lunedì 1 febbraio 2016

Controcorrente




Famolo, dai!









A detta di uno degli oratori del family day, in Italia ci sono 14 milioni di famiglie "normali" e 75.000 famiglie omo o arcobaleno o semplicemente "diverse".

Mettiamo temporaneamente da parte le seconde e occupiamoci delle prime.
Non essendo nella mente dell'oratore mi chiedo se nei 14 milioni vadano o no incluse le seguenti fattispecie (o sottospecie secondo lui?):

  1. Famiglie monogenitoriali (per morte, per abbandono, per fuga, per lunga pena detentiva, per malattia totalmente invalidante, per gravi turbe mentali, per alcolismo, per mancato riconoscimento alla nascita, per uccisione del coniuge e altro). E se sì, quante?
  2. Famiglie senza figli.
  3. Famiglie di fatto, con genitori non sposati nè dinnanzi all'altare, nè dinnanzi al sindaco.
  4. Famiglie con figli adottati, non per puro atto di altruismo, nè per amore, ma per soddisfare un malcelato e frustrato istinto genitoriale.
  5. Famiglie con figli gestiti da una mamma e una zia, o una mamma e una nonna, o da un papà e una nonna, o da un papà e una governante.
  6. Famiglie allargate, con figli provenienti da diversi matrimoni (caso molto frequente tra i politici partecipanti al f.d.)
  7. Famiglie alle quali sono stati sottratti i figli per incapacità educativa o per gravissime difficoltà economiche.
  8. Famiglie formatesi da matrimoni forzati o con figli frutto di una violenza.
  9. Famiglie con figli portatori di gravissimi handicap o gravissime malattie psichiatriche, abbandonate a se stesse.
  10. Famiglie i cui figli sono abbandonati a se stessi o ai nonni o alle baby sitter, dalla mattina alla sera, a causa dei ritmi di lavoro contemporanei, a cui sono soggetti moltissimi italiani e italiane.
  11. Famiglie con figli nati attraverso la surrogazione dell'utero (realizzata in proprio o all'estero, aggirando i divieti già esistenti). 

 C'è proprio di tutto: la realtà  supera ogni stereotipo e ogni casistica preconfezionata. Sicuramente tra le undici categorie individuate sopra, ne esistono parecchie meritevoli di maggiore attenzione e di maggiore tutela: sarebbe bello vedere in piazza due milioni di persone, o trecentomila che siano, pronte a manifestare per i diritti di tutti i tipi di famiglia e per  la relativa tutela, anche indiretta attraverso norme del lavoro meno spregiudicate di quelle dettate dalle recenti leggi. Ma su questo si tace: il Papa lancia l'esca, ma nessuno lo segue..
Veniamo ora alla seconda categoria di famiglia, la chiamiamo famiglia arcobaleno? se sono solo 75.000, mille più mille meno, vale la pena sprecare energie, livore ideologico, mai sopiti integralismi, per una minoranza assoluta, che nulla toglie agli altri, ai quali per altro molto tolgono già la vita, i tagli al welfare, l'organizzazione  sociale iperproduttivista e individualista?
La nostra è una società che per definizione costituzionale tutela le minoranze; adesso lo vuole anche una sentenza della Corte di Strasburgo, lo vuole il buon senso, lo vuole l'evoluzione della società, che frequentemente, come già ai tempi del divorzio, dell'aborto e del riconoscimento della parità dei figli nati fuori dal matrimonio (se lo ricordi la Meloni!), precede quella delle stanze del potere.

E allora facciamolo, senza clamori, senza isterismi ideologici,  senza scimmiottamenti dei matrimoni "tradizionali" in marsina, già di per sè ridicoli e tristissimi.

E riguardo ai figli sistemiamo le poche situazioni pendenti: se esistono (perchè sono stati abbandonati da uno dei due genitori) non si possono cancellare con un atto d'imperio o di pruderie fuori tempo massimo. L'adozione ex novo, rimandiamola e facilitiamo (e controlliamo e supportiamo meglio) quella delle coppie etero. Per quanto riguarda l'utero in affitto, in Italia i divieti ci sono per tutti, anche per le coppie etero, basta farli rispettare.  


E poi tranquilli tutti: l'omosessualità non è una malattia e come tale non é né prevenibile, né curabile, né tanto meno contagiosa. Rassegnatevi: c'è qualcuno che ha orientamento sessuale diverso da quello della stragrande maggioranza appartenente al suo genere. 
Almeno per questo dettaglio non fanno male a nessuno,  per il resto possono essere nocivi, inutili o utili alla società esattamente come gli altri. 

Approfondimenti:
Il testo originale della legge Cirinnà

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