mercoledì 2 settembre 2015

L'antistato


delirio di onnipotenza

Documento e nomi degli scapigliati ribelli







Chi ha voglia di leggere le falsificazioni di bit e company può trovare il testo completo in questo link

Di seguito pubblico l'elenco dei sottoscrittori del documento come risultante dalla mitica riunione di Mestrino di qualche giorno fa. Sicuramente la scelta della location getta una nuova luce sulla  vicenda che mi ha riguardato nel mese di agosto: bisognava farsi a tutti i costi pubblicità, rodare la macchina del consenso mediatico e da tastiera. Gli ascari locali hanno fatto un bel lavoro, complimenti!

Oggi solo qualche commento a caldo sul documento e qualche domanda.
Ma chi credono di rappresentare questi signori? spesso sono stati eletti in liste di coalizione o civiche, allora  quelli che appartengono ad altre "parrocchie" concordano? in tutto, in parte, o tacciono per viltà?
I cattolicissimi consiglieri e amministratori dei comuni citati nel documento che segue, sono tutti appiattiti sulle posizioni del proprio sindaco? Ritengono, da moderati come spesso meritoriamente sono, che un rappresentante del popolo, passate le elezioni, debba svolgere un ruolo di opposizione verso altri organi dello Stato? 
Gli amministratori dei bilanci comunali, di qualsiasi coloro o orientamento siano, sanno che nelle affermazioni di Bitonci sono presenti dei veri e propri falsi propagandistici? Sono a conoscenza del documento sottoscritto non più di un anno fa dal presidente della regione Veneto che preludeva alla pacifica accoglienza della quota spettante di profughi, con relativi finanziamenti, pari alla percentuale di accoglienza, su cui adesso tacciono? E soprattutto sanno loro e lo fanno sapere ai cittadini che i finanziamenti per l'accoglienza sono quasi per intero di provenienza europea e non tolgono nulla agli italiani? 
E infine, i signori sindaci e i loro accoliti, convinti o impauriti dall'aria che tira, sanno che gli assembramenti di 400 persone sono negativi come ovvio, ma si possono semplicemente evitare con l'assunzione collettiva e condivisa di responsabilità? o forse devo pensare che per un amministratore vale adesso la regola del tanto peggio tanto meglio? ossia speriamo che succeda anche qui qualcosa così ci guadagno ancora qualche voto o consenso dagli incerti?
E infine, una considerazione. Premetto che è evidente anche ai muri che non si può continuare così e che si tratta di una situazione di emergenza che deve essere affrontata su ben altri tavoli. Mi sembra, però, che nella insormontabile emergenza attuale, non altrimenti risolvibile a breve, tranne improbabili cannoneggiamenti o affondamenti, il settarismo e gli interessi di bottega stiano per prevalere sul mitico pragmatismo del Veneto che conosco e amo.

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