mercoledì 18 giugno 2014

Quello che il web non dice




INFORMARSI SOLO SUI BLOG E' SBAGLIATO.








Lo sostiene Noam Chomsky, da sempre punto di riferimento per la sinistra internazionale, che nei suoi saggi invita a riflettere sulla manipolazione dell'opinione pubblica.
Dei new media dice: "Hanno portato ad una maggior vivacità di opinioni rispetto ai media ortodossi" ma un effetto negativo è "la tendenza a sospingere gli utenti verso una visione del mondo più ristretta perché quasi automaticamente le persone sono attratte verso quei nuovi media che fanno eco alle loro stesse vedute" ha sottolineato.
"Se uno si informa solo sui blog le prospettive saranno molto più ristrette". Inoltre, la proliferazione di informazioni ha avuto, secondo il linguista, come "contraltare la riduzione del livello dei reportage".

E, aggiungo io,  il proliferare di balle stratosferiche, di bufale incontrollate, di isterismi di massa, per definizione agli antipodi della democrazia, ma anche lo sfogo incontrollato degli incappucciati della rete, che altrimenti non avrebbero il coraggio di esporsi neanche al bar Sport.

Premesso questo, ecco un esempio di magistrale manipolazione (chapeau!) della ditta Casaleggio e Associati, al cui confronto le "esagerazioni" di Renzi (altrimenti dette balle) sono bugie da boy-scout e le contorte metafore aeree di Vendola dei banali giochi di parole.  

La proposta al governo da parte del M5S di aprire un tavolo di discussione sulla riforma elettorale é minata alla base da una colossale truffa ai danni, innanzitutto, degli stessi aderenti al M5S. Verso l'esterno, invece, l'obiettivo non dichiarato, ma evidentissimo a chiunque guardi con occhio disincantato e preveggente é quello di dimostrare che con questi non si può discutere (con Farage si, però), concludendo il tutto con un bel video e con molti cartelli o bavagli che chiamino le masse alla pugna e attirino le telecamere. 

I blog non lo dicono, ma il 4 ottobre del 2013 il M5S, con le firme di tutti i suoi deputati aveva già presentato alla Camera una sua prima proposta di legge elettorale. 

Nel gennaio del 2014 inizia una colossale e puntigliosissima consultazione on line, ampiamente illustrata da un esperto "costituzionalista", il prof. (c.... anche qui i professori!) Aldo Giannulli, che porta ad un'ulteriore proposta di riforma, presentata il 7 maggio, il cosiddetto  democratellum.

Bene, adesso divertitevi a trovare le differenze!

Nel prossimo post la soluzione.



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