giovedì 31 marzo 2016

Consiglio comunale nuovo primato!




Ci risiamo!






Dopo un consiglio con 17 punti all'odg nel mese di dicembre, nuova performance dell'amministrazione di Mestrino: solo 16 punti, questa volta, ma il sedicesimo cela ben 8 interrogazioni. Se la matematica non è un'opinione i punti saranno quindi 23, nuovo record nel guiness della faccia tosta. Immaginando una media al ribasso di 20 minuti per punto si arriva a 460 minuti, cioè 7 ore e 40, salvo errori od omissioni. Quanto basta per seppellire nella notte le risposte alle interrogazioni, che per la prima volta in assoluto (nuovo record della faccia di bronzo) non vengono espressamente elencate nell'odg. Allora le ricordo io, almeno quelle di ViviMestrino:

Ampliamento scuola elementare

Il gender in salsa mestrinese (giacente dal 28 settembre 2015)

Dimenticavo: la surroga del consigliere dimissionario (a protocollo dal 25 febbraio) sarebbe dovuta avvenire entro 10 giorni (altro record da guiness dell'inefficienza, o della sfrontatezza istituzionale, della serie faccio il.... che voglio). 
Per un parallelo con altri comuni vicini, vedi:   la paura del confronto.
Ma  ecco l'ordine del giorno; non poteva mancare la cacca dei cani, argomento che ultimamente appassiona molto i mestrinesi a due zampe, perchè quelli a quattro si arrangiano come possono...  





giovedì 24 marzo 2016

Controcorrente: Cultivo una rosa blanca



ERASMUS e altro ancora







Domenica 20 marzo  sfiorato dalla tragedia, dopo due giorni resto atterrito dalle notizie di Bruxelles, ma ancora più devastato dall'insensatezza e dall'ignoranza delle reazioni. Mi risolleva sentire la voce in diretta di Annalisa Gadaleta, assessore calabro-fiamminga di Molenbeek, dopo l'intervista a Repubblica.  Massimo Cacciari aggiunge poi altri elementi di razionalità, ribadendo in questi giorni quanto già sosteneva quindici anni fa. 
Sì, dopo la paura la razionalità.
Non si può restare nel limbo della non vita, ristretti nelle maglie della paura, si deve continuare a volare, a viaggiare a far volare e a far viaggiare i nostri figli, che  stanno costruendo la nuova Europa attraverso lo studio e la rete delle relazioni internazionali. Si deve continuare a parlare e a sorridere all'incolpevole vicino musulmano. Si deve continuare a celebrare il giubileo a Roma. Si deve continuare a contrastare l'ignoranza e i pregiudizi, confidando che con la Pasqua a qualcuno risorga anche il cervello...
Ma si deve contrastare anche la teologia nichilista dei folli votati alla morte, anziché alla vita, la loro aspirazione a un paradiso pornografico, antitesi delle loro esistenze nulle, dall'eros mutilato. Così come i cultori della guerra indiscriminata che si annidano anche dalla nostra parte. Non basta commuoversi per i bambini dell'isola di Lesbo, non basta. Limitarsi a questo significa dare fiato all'opposta follia di chi vede in loro milioni di aspiranti terroristi. Non ha funzionato l'assimilazione alla francese (che ben presto ha dimenticato il principio rivoluzionario dell'uguaglianza), nè il multiculturalismo britannico, che ha finito per essere altrettanto ghettizzante. Serve una vera integrazione, menti sgombre da pregiudizi, disponibili ad accogliere qualcosa dell'altro, tenendo fermi i propri principi, ben sapendo che questi ultimi non sono nè migliori nè peggiori di quelli degli altri, sono "semplicemente" il frutto di lotte, sacrifici e sangue di tante generazioni, anche a noi vicine.
Servono più scambi, più Erasmus nonostante le paure, servono investimenti, serve abbattere i ghetti, serve controllare i sospetti anche rinunciando a qualche brandello di privacy, serve un'intelligence condivisa (non sul modello belga!), servono uomini e strumenti, non armi. Serve conoscenza e non chiusura, serve apertura e non reticolati. Serve accoglienza vera e non sensi di colpa.

domenica 20 marzo 2016

Controcorrente: un referendum "quasi" inutile



Not in my back Yard






La consueta accelerazione, questa volta sulla data del referendum no-TRIV, ben si addice ad un governo frettoloso (o frottoloso?), sempre disponibile ad entrare in rotta di collisione con le proprie pretese "risparmiose".
La fretta di buttare a mare 300 milioni di euro non accorpando referendum e comunali (tanto costerà il referendum, cioè l'equivalente della costruzione di 150 scuole!), oltre al desiderio, inconfessabile ma non tanto, di non far raggiungere il quorum nasconde una strategia più sottile. Votare più tardi, infatti,  avrebbe permesso alla Corte di risolvere il conflitto di attribuzione sollevato da diverse regioni,  che avrebbe potuto portare ad altri due ben più corposi e sostanziali quesiti. (vedi approfondimenti)
Quindi quello che resta è un quesito minimale, dalla valenza puramente simbolica, ma quanto basta per far compiere alle serafica Serracchiani la sua ennesima giravolta: da arrabbiata e polemica new entry della politica a vestale dell'establishment  renziano, da attivista anti trivelle a vestale della resistenza...governativa.
Certo un partito di governo artefice delle leggi impugnate, se avesse un minimo di coerenza politica e di serietà istituzionale e culturale, non si defilerebbe dalla competizione e spiegherebbe, sostenendole, le ragioni del no, che, come vedremo più sotto, non sono totalmente infondate.
La realtà è che il quesito è proprio inutile e l'eventuale esito positivo, cioè la vittoria dei si, avrebbe un valore pratico vicino allo zero, pur conservando una sicura valenza simbolica, un segnale forte sul desiderio di cambiamento delle politiche energetiche del paese. Ma se poi farà la fine di quello sull'acqua bene comune?
Allora votiamo pure si, ma sapendo almeno che il quesito è in realtà poco più che una presa in giro.
Eccolo: 

Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita’ 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale?"

Cosa vuol dire in concreto?
Che la vittoria del si non fermerà assolutamente le trivelle esistenti, nel raggio delle 12 miglia, ma semplicemente impedirà il rinnovo delle concessioni alla scadenza anche in caso di non esaurimento del giacimento. E qui si andrebbe comunque dagli 8 ai 30 anni di prosecuzione, in relazione alla data d'inizio dello sfruttamento.


Da sapere, inoltre, che è già previsto che non siano concesse ulteriori autorizzazioni per il futuro sempre nel raggio delle 12 miglia, mentre per distanze maggiori, quale che sia l'esito del referendum,  si potrà continuare a farlo. Cosa che nessuno potrà impedire, per altro, ai paesi confinanti, nelle proprie acque territoriali. Una situazione simile a quella delle centrali nucleari, vietate in Italia e presenti a 50 chilometri dal confine.
Da aggiungere che il 90% dell'estratto dalle attuali trivelle è costituito da gas metano, tra gli idrocarburi fossili, quello assolutamente non inquinante.
Bene, diamo comunque un segnale, ma con il pessimismo della ragione e soprattutto sapendo che chi evoca scenari apocalittici sta mentendo o, volendo essere più benevoli, semplicemente ignora la realtà e i concreti contorni del problema.

Per approfondire: Le ragioni del si e del no

venerdì 18 marzo 2016

La paura del confronto



Compiti e funzioni del consiglio comunale.

Si legge nello statuto di un comunello sperduto tra gli ipermercati della direttrice Padova-Vicenza:
"Il Consiglio comunale rappresenta la Comunità da cui è stato eletto, determina l’indirizzo politico, sociale ed economico del Comune e ne controlla l’attuazione.
2. Spetta al Consiglio individuare ed interpretare gli interessi generali della Comunità e stabilire, in relazione ad essi, gli indirizzi che guidano l’attività dell’Amministrazione, esercitando su di essa l’indirizzo e il controllo politico amministrativo per assicurare che l’azione complessiva dell’ente consegua gli
obiettivi stabiliti con gli atti fondamentali.
3. Il Consiglio Comunale esercita le potestà e le competenze previste dalla Legge, dallo Statuto e dai regolamenti di attuazione.
4. Impronta l’azione complessiva dell’Ente ai principi di pubblicità, trasparenza e legalità al fine di assicurare il buon andamento e l’imparzialità.
.....
7. Il Consiglio può adottare risoluzioni per promuovere, indirizzare, sollecitare l’attività degli altri organi e l’operato dell’organizzazione, per l’attuazione degli
indirizzi generali di governo.
8. Il Consiglio può adottare risoluzioni, mozioni, ordini del giorno per esprimere, nel rispetto del principio della pluralità di opinione, gli orientamenti presenti nello
stesso su temi e avvenimenti di carattere politico, sociale, economico, culturale, ed interpretare con tali atti la partecipazione dei cittadini agli eventi che interessano
la comunità nazionale e internazionale." (ES. mozione sulla famiglia tradizionale approvata alle due di notte del 15, anzi del 16 dicembre, per riparare ad un danno peggiore..)

Sin qui le belle parole, ma quando si va a vedere la sostanza, nel caso del medesimo comunello, si apprende che non esistono commissioni consiliari, eccetto quelle strettamente obbligatorie per legge (regolamenti ed elettorale) e che il numero delle riunioni effettuate è ridicolo (vedi tabella sotto) anche in relazione ad altri comuni della zona, indipendentemente dal colore politico. Ma soprattutto si apprende che, a differenza di quanto avviene intorno, le interrogazioni possono aspettare anche per più di 9 mesi, per poi ottenere magre rispostine scritte dagli assessori. Quasi sempre i nove o più mesi di attesa che avrebbero meritato un parto eutocico, danno luogo mestamente ad aborti. Ma talvolta l'attesa viene prolungata con stratagemmi procedurali e slalom di date di bassa lega. Non quella lega che pensate voi, ma una lega un pò più perbenista, amicona, proiettata in tutte le direzioni, con un velo di spolveratina cultural-commerciale. E sì, perchè qua la Lega non c'entra proprio: basta guardare cosa succede nei comuni vicini amministrati proprio dalla lega per notare le differenze. Non c'entra il colore politico, c'entra la mancanza di idee, il terrore del confronto, della dialettica, della trasparenza. Si preferisce in una parola affidarsi alle veline passate alla gazzetta locale.

Ma basta chiacchiere, adesso parlino i dati:
La tabella mostra il numero delle riunioni di consiglio comunale svolte nell'ultimo triennio.

Note: 
1. I 6 consigli di Mestrino si riferiscono alle convocazioni; in realtà uno è stato aggiornato a causa di una irregolarità nella documentazione fornita ai consiglieri e l'altro è stato aggiornato perchè prevedeva 17 punti all'odg, inseriti tutti insieme per non dare spazio alle interrogazioni.
2. Dati aggiornati al 18 marzo: tutti i comuni, tranne uno, hanno già svolto due consigli nel 2016. 



sabato 12 marzo 2016

Un uomo buono, un uomo...


Fuocoammare,  Pietro Bartolo e Rosi ridanno la vista a chi non vuole vedere




Sicuramente da giovane medico, innamorato della sua ristretta terra, al punto da ritornarvi come professionista, non avrebbe mai potuto immaginare che tipo di lavoro gli avrebbe riservato il futuro. Ma Lampedusa è confinante col mondo e dal mare arriva tutto, anzi come soggiunge il dott. Bartòlo, tutto quello che arriva dal mare è prezioso e va accolto...soprattutto se si tratta di vite umane.
Pitro Bartòlo è espressione della Lampedusa vera,  quella di uomini taciturni, abituati a ritmi di lavoro impensabili sulla terraferma, generosi e silenziosi. Anch'egli è stato silenzioso nell'ombra per un quindicennio svolgendo il suo ruolo quotidiano di uomo, impegnato sulla frontiera del mare e in politica come vicesindaco del "comunista" Fragapane, prima dell'avvento del leghismo isolano, poi rivelatosi malfattore, come altrove. Adesso ha il suo momento concitato di notorietà, grazie al film di Rosi; quindi arrivano le numerose testimonianze, le interviste e le apparizioni televisive, sempre caratterizzate dalla fretta di ritornare al suo "lavoro" alla frontiera d'Europa.
Il film di Rosi forse non aggiunge nulla per chi già sa, ma il successo dirompente a Berlino fa ben sperare che il messaggio giunga anche a chi mai ha voluto sapere, voltandosi dall'altra parte o ricercando soluzioni fantasiose e irrealistiche.
Dei numerosi filmati disponibili su di lui, abbiamo scelto quello prodotto da TV2000, poco visto, ma denso di umanità e di dettagli. Uno sforzo di attenzione di una mezz'oretta, ma se si inizia non si riesce a interrompere.. 




martedì 8 marzo 2016

Ampliamento scuola primaria di Mestrino




Dall'araba fenice, alle calende greche






L'ampliamento della don Bosco, che ci sia ognun lo dice, dove sia nessun lo sa, proprio come l'araba fenice. Sicuramente gli amministratori di Mestrino, esperti in simboli dal profondo significato esoterico, non avranno difficoltà a reperirla nel prossimo allestimento del bosco delle fate Leggi qui.  
Ma noi non ci accontentiamo delle favole e vogliamo sapere dove e soprattutto quando. Sprecata, ancora non sappiamo per quale motivo la prima occasione e cioè i generosi finanziamenti statali per interventi sulle scuole, di cui hanno beneficiato tantissimi comuni della provincia di Padova, ma non Mestrino.
Nella interrogazione, che segue, presentata oggi da ViviMestrino, chiediamo conto del perchè del mancato finanziamento e dell'iter seguito. 
Prevedibile il tentativo di rinvio della risposta, con l'ormai consueto giochetto di non convocare il Consiglio comunale (vedi) o, se proprio si è costretti, farlo solo quando si possono introdurre temi di bilancio o di urbanistica, così le interrogazioni restano al palo, anzi vengono rinviate alle calende greche, per restare in tema. 
D'altronde questa amministrazione ha fatto strame anche dell'art. 38 del Testo Unico sull'ordinamento degli Enti Locali, dove si afferma che il consiglio entro e non oltre dieci giorni deve procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari. Già, perchè un nostro consigliere ha formalizzato le dimissioni dalla carica il 25 febbraio e ad oggi tutto tace. E' vero che dalla legge non sono previste sanzioni e che dalla giurisprudenza il termine non viene ritenuto "perentorio" ma "acceleratorio". Suvvia signori giudici, volete accelerare Mestrino? è una fatica di... Sisifo. 




martedì 1 marzo 2016

Fate, gnomi, leggende celtiche



Gli gnomi ci sono, siamo noi che non li vediamo!
Primi avvistamenti ufficiali a Mestrino.








Questo è stato un post facile facile da scrivere; vi si apprende di un'iniziativa culturale che, con la modica cifra di € 9.500, valorizza le tradizioni contadine e rispolvera "leggende che sono proprie della nostra cultura popolare", cioè quelle celtiche; una grande festa popolare per bambini e adulti  che fa sfilare fate e gnomi, col sottofondo di musica tibetana. Senza parlare poi delle avvincenti danze irlandesi. 
Proprio  da scrivere senza tanto sforzo, riportando cosa dicono di sé i principali protagonisti  e facendo parlare i documenti di dominio pubblico. L'unica difficoltà: la classificazione del post. "Politica locale"? "Eventi Kulturali"? " Soldi buttati nel cesso?" o "Così ridono di noi"? 



ASD Mystica: "Inoltre possiamo offrire dei piccoli percorsi di crescita personale, incontri serali dove vengono trattati argomenti interessanti, dalla legge dell'attrazione alla forza del pensiero, dalle coincidenze alla definizione di obiettivi e gestione delle credenze limitanti."

Michela Chiarelli: "Sciamana Italiana di Tradizione Ereditaria, Operatrice Olistica Professionale, Operatrice Olistica Trainer con attestazione S.I.A.F. Operatrice di tecniche energetiche e riequilibranti del sistema corpo mente e spirito come: il Reiki, il Cranio Sacrale, L'EFT. Scrittrice edita Macro Edizioni, Auralia Edizioni, Oak Editions e Cerchio della Luna. Ideatrice e Direttrice del percorso di Formazione Antica Sophia Italica. Vive in perfetta armonia immersa nella campagna di quella che definisce una delle città più magiche del mondo, Torino. Le sue doti naturali sono: il Channelling e la Chiaroveggenza, la Preveggenza e la Chiaroudienza. Appassionata di scienze Esoteriche ed esperta di Arti Magiche è stimata e conosciuta Sciamana guaritrice, appassionata di Etnomusicologia, cantante e musicista. Grande esperta di canto popolare. Guida percorsi individuali e di gruppo atti ad ottenere la crescita interiore."

E, per chi ha stomaco, le delibere ufficiali: 











Informazioni

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