martedì 29 settembre 2015

Il gender in salsa mestrinese















Segue da le pedronciadi

Sin dove arriva la legittima preoccupazione dei genitori e dove inizia la speculazione politica? 

In gran parte d'Italia ormai lo si è capito: una bufala estiva, la cosiddetta teoria del "Gender" è stata trasformata in una clava per colpire la  riforma, detta della "buona scuola", di cui si dovrebbe contestare ben altro.
Lo ha capito anche la curia di Padova, che nel documento che potete leggere, cliccando qui, ha preso nettamente le distanze.
Molto meno lo ha capito l'amministrazione di Mestrino, che nell'ansia di allinearsi alle posizioni più retrive, ha organizzato sottobanco un'operazione di disinformazione dai contorni preoccupanti.
Per questo motivo, come gruppo di ViviMestrino abbiamo presentato un'interrogazione mirata a chiarire pubblicamente tutta la vicenda e a verificare gli intenti complessivi dell'amministrazione, ove ve ne fossero. 
Oggi pubblichiamo il "misterioso" e un pò carbonaro documento circolato tra i genitori in questo mese. Al sindaco abbiamo chiesto se si tratti o meno di un falso, proditoriamente redatto su carta intestata. Molti indizi ci dicono, però, che si trattava di un testo originale ed effettivamente mostrato in pubblico. Con quale scopo? Propaganda, ricerca di visibilità, velleità di censura o altro?
La probabile e latente strumentalizzazione dei bambini e delle famiglie non ci è piaciuta: se confermata si sarebbe giunti al gradino più basso della ricerca del consenso a tutti i costi.

Parimenti abbiamo chiesto al sindaco su quali basi si fondi la sua denuncia, diffusa a mezzo stampa, di una ipotizzata censura operata dal dirigente scolastico a spese dell'assessore. Staremo a sentire. Per leggere l'interrogazione completa  clicca qui 








Per approfondire

lunedì 28 settembre 2015

Renzi, l'iperberlusconiano 1




Critica e autocritica




La politica è l'arte del possibile, senza dubbio, ma quando è troppo è troppo... Tra qualche luce e molte ombre, Renzi sta portando avanti, nel nome del pragmatismo, un programma che in qualche caso innova e apre spiragli di crescita, in molti altri trasforma in senso involutivo la società. Col risultato collaterale di distruggere un partito, di disorientare un popolo che per altro ha mandato segnali inequivocabili, di allontanare intere categorie (vedi gli insegnanti) e di indirizzare grandi intelligenze ed energie nelle braccia di chi le usa  assai male, come Grillo e co. Altri, meno dotati, e in cerca comunque di senso, cadono altrettanto facilmente nel calderone leghista. Un gran risultato politico ed etico. 
Recentemente Paolo Flores d'Arcais, il discusso intellettuale, lodevole nella sua capacità di non sporcarsi le mani se non d'inchiostro, ha scritto un articolo al vetriolo su Renzi. Mi trova d'accordo solo in parte:  non condivido, ad esempio il giudizio tranchant su Prodi. 
Per di più non vengono affrontati i nodi più scottanti della politica renziana: la riforma del sistema elettorale in direzione ipermaggioritaria, col corollario della ristrettissima scelta lasciata agli elettori e la tacitazione definitiva del senato e di ogni altro contrappeso istituzionale a qualsiasi maggioranza elettorale (e non di popolo, si badi bene). 
Non oso pensare se al posto del "simpatico" boyscout, dovesse trovarsi un ruspista o un qualsiasi azzimato cultore del postideologico e  delle manipolazioni della rete. Con queste leggi, sempre che passino senza un sussulto di dignità del popolo italiano al referendum confermativo, chi si ritroverà con un 35 % del 50% dei votanti potrà stravolgere a proprio uso e consumo la Costituzione: si sa dove si inizia e non dove si finisce.(P.M.)


riprendiamo dal sito www.micromega.net”

Al meeting di CL Matteo Renzi ha confessato pubblicamente di essere la prosecuzione del berlusconismo con altri mezzi. Dalla giustizia all’informazione, dal lavoro alla riforma istituzionale, non c’è un solo elemento della lobotomizzazione della democrazia tentata da Berlusconi che Renzi non stia realizzando. Contro la quale ora ha però poco senso indignarsi. Occorre invece riflettere sul perché le straordinarie energie che l’antiberlusconismo aveva saputo suscitare nella società civile non abbiano trovato adeguata espressione politica.

Se si trattasse di omosessualità diremmo che è stato un coming out. Ma trattandosi di un cattolico praticante, ed essendosi svolta in una location che più cattolica non si può, il meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, è d’uopo invece parlare di CONFESSIONE. Matteo Renzi ha confessato pubblicamente: di essere la prosecuzione del berlusconismo con altri mezzi, anzi di essere la realizzazione del berlusconismo adeguata ai tempi, cioè alla non implementazione del berlusconismo con i mezzi di Berlusconi (l'intermezzo dei governi-nullità Monti e Letta non merita menzione: de minimis non curat praetor). 

Confessione solenne, coram populo e urbi et orbi, che non a caso uno dei bracci armati del berlusconismo, le falangi devote di CL e del cattolicesimo di Mammona, ha salutato canonizzando il nuovo leader post Pd a punto di riferimento.

Che la confessione ci sia stata, e inequivocabile, si dimostra per tabulas. Nell’immediato dopoguerra, quando il regime di Mussolini è spazzato via dalla vittoria della Resistenza nell’ambito della vittoria militare alleata (Roosevelt Churchill Stalin), dopo la Liberazione cui fa seguito la Repubblica e la sua Costituzione (firmatari il comunista Terracini e il democristiano De Gasperi, giurista di riferimento l’azionista Calamandrei), i fascisti che vogliono combattere la Rottura e trovare i mezzi efficaci per ristabilire una Continuità non sono i rottami nostalgici di Salò ma quanti predicano l’ideologia delle non ideologie: oltre sia il fascismo che l’antifascismo.

Così Renzi col berlusconismo e l’antiberlusconismo, papale papale. Ovviamente senza la tragedia del fascismo, i morti i torturati gli incarcerati gli esiliati … il berlusconismo non è stato il fascismo [“Fascismo e berlusconismo”, MicroMega 1/2011] è stato “l’equivalente funzionale e postmoderno del fascismo” (ivi) e il renzismo ne costituisce l’apoteosi effettiva (come già analiticamente dimostrato in “Sinistra e parresia”, MicroMega 8/14).
copyright © Paolo Flores d’Arcais
Continua.

domenica 27 settembre 2015

La musica Zulu incontra Mozart




Conciliare l'inconciliabile, il sacro e il profano, il vecchio e il nuovo mondo, avvicinare i popoli, comunicare attraverso una lingua comune è un miracolo che riesce da secoli alla musica.
Ma i MoZuluArt sono andati oltre,  fondendo canti e ritmi della tradizione dello Zimbawe (i tanto disprezzati zulù) con la musica classica, in particolare di Mozart. 
I temi del genio di Salisburgo, con qualche percussione discreta e con un piccolo coro, disegnano alla fine melodie tradizionali dello Zimbawe.
Questo ambizioso progetto è il risultato dell'incontro tra un pianista austriaco e tre musicisti africani.
Due mondi si uniscono per creare un ponte tra le culture: se è possibile con la musica...



Il famosissimo adagio iniziale della sonata K331


O un'interpretazione un po' jazzistica:

sabato 26 settembre 2015

Dopo le bitonciadi....




le pedronciadi












Nel giro di un mese o poco più, per ben tre volte l'amministrazione Pedron si rivolge alla cronaca locale per ottenere, per altro con molta accondiscendenza e senza contraddittorio,  uno spazio di visibilità, in nessun altro modo raggiungibile per buone pratiche o realizzazioni in favore della comunità.
Quindi dopo l'attacco di metà agosto al consigliere reo, secondo loro,  di avere offeso il popolo veneto, ripreso proditoriamente dal "cittadellese", si arriva alla bagarre anti profughi di fine agosto di cui abbiamo dato ampio resoconto. Significativo invece che un incontro con un parlamentare, un sindaco e un illustre ricercatore, alla presenza di un pubblico attento (i più deboli sono usciti quasi subito) e numeroso, non abbia avuto neppure una modesta cronaca. Allora lo abbiamo fatto noi! Evidentemente i corrispondenti locali  sono orientati a senso unico e mirano alla polemica, al titolo ad effetto piuttosto che all'informazione. Scelte redazionali o personali?

E veniamo all'ultimo capolavoro della giunta Pedron: la cavalcata del cavallo che non c'è, la terrificante teoria del GENDER. 
Riunioni semicarbonare, misteriose veline stampate su carta intestata del comune, fotocopie di delibere altrui, velleità censorie, raccolta firme per non si sa che cosa: una tempesta in un bicchierino di limoncello.
E per agitare un po' di più le acque stagnanti di una politica assente sui problemi reali: la polemica col preside antidemocratico, colpevole di aver coartato la libera espressione di una sua insegnante, alla quale proditoriamente aveva già sottratto gli incarichi di collaborazione.
I cultori della democrazia che volevano far tacere il troppo loquace grillino, adesso si scoprono vittime! 
Ci è sembrato troppo, quindi come gruppo consiliare abbiamo presentato questa interrogazione:


Interrogazione ex articolo 24 del regolamento del consiglio comunale
 Educazione sessuale e affettiva, interventi dell’amministrazione comunale








Al sig. Sindaco
Dott. Marco Valerio pedron

I sottoscritti consiglieri comunali, premesso che:
1.       è loro pervenuto  un documento redatto su carta intestata del Comune di Mestrino e non firmato, avente ad oggetto la cosiddetta teoria del “gender”; (all. 1)
2.       risulta loro  che siano state svolte presso la sede comunale almeno tre riunioni sulla medesima “teoria”;
3.       notizie di stampa, riportate dal Mattino e dal Gazzettino in data 24 settembre, riferiscono di un presunto divieto di partecipare  a qualsivoglia riunione avente ad oggetto la già citata teoria, imposto dal dirigente scolastico locale all’assessore alla cultura  (all. 2 e 3).

Chiedono di chiarire in consiglio comunale se:
· Il documento sub.1 è stato redatto effettivamente dall’amministrazione comunale, con l’intento di trasformarlo in una effettiva delibera o se si tratta di un falso.
·   Il medesimo documento è stato sottoposto a un ristretto numero di genitori convocato ad hoc presso la sede comunale nelle riunioni di cui al punto 2.
·         Le riunioni sub 2 si sono realmente svolte,  quale ne era il reale obiettivo e con quali criteri sono state scelte le persone convocate.
·   Almeno una di tali riunioni si è svolta il 24 settembre in coincidenza con un collegio docenti convocato presso il locale istituto comprensivo di cui l’assessore fa parte come docente.
·   Le riunioni di cui sopra sono state gestite da personale qualificato o, come risulta allo scrivente, dall’assessore alla cultura e in sua sostituzione, come dichiarato alla stampa dal Sindaco, dal capogruppo di maggioranza.
·      L’assessore alla cultura, oltre ai titoli professionali da insegnante elementare, possiede anche i requisiti culturali e scientifici per affrontare in modo approfondito e non superficiale le tematiche poste all’attenzione dei convenuti, posto che, sempre dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal sindaco, trattavasi di riunioni informative e non politiche.
·         Il capogruppo di maggioranza intervenuto forzatamente in sostituzione dell’assessore sia anch’egli in possesso dei requisiti professionali, culturali e scientifici atti a svolgere adeguata opera informativa.
I sottoscritti, inoltre, chiedono di chiarire quali siano stati gli strumenti  adottati dal locale dirigente scolastico  per impedire forzatamente la partecipazione dell’assessore alla cultura alle riunioni sub.2, risultando dall’allegato 3 come lo stesso si riferisse al personale della scuola in quanto insegnante e non in quanto cittadino o tanto meno in quanto amministratore locale.
l sottoscritti chiedono infine al sig. Sindaco se  egli è a conoscenza  del documento emesso in merito dalla Curia di Padova (all. 4) e  in che cosa consista, secondo le sue conoscenze, la cosiddetta teoria del “gender”,  precisando a quali riferimenti culturali, scientifici e bibliografici egli faccia riferimento.
Mestrino, 25 settembre 2015

Paolo Menallo       
Barbara Bano 
Nicola Gottardo
Simone Dalla Libera

Nota della redazione: Gli allegati nei prossimi articoli

venerdì 25 settembre 2015

La fiera delle parole, Padova 2015



Questo articolo è dedicato agli amici non padovani, perchè sappiano che Padova non è solo bitonci, ma é ancora cultura, interscambio, apertura al mondo, tradizione, innovazione ed  efficienza organizzativa.
DAL 6 ALL’11 OTTOBRE TORNA A PADOVA LA FIERA DELLE PAROLE: 170 EVENTI IN 5 GIORNI PER LA NONA EDIZIONE DEL FESTIVAL LETTERARIO PIÙ ATTESO DEL VENETO

Cinque giorni di totale coinvolgimento dei cittadini padovani e non solo, che desiderano immergersi in un’atmosfera culturale frizzante, nei luoghi più suggestivi della città.

Dal salone trecentesco di Palazzo della Ragione alle sale di Palazzo Moroni; dalle prestigiose sale del Palazzo dei Vescovi – sede del Museo Diocesano, alla prestigiosa Sala della Carità, per l’occasione visitabile gratuitamente, al Caffè Pedrocchi.  E ancora le scuole, le piazze e le librerie, che partecipano al festival sempre con grande entusiasmo e spirito collaborativo.

La manifestazione, ideata e diretta da Bruna Coscia, è curata da Cuore di carta con il patrocinio del Comune di Padova. Una collaborazione che ancora una volta consente alla città di essere per cinque giorni la “Capitale della Cultura”, favorendo lo scambio tra gli appassionati e le più note figure del panorama culturale contemporaneo.

Un festival letterario di alto livello, ma anche uno spazio aperto e vivace capace di scoprire e lanciare i giovani talenti e le piccole case editrici che, nonostante le difficoltà, continuano a proporre ai lettori opere di grande pregio e valore.

Una manifestazione ideata per gli appassionati di letteratura, ma che sa coinvolgere tutta la città in una “grande festa dei libri e della cultura” aperta a tutti, attesa anche da chi si lascia semplicemente entusiasmare dalla bellezza della musica, del teatro, della scienza e della filosofia.

Alcune anticipazioni: 

INAUGURAZIONE
Ad inaugurare la Fiera delle Parole sarà Roberto Vecchioni, il 6 ottobre al Teatro Verdi. Ormai di
 casa a Padova, ospite stimato della kermesse da diversi anni, il grande cantautore si esibirà in un concerto di “parole e musica” in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto.

EVENTI A PALAZZO DELLA RAGIONE
Il Palazzo della Ragione, con i suoi spazi unici al mondo, anche quest’anno farà da cornice ai grandi eventi in programma nelle giornate successive all’inaugurazione.

Sandro Veronesi (vincitore nel 2006 del Premio Strega con “Caos Calmo”) porterà in scena il reading tratto dal suo nuovo romanzo “Terre Rare”. Lo psicanalista e noto volto televisivo, Massimo Recalcati indagherà i diversi volti della maternità, tema del suo ultimo libro “Le mani della madre”. Lo storico Paolo Mieli, con la sua consueta competenza e passione, presenterà il libro “L’arma della memoria” e il teologo Vito Mancuso rifletterà sul senso della vita, esplorato nel suo ultimo lavoro “Questa vita. Conoscerla, nutrirla, proteggerla”.

Tornano alla Fiera delle Parole anche la scrittrice Dacia Maraini, il filosofo e matematico Giulio Giorello e il geologo e divulgatore scientifico, amatissimo dal pubblico, Mario Tozzi.

Il giornalista, scrittore e autore televisivo Michele Serra ha scelto la Fiera delle Parole per presentare in anteprima nazionale il suo ultimo romanzo “Ognuno potrebbe”.

Ospiti del festival anche l’ex-magistrato di Mani Pulite Gherardo Colombo impegnato in un dialogo con il direttore di Rai Radio 3 Marino
Sinibaldi, Valerio Massimo Manfredi che condurrà il pubblico in un viaggio tra “Le meraviglie del mondo antico”; il giornalista Corrado Augias che racconterà “Le ultime diciotto ore di Gesù” e Umberto Ambrosoli con il suo libro “Coraggio”.

Tra i nuovi ospiti della Fiera delle Parole la giornalista e conduttrice televisiva Concita De
Gregorio che presenterà il romanzo “Mi sa che fuori è primavera” con Umberto Curi (con il nuovo libro “ La porta stretta. Come diventare maggiorenni”). Antonia Arslan continuerà a
parlare della sua amata Armenia con il libro che chiude la trilogia “Il rumore delle perle di legno”, mentre lo scrittore dei best seller Marco Buticchi racconterà il suo “Il segno dell’Aquila”.

Per la prima volta alla Fiera delle Parole anche lo scrittore ed ex-magistrato Gianrico Carofiglio con il suo ultimo libro “Con parole precise. Breviario di scrittura civile”, lo scrittore Maurizio Maggiani che, dopo alcuni anni di pausa, pubblica il nuovo attesissimo libro “Il romanzo della Nazione” e Mauro Corona con il libro “Il bosco racconta”.


Grande serata conclusiva al Palazzo della Ragione, domenica 11 ottobre, tutta dedicata
alla passione per i libri e la letteratura, con gli amici Lella Costa, Sergio Staino e il nuovo e attesissimo ospite Neri Marcorè. 

PREMI LETTERARI
Confermando la propria vocazione a promuovere la letteratura di qualità, anche quest’anno la Fiera delle Parole ospita gli scrittori protagonisti dei più prestigiosi premi letterari italiani.

Parteciperanno al festival: Marco Balzano, vincitore del Premio Campiello (“L’ultimo arrivato”); Nicola Lagioia, vincitore del Premio Strega (“La ferocia”) e Sara Rattaro, vincitrice del Premio Bancarella (Niente è come te).

Poi ancora: Antonio Scurati, secondo classificato al Premio Campiello con “Il tempo migliore della nostra vita”; Carmen Pellegrino, finalista del Premio Campiello e sorpresa letteraria dell’anno con il suo “Cade la terra” e Mauro Covacich, finalista del Premio Strega con “La sposa”.

OSPITI STRANIERI
Attribuendo da sempre un ruolo importante alla letteratura straniera, la Fiera delle Parole intensifica quest’anno la presenza internazionale proponendo ospiti di altissimo profilo, quali: David Machado, nato a Lisbona nel 1978, vincitore nel 2005 del Prix Branquinho da Fonseca, che alla Fiera delle Parole presenterà “Indice medio di felicità” con la partecipazione di Alessio Arena; Eshkol Nevo, scrittore israeliano vincitore nel 2005 del Book Publisher's Association's Golden Book Prize, che presenterà “Soli e Perduti”; Ricardo Menéndez Salmón, scrittore e giornalista spagnolo, che parlerà del suo ultimo romanzo “Bambini nel tempo” in anteprima italiana.

PAROLE, TEATRO E MUSICA
Parole, teatro e musica, un accordo perfetto che non smette mai di incantare e che trova alla Fiera delle Parole uno spazio dedicato alla parola cantata e recitata, sempre fonte di intense emozioni.
Tra gli appuntamenti da non perdere: il concerto di Roberto Vecchioni al Teatro Verdi che inaugurerà la 9° edizione del festival; la rappresentazione “Il canto del cigno” (di Cechov) a cura di Enrico Marino e Anita Santone; l’incontro con il cantautore Gualtiero Bertelli; lo spettacolo “L’annegato più bello del mondo” (di Gabriel Garcia Marquez) con Giancarlo Previati e i Coristi per caso; lo spettacolo del critico musicale Ezio Guaitamacchi che presenterà anche il libro “La storia del Rock” e le monografie su John Lennon e Jimmy Hendrix; lo spettacolo musicale “La strage dei congiuntivi” di Davide Zilli e Massimo Roscia; l’incontro con Renzo Alessi, autore dell’antologia completa su tutta all’opera di Bob Dylan e l’incontro con Salvatore Coccoluto tutto dedicato alla vita di Mia Martini; il reading di Filippo Martinez tratto dall’ultimo lavoro “Cammellini che entrano ed escono dalle orecchie” e accompagnato dalle chitarre de I Tremo; il concerto di Beppe Giampà “Della fatal quiete” che ha musicato i poeti dell’Ottocento e ovviamente l’incontro con il grande cantautore italiano Francesco Guccini.

giovedì 24 settembre 2015

L'altra Mestrino



Il Rompighiaccio





"ed è negli occhi del bimbo, nei suoi occhi scuri e profondi, come notti in bianco, che nasce la luce" (Paul Eluard)

Mestrino é una realtà strana, che a fronte dell'immagine di chiusura e di arretramento culturale, mostrata negli ultimi anni,  sa anche esprimere grandi intelligenze, capacità organizzative e creative, un forte impegno nell'associazionismo ed eccellenze in vari campi, tra cui quello sportivo. 

Bene hanno fatto, quindi, gli amici del  Rompighiaccio a puntare proprio su quest'ultima caratteristica della comunità mestrinese: la capacità di aggregare intorno allo sport per spezzare la cortina di indifferenza, per unire il normale e il "diverso", per divertire e nello stesso tempo porre e risolvere problemi.  


Il Rompighiaccio, infatti,  si pone come obiettivo l’organizzazione e la realizzazione di eventi sportivi, educativi e culturali caratterizzati dall'incontro fra persone con abilità sociali e fisiche diverse. Si crea, così,   un’occasione di incontro formativo e di crescita per tutti coloro che condividono l’esperienza.

Rompere il ghiaccio, quindi, per muoversi, per creare relazioni, per sorridere insieme.

Nell'ambito delle iniziative a carattere sportivo l’Associazione ha già organizzato il 9 aprile, allo stadio Colbachini di Padova una gara a staffetta, con l’intento di far gareggiare insieme ragazzi con abilità diverse, superando le barriere tra normalità e disabilità, attraverso la condivisione dello sport come forma di divertimento.

Altre manifestazioni a carattere sportivo già messe in calendario sono la staffetta di nuoto che si svolgerà al Centro Sportivo “le magnolie” di Piazzola il prossimo 4 ottobre e una partita di basket integrato che vedrà la partecipazione di atleti dei Raptors di Mestrino e della squadra paralimpica del CUS Padova. Quest’ultima iniziativa avrà luogo al Palazzetto dello Sport di Lissaro, domenica 29 novembre con inizio alle ore 9.30.

Nell'ambito delle iniziative educativo-culturali, alle ore 21.00 di venerdì 25 settembre, presso la sala polivalente  di Mestrino, prenderà il via la mostra fotografica “Bambini nel mondo” con la cerimonia di apertura.
L’esposizione di fotografie di Silvio e Laura Cagnoni si propone di rappresentare le più diverse realtà in cui vivono i bambini di tutto il mondo.

Per tutta la durata dell’evento saranno presenti i fotografi che illustreranno la mostra ai visitatori, fornendo loro le motivazioni che li hanno spinti a fotografare in particolare i soggetti proposti.
La mostra è anche un'occasione di finanziamento dell'associazione: le opere di Cagnoni, infatti, saranno offerte in vendita al pubblico e il ricavato andrà interamente a beneficio delle future iniziative. 


mercoledì 23 settembre 2015

Il cammino dei migranti


Migrante sono anch'io








Migrante lo sono anch’io
Non solo perché lo sono stato, visto che milioni di miei connazionali solo pochi decenni orsono hanno percorso questa strada
Non solo perché potrei diventarlo, visto che guerre, disastri climatici o ambientali e crisi economiche sono lì dietro l’angolo
Non solo perché i miei figli ancora oggi cercano miglior fortuna lontano da dove sono nati e cresciuti
Migrante lo sono anch’io
Perché mi sento straniero nella vita che sto facendo
In questo individualismo e materialismo e consumismo
In questa disumanità dilagante
In questo vuoto di Anima
In questo distacco dalla Natura
In questa mancanza di libertà
In questo senso d’inutilità
In queste speranze naufragate
In questo smarrire il vero me stesso
Tutto questo mi ha fatto rimettere in cammino
Nel senso che se tutti i giorni non cammino sto proprio male
Nel senso che se i piedi non mi compensano il troppo pensare rischio d’impazzire
E allora, migrante lo sono anch’io
Perché si è frantumato lo steccato delle false sicurezze
E perché la ricerca della felicità non è affatto scontata, come han voluto farmi credere, come mi sono illuso di credere
Il migrante che disperato e a piedi si mette in cammino fa risuonare in me la precarietà dell’esistere
Mi ricorda che la lotta contro le ingiustizie non è terminata
E, di più, mi ricorda che l’Universo è infinito, che siamo infinitesime parti del Tutto, che dobbiamo arrenderci ad un infinito Stupore

Guido Ulula alla Luna, da Il Cammino

martedì 22 settembre 2015

Immigrazione: realtà e propaganda



Sala piena ieri sera ma non pienissima e soprattutto si trattava prevalentemente di  addetti ai lavori, cioè di persone interessate alla politica e alla soluzione dei problemi o inserite nel volontariato sociale o di amministratori locali, attuali o del passato. 
E così, messaggi significativi sono arrivati a chi già ne conosceva la natura almeno in termini generali. Eppure di concetti e notizie importanti ne sono stati proposti da tutti gli intervenuti, dalla efficientissima e sintetica onorevole Camani, da Renato Rizzo, nonostante la tendenza irrefrenabile alla divagazione, ma soprattutto dal Sindaco di Rubano, controllata, pragmatica, ma nello stesso tempo appassionata ed empatica.  
Sono stati posti da me e soprattutto  dai numerosi, intelligenti e talvolta critici interventi del pubblico diversi problemi, che hanno ampliato gli orizzonti rispetto alla microvisione di taluni amministratori locali.
Faccio solo degli esempi, tratti dalla memoria:
  • La labilità della differenziazione tra rifugiati politici veri e propri e migranti economici. Ho portato a questo proposito l'esempio a me ben noto del Mali, che potete trovare ampliato in questo link e nei rimandi precedenti.
  • L'estrema difficoltà dei rimpatri dei non aventi diritto e l'assoluta mancanza di programmazione di quanto succede dopo la mancata attribuzione dello status di rifugiato. (Nota dell'ultim'ora. Fa un po' ridere il ministro Alfano quando uscendo dal vertice di Bruxelles proclama: rimpatri, rimpatri, rimpatri!)
  • Dal pubblico sono state fatte lucide analisi sulle reali cause dei flussi migratori attuali.
  • Sempre dal pubblico, soprattutto giovane, è stata avanzata, con molto tatto e pudore, la problematica delle difficoltà dell'inserimento lavorativo e del facile confronto con chi viene assistito in tutto e per tutto. Facile mostrare l'errore logico e politico che si cela dietro a tale ambivalenza; resta però il fatto che questi dubbi possono coinvolgere anche persone impegnate nel sociale. Si tratta di un disagio sicuramente  reale deviato verso obiettivi fittizi, anzi verso diversivi, dalla ben orchestrata campagna di disinformazione che pesa come una cappa sulle menti degli italiani.
  • Una parziale risposta alla problematica precedente è stata data indirettamente da un dato presentato dal sindaco di Rubano e che andrebbe diffuso perché sono sicuro che nessuno lo conosca, tranne  gli addetti ai lavori: l'accoglienza dei rifugiati non costa nulla ai comuni in termini finanziari, essendo le spese sostenute dalle associazioni o dalle cooperative che li hanno in carico e che vengono rimborsati direttamente dallo Stato italiano, che utilizza quasi esclusivamente fondi europei ricevuti ad hoc. 
  • Renato Rizzo, infine, pur nel suo difficilmente arrestabile vagare, ha portato un dato significativo e definitivo, nel senso che fa giustizia di tutti i pregiudizi e delle preoccupazioni di spesa:  il saldo tra costi (accoglienza, welfare, contrasto all'irregolarità e alla criminalità) e i benefici (tasse pagate dagli stranieri) è in attivo di 3,9 miliardi di euro! (Dati UNAR*, Dipartimento pari opportunità della presidenza del Consiglio).

Insomma, un abisso umano, politico e operativo tra chi predica l'intolleranza e chi opera razionalmente e concretamente.

* Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali

venerdì 18 settembre 2015

Festa delle Associazioni, Rubano


Rubano é un comune dell'hinterland padovano, dove l'aria che si respira è molto diversa sia da quella a est che da quella a ovest e non solo per questioni atmosferiche o legate all'inquinamento.
Domenica si terrà la quattordicesima festa delle associazioni e del volontariato. La lista dei partecipanti è lunghissima e variegata: manca ancora la nostra "Storia e Vita" per l'impossibilità di arrivare dappertutto con le poche risorse umane a disposizione. Ma saremo tra il pubblico per godere di una domenica di aria, sole e condivisione.



giovedì 17 settembre 2015

L'emergenza emigrazione e il ruolo dei comuni


Un approccio razionale e non emotivo.




La sala consiliare di Mestrino non è la depandance del sindaco Bitonci; esiste un'altra Mestrino, così come esiste un altro Veneto e un'altra Padova.
Il gruppo ViviMestrino lo dimostrerà, senza insulti, senza querele, senza minacce lunedì 21 settembre con l'iniziativa culturale e politica che proporrà alla cittadinanza.
Alle 20.45, infatti,  in sala consiliare si terrà un importante incontro pubblico sul tema dell'immigrazione e dell'azione delle amministrazioni locali. 
Si parlerà di temi generali, delle novità in ambito europeo, della reale consistenza del fenomeno e infine di buone pratiche già messe in atto, senza alcuno scandalo popolare. 
Il calibro dei relatori offrirà un panorama completo e variegato dello stato dell'arte ad occhi che vorranno vedere e orecchie che vorranno ascoltare. Il dibattito darà ampio spazio ai dubbi e alle richieste di approfondimento.
Vanessa Camani, infatti, per il suo curricolo politico e personale, conosce e vive dal di dentro il problema e per il posto occupato in parlamento è al corrente degli sviluppi internazionali.
Sergio Rizzo, noto per i suoi libri e recentemente per il suo Manifesto per Padova, getterà una luce di razionalità, frutto di ricerca approfondita, sulla reale portata del fenomeno e sui rischi che un impianto esclusivamente populistico fa correre alla tenuta democratica della comunità e al suo sviluppo. 
Sabrina Doni, sindaco di Rubano, infine conosce dal di dentro le sofferte vicende dei sindaci padovani ed è testimone di buone pratiche, messe in atto in modo silenzioso e realistico nel suo comune. 




martedì 15 settembre 2015

Emergenza immigrazione: mozione di ViviMestrino


Ogni comune faccia la sua parte











Non si può continuare a dividersi tra buonisti e non, ovvero lo si può sui media, nei convegni, nelle piazze, ma non quando si portano responsabilità pubbliche e si è lontani dalle elezioni. 
La risposta di ViviMestrino alle polemiche, alle calunnie estive e ai riflettori della cronaca, fatti accendere con studiata coreografia sul comune di Mestrino, è tutta e solo politica: le decisioni su un tema di così forte coinvolgimento emotivo e pratico devono passare almeno in consiglio, se proprio non si vuole discutere, dibattere e orientare pubblicamente.
Per questo motivo il gruppo ViviMestrino, ha presentato una mozione finalizzata alla pubblica discussione e, perchè no, alla revisione di tutte o parte delle decisioni "autarchiche"" assunte dal Sindaco.
Informeremo la cittadinanza quando la mozione sarà discussa e intanto procederemo con la nostra azione di informazione e di dibattito democratico. Se ViviMestrino fosse alla guida del Comune questa sarebbe la norma, non l'eccezione.







Al  Presidente del Consiglio comunale di Mestrino





Mozione:  Accordo Stato Regioni su “Il piano operativo nazionale per fronteggiare il flusso straordinario di cittadini extracomunitari”  -  Adesione del Comune di Mestrino

I sottoscritti consiglieri comunali, in base a quanto previsto dall’art. 34 del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, presentano la seguente mozione.
Considerato che:
  • ·  l’emergenza sbarchi costituisce un problema di difficile soluzione e che necessita di uno sforzo sinergico di tutti gli attori istituzionali coinvolti, per assicurare, da una parte, una dignitosa accoglienza ai profughi e ai migranti drammaticamente giunti sul territorio nazionale e dall’altra la sicurezza dei cittadini italiani dei comuni coinvolti;
  • ·  la conferenza Stato Regioni il 10 luglio 2014 ha approvato in modo unitario presenti rappresentanti dell’esecutivo, delle regioni, delle province e dei comuni, presente per il Veneto l’assessore  Coletto, “il piano operativo nazionale per fronteggiare il flusso straordinario di cittadini extracomunitari”;
  • · il piano sopracitato si fonda sui seguenti principi allora da tutti condivisi:

-  tutte le istituzioni coinvolte si impegnano responsabilmente ad affrontare la situazione legata al flusso non programmato di cittadini extracomunitari con spirito di leale e solidale collaborazione;
- è necessario operare su due piani contemporanei coniugando, da un lato, la necessità di dare risposte immediate alle impellenti esigenze di accoglienza delle persone che arrivano in numeri molto elevati sulle coste meridionali e nei luoghi di frontiera, e, dall’altro, l’assoluta e indifferibile necessità di impostare subito “un piano strutturato” che permetta di ricondurre a gestione ordinaria e programmabile gli interventi relativi sia agli adulti che ai minori non accompagnati. I due piani devono essere perseguiti contemporaneamente e coerentemente;
 - é necessario garantire una governance nazionale e regionale attraverso tavoli coordinati rispettivamente dal Ministero dell’Interno e dal Prefetto del Comune capoluogo, in attuazione di quanto previsto dai documenti approvati in Conferenza Unificata in data 26/9/2012 e 11/7/2013 e costituti da soggetti con le competenze dei diversi settori chiamati in causa (salute, protezione sociale, formazione/lavoro, accoglienza ecc.).
 - è  necessario distinguere tra una fase di soccorso (centri di primo soccorso e assistenza nelle regioni di sbarco e limitrofe), una di prima accoglienza e qualificazione (centri-hub regionali o interregionali) e una di seconda accoglienza e integrazione (Sistema SPRAR) e costruire un sistema che consenta il tempestivo passaggio da una fase all’altra, attraverso l’utilizzo delle strutture già esistenti o attraverso la creazione di nuove che rispondano a modalità di gestione omogenee definite dal Tavolo di Coordinamento Nazionale; allo stesso modo si procederà al tempestivo collocamento dei profughi secondo un condiviso piano di ripartizione sul territorio nazionale, che faccia riferimento, in via prioritaria, all’ampliamento della rete SPRAR;
- lo SPRAR è perno del sistema di accoglienza di secondo livello sia per gli adulti che per tutti i minori stranieri non accompagnati: eventuali soluzioni adottate in via d’urgenza dovranno avere un ruolo residuale e comunque tendere ai requisiti del modello SPRAR;
- E’ necessario in tempi brevissimi un consistente aumento del numero delle Commissioni territoriali e/o delle loro sezioni al fine di accelerare i tempi di esame delle domande di protezione.

Considerato, inoltre, che l’amministrazione comunale con un atto unilaterale, non condiviso politicamente e neppure discusso in consiglio comunale, ha deciso, nella persona del sindaco, di sottoscrivere con grande battage mediatico, il documento dei cosiddetti sindaci “ribelli” promosso dal primo cittadino di Padova e presentato il 31 agosto 2015,
con la presente mozione si impegna l’amministrazione comunale, dopo adeguato dibattito in Consiglio a:

  • · Aderire all’accordo sopracitato Stato-Regioni, assumendosi la propria parte di responsabilità politica e istituzionale per i nuovi arrivati sul suolo nazionale e assegnati alla provincia di Padova;
  • · Assegnare il relativo studio di fattibilità, la ricerca di soluzioni realistiche e praticabili nonché le modalità di realizzazione  alla commissione “Affari sociali”, affiancata dall’Assessore al bilancio. 


Mestrino, 11 settembre 2015

I consiglieri di ViviMestrino:

Paolo Menallo      Simone Dalla Libera  
Barbara Bano       Nicola Gottardo                               

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