venerdì 7 marzo 2014

Carnevalata, 3




L'affaire Arlesega










Ma prima di entrare nel merito della questione Arlesega, bisogna dare conto di altri due-tre "dettagli" dello stile dell'amministrazione Pedron e di una chicca finale.
Con ordine. La mozione di ViviMestrino che riproponeva la costituzione di una commissione bilancio, anche temporanea, in "prova", sulla scia di qualche vaga traccia di apertura verificatasi nella commissione statuto e regolamenti, è stata cassata con la sola forza dei numeri e con la reiterata risibile giustificazione del Sindaco che ha affermato che gli uffici contabili non possono permettersi questo ulteriore carico di lavoro. Nella foga del discorso, il Sindaco si è lasciato andare ad una "amara" riflessione sull'incontentabilità delle minoranze a cui ha concesso l'istituzione della figura del presidente del consiglio (che abbiamo visto in precedenza quanto sia libera di agire in modo realmente super partes), in più affidando la funzione di capogruppo ad un'altra nota "colomba" (parole sue).

Secondo dettaglio: l'illustrazione dell'affaire Arlesega è stata affidata all'architetto redattore del progetto preliminare, che si è fatto attendere per più di un'ora. Inconvenienti del traffico, ma ciò che più conta è che nessuno dell'amministrazione si è sentito in grado, con o senza la presenza dell'architetto, di fare una sia pur minima presentazione politica della questione, del tipo ci siamo proposti questo, per questo questo e quest'altro, con questo o quest'altro obiettivo e con l'intento di reperire i fondi in questo o in quest'altro modo, ritenendo prioritario questo intervento per questo e quest'altro. NULLA.  

Arrivato, l'architetto se l'è cavata in dieci minuti, quanto basta per confermare inconsapevolmente che si tratta di una riqualificazione del centro storico e non di un intervento sulla sicurezza, che la piazzetta si chiamerà Coldiretti, che il primo stralcio si prevede che costi 360.000 euro e il secondo 395.000, naturalmente dilungandosi sulle prospettive e sulle logiche che lo hanno ispirato, senza nulla dire delle richieste della committenza.

E quindi è iniziato il "dibattito", pardon i soliloqui noiosissimi (stendo all'atteggiamento della controparte) dell'opposizione. Il M5S, come noi, ne ha fatto una questione di metodo, soffermandosi sulle modalità che avrebbero seguito loro, ma senza entrare nel merito. 
Barbara Bano con parole semplici ma sentite e illuminanti ha dato una lezione di civiltà, di comunicazione e di motivazione. 
Del mio intervento ho pubblicato la traccia ieri; adesso entriamo nel merito delle criticità, argomento svolto dai consiglieri Gottardo e Dalla Libera.

Gottardo sottolinea, tra l'altro: l'incongruenza tra quanto dichiarato in assemblea pubblica (intervento sulla sicurezza) e quanto scritto nel progetto; ribadisce l'assoluta mancanza di condivisione, critica la soppressione del campo libero per i ragazzi e l'aleatorietà del completamento del campo da calcetto, non previsto nel primo stralcio, critica la previsione di uno spogliatoio dove non serve, la previsione di un baretto quando ne esistono altri due nel raggio di poche decine di metri, l'assenza di misure di sicurezza per le vere criticità di Arlesega e tanto altro che potrete sentire in registrazione.

Dalla Libera, dopo aver ribadito anch'egli l'assurdità del metodo seguito, pone la questione più grossa, cioè l'inseguimento, da parte dell'amministrazione, di un ipotetico finanziamento regionale previsto da un bando di prossima scadenza per interventi sulla sicurezza.
Ne smonta, punto per punto, bando alla mano, la consistenza, evidenziando il velleitarismo e l'intempestività dell'operazione (senti registrazione).  

Nessuna risposta a nessuna delle questioni poste; l'assessore all'urbanistica, con grande sforzo, alla fine si è risolto ad intervenire: il succo del suo discorso,  è stata una polemica su una raccolta di firme fatta contro l'amministrazione Zambolin che, a suo dire,  voleva cementificare in modo selvaggio il centro di Arlesega. Lui non c'era, chissà cosa gli hanno raccontato! Ma sulle vere motivazioni di questa raccolta firme e sul tentato scempio dell'amministrazione Zambolin, torneremo.

Alla fine di tutte le "chiacchiere" è arrivato il momento della liberazione per la scalpitante maggioranza, cioè il momento del voto, della concretezza, del fare e dell'andare a casa..

Noi di ViviMestrino, per tutti i motivi, responsabilmente e pacatamente esposti da Dalla Libera e Gottardo,  abbiamo semplicemente chiesto, con una mozione, di rinviare l'approvazione del progetto preliminare a dopo una più approfondita riflessione da fare comunque in tempi brevi. Respinta ovviamente. 

Chicca finale: mozione M5S presentata a ottobre e discussa a marzo; Pinton dichiara che si voterà contro perché la mozione non ha più senso, noi ci asteniamo. Ma la chicca deve ancora venire: il consigliere Dalla Libera chiede perché nella home page del comune ci sia il link al comune di Galliera; "ma come? dovrebbe sapere che abbiamo lo stesso segretario! d'altra parte a Galliera c'è il link al nostro comune", sembra che abbia aggiunto (la registrazione, su questo punto ha un "accidentale" blackout). Peccato che non sia vero!! 

Come non è vero, e questo é certo,  che sia stata consultata la popolazione di Arlesega, come non è vero che siano state consultate le società sportive per gli spogliatoi di via Filzi, come non sono vere tante altre cose che andiamo man mano scoprendo. 

Ma allora si vuole veramente che Mestrino ritorni un feudo di signorotti, come nella rimpianta Arlesica medievale, o l'obiettivo, più semplicemente  è solo quello di farne un quartiere dormitorio, "chiuso tra due rotonde" che ne facilitino la fuga, senza più anima e  voglia di discutere, di litigare e di confrontarsi?   

La registrazione ufficiale della seduta 

2 commenti:

  1. A me viene da ridere a leggere il suo blog.. Voi di ViviMestrino sembrate i salvatori del popolo, i difensori della giustizia.. dipingete la maggioranza come un tiranno che non fa altro che agire per il male dei cittadini! datevi una ripigliata e ripensate alle elezioni, dove il vostro consueto metodo di sparare a zero sull'opposizione ( dicendo anche una marea di cavolate) vi ha portato a prendere numerosi voti in meno! la popolazione si è riespressa, ha dato fiducia ad una persona che aveva amministrato il paese già i precedenti 5 anni e si è guadagnata la sua fiducia! e non sarà certo il suo dipingerle come cattive persone che negherà la fiducia dei cittadini nei confronti della maggioranza.

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  2. Intervengo solo per una precisazione: non sono cattive persone; fanno solo una politica di destra a mio parere chiusa e retriva, funzionale solo ad una parte della popolazione (tra l'altro solo una parte di chi li ha votati). Giova ricordare anche che il 40% dei cittadini è fuori dai giochi politici, anche dai nostri. Auguri Mestrino!

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