giovedì 13 marzo 2014

Quote rosa





e altro ancora..













La Legge Elettorale approvata nel mese di maggio 2010, stabilisce che le liste di candidati alle elezioni, per essere accettate, devono essere composte da metà uomini e metà donne.
Con le Elezioni Politiche del 2012, le donne elette in Parlamento sono risultate del 45%, in Senegal....(S.P.)

Scrivo senza rileggere alcuni pensieri alla rinfusa da uomo della strada, dopo due giorni di astinenza dal Web e dai giornali - solo i titoli dei TG - disgustato dall'assordante silenzio dell apolitica e del parlamento in particolare, ad un passo dall'inevitabile conclusione che sta per trarre il 50% degli italiani e che forse non prenderò per un residua forma di ottimismo della volontà.

Bene, abbiamo una legge elettorale combinata, non si sa ancora perchè, con un malandrino, accolto nella sede del PD, tra due ali di carabinieri, costretti a difendere un pregiudicato da qualche decina di persone per bene indignate.

Meglio fare l'accordo con B e spaccare un partito, l'unico che ancora, con qualche luce e moltissime ombre potesse chiamarsi con questo nome. E non si può dire neanche che siamo tornati alla vecchia democrazia cristiana, perchè una democristiana con le palle, la Bindi, sta facendo fuoco e fiamme. 
Abbiamo un  clone, vestito a nuovo, non più blazer ma giacchetta attillata!
Che poi tutto questo serva ai due, per ritrovarsi con un nuovo parlamento di nominati/e, e non all'Italia, che così si escluda la rappresentatività, espressamente richiesta dalla sentenza della Consulta, che così si commetta un salto logico e giuridico (tralasciando la legge per il Senato, in attesa che questo si autosciolga), poco importa: abbiamo cambiato verso... ma non direzione!

E che dire dei parlamentari del M5S, una specie in via di espulsione, come li ha definiti Marco Imarisio.
Stanno dando il peggio dell'italica superficialità e della atavica pulsione alla guerra per bande, togliendo ogni residua illusione a chi credeva possibile un cambiamento e a chi credeva in una idea sana di partecipazione e di politica, nonostante tutto. Giù la maschera: un altro partito padronale, anzi peggio un altro partito impresa.

E che dire di Tsipras Italia: con idee affascinanti e pratiche possibili, ma inesorabilmente diretto verso la scissione dell'atomo. Cosa  rimane?









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