenti plurimi. Pensate: piccione portalo porto, pescatore pensa panarlo padella !
Pestifero Pierino perditempo (parimenti propenso pazzie) prefiguragli paese 
peccaminoso, parco proibito, piaceri paradisiaci, piroette, passatempi pagani, prestigiditazioni... 
Persuaso, Pinocchio partecipa, prendi parte. 
Postiglione pacioccone (perb perverso) portalo posto promesso, pullulante pelandroni poco perbene. 
Pinocchio potrebbe pur presentir pena perpetua ! 
Parliamone pure: pino partorisce peli ! 
Porca peppa ! 
Paludato pellame,pressoché puzzolente pony ! 
Persone percorso,Pinocchio (puf) penetra pelago procelloso. 
Per penosissimi peripli perde pelle puteolente, perviene penetrare pancia pulsante pantagruelico pescecane. Perlustrandolo persepisce papà, precedentemente preda prelibata! 
"Papà! Perdono!" 
"Perdirindina1,Pinocchio, prediletto pasticcioncello, pazzarello!" 
padre provvede pasto pesciolini. 
Pinocchio paladino, prende padre portandolo per ponderoso palato pesce, producesi prodezze, paga personalmente, praticamente perisce (pare). 
Provvidenziale pulzella poteri paranormali, prodiga Pandora, protegge Pinocchio per pietà, perora purificazione. 
Passati patemi, pienamente pentito, Pinocchio, prosciolto per piccolissimi peccati, premiato per proba passione, per pia prestazione, permutasi piacevole putto paffuto. 
Paradossale! 
Possibile? 
Pupazzo prima, primate poi ? 
Proteiforme pargoletto, perenne Peter Pan, proverbiale parabola pressoché psicoanalitica !

Note: 
(1) Mai marinare! 
Mangiafuoco malfamato manovratore marionette mangia montoni, mucche, muffloni (monstruosa merenda) mentre mostra manichini mascherati. 
Mamma mia! Meritatamente minaccia masticare mariuolo mentitore. Monello mortificato monnora meste melensaggini ("Misero me! Mercé, Maestà!"),minimizza marachelle, menziona malasorte, mendica, muovendo misericordia. Mangiafuoco, mefistofelico ma mite, mostrase miracolosamente munifico, magnanimo, molla manciata monete. Marenghi! 
(Mascalzoncello mollerà melensamente malloppo mefitici malfattori malandrini...)
(2) Guardali, vedi ? 
Gatto, volpe. 
Gozzoviglianti, versipelli, guatano vili, giovendosi veloci gonzaggine vagheggini geppetidi vispi.
(3) Fida fatina, fulgente figurina frondosa fluttanti fiordalisi! 
Finte fiere furbacchione frastornavano felloncello ferito, fascendo fantasmagoriche farmacopee (faine favoriva febbre furfantello). 
Favellasti fervida: "Fiducia! Finora fosti fantoccio, fingevi fanfaluche. Facesti fiasco. Forza! Fruirai futura figura fanciullo!". 
Fosti fededegna: fenomenalmente, figlio falegname (fortunato filugello) fion: 
fuoriusci frugoletto fouriclasse. 
Favola? Forse. 
Filando fievoli fantasie, fiabe fruttificano felicemente fatti.

lunedì 1 febbraio 2016

Controcorrente




Famolo, dai!









A detta di uno degli oratori del family day, in Italia ci sono 14 milioni di famiglie "normali" e 75.000 famiglie omo o arcobaleno o semplicemente "diverse".

Mettiamo temporaneamente da parte le seconde e occupiamoci delle prime.
Non essendo nella mente dell'oratore mi chiedo se nei 14 milioni vadano o no incluse le seguenti fattispecie (o sottospecie secondo lui?):

  1. Famiglie monogenitoriali (per morte, per abbandono, per fuga, per lunga pena detentiva, per malattia totalmente invalidante, per gravi turbe mentali, per alcolismo, per mancato riconoscimento alla nascita, per uccisione del coniuge e altro). E se sì, quante?
  2. Famiglie senza figli.
  3. Famiglie di fatto, con genitori non sposati nè dinnanzi all'altare, nè dinnanzi al sindaco.
  4. Famiglie con figli adottati, non per puro atto di altruismo, nè per amore, ma per soddisfare un malcelato e frustrato istinto genitoriale.
  5. Famiglie con figli gestiti da una mamma e una zia, o una mamma e una nonna, o da un papà e una nonna, o da un papà e una governante.
  6. Famiglie allargate, con figli provenienti da diversi matrimoni (caso molto frequente tra i politici partecipanti al f.d.)
  7. Famiglie alle quali sono stati sottratti i figli per incapacità educativa o per gravissime difficoltà economiche.
  8. Famiglie formatesi da matrimoni forzati o con figli frutto di una violenza.
  9. Famiglie con figli portatori di gravissimi handicap o gravissime malattie psichiatriche, abbandonate a se stesse.
  10. Famiglie i cui figli sono abbandonati a se stessi o ai nonni o alle baby sitter, dalla mattina alla sera, a causa dei ritmi di lavoro contemporanei, a cui sono soggetti moltissimi italiani e italiane.
  11. Famiglie con figli nati attraverso la surrogazione dell'utero (realizzata in proprio o all'estero, aggirando i divieti già esistenti). 

 C'è proprio di tutto: la realtà  supera ogni stereotipo e ogni casistica preconfezionata. Sicuramente tra le undici categorie individuate sopra, ne esistono parecchie meritevoli di maggiore attenzione e di maggiore tutela: sarebbe bello vedere in piazza due milioni di persone, o trecentomila che siano, pronte a manifestare per i diritti di tutti i tipi di famiglia e per  la relativa tutela, anche indiretta attraverso norme del lavoro meno spregiudicate di quelle dettate dalle recenti leggi. Ma su questo si tace: il Papa lancia l'esca, ma nessuno lo segue..
Veniamo ora alla seconda categoria di famiglia, la chiamiamo famiglia arcobaleno? se sono solo 75.000, mille più mille meno, vale la pena sprecare energie, livore ideologico, mai sopiti integralismi, per una minoranza assoluta, che nulla toglie agli altri, ai quali per altro molto tolgono già la vita, i tagli al welfare, l'organizzazione  sociale iperproduttivista e individualista?
La nostra è una società che per definizione costituzionale tutela le minoranze; adesso lo vuole anche una sentenza della Corte di Strasburgo, lo vuole il buon senso, lo vuole l'evoluzione della società, che frequentemente, come già ai tempi del divorzio, dell'aborto e del riconoscimento della parità dei figli nati fuori dal matrimonio (se lo ricordi la Meloni!), precede quella delle stanze del potere.

E allora facciamolo, senza clamori, senza isterismi ideologici,  senza scimmiottamenti dei matrimoni "tradizionali" in marsina, già di per sè ridicoli e tristissimi.

E riguardo ai figli sistemiamo le poche situazioni pendenti: se esistono (perchè sono stati abbandonati da uno dei due genitori) non si possono cancellare con un atto d'imperio o di pruderie fuori tempo massimo. L'adozione ex novo, rimandiamola e facilitiamo (e controlliamo e supportiamo meglio) quella delle coppie etero. Per quanto riguarda l'utero in affitto, in Italia i divieti ci sono per tutti, anche per le coppie etero, basta farli rispettare.  


E poi tranquilli tutti: l'omosessualità non è una malattia e come tale non é né prevenibile, né curabile, né tanto meno contagiosa. Rassegnatevi: c'è qualcuno che ha orientamento sessuale diverso da quello della stragrande maggioranza appartenente al suo genere. 
Almeno per questo dettaglio non fanno male a nessuno,  per il resto possono essere nocivi, inutili o utili alla società esattamente come gli altri. 

Approfondimenti:
Il testo originale della legge Cirinnà

Informazioni

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