venerdì 7 giugno 2013

Parco Bapi, 2






 Parco Bapi 

parte seconda


La questione del parco Bapi, che in questi giorni ha suscitato polemiche, scaldando gli animi, nella sua banalità (mi perdonino quelli che devono pagare 60 euro per le feste!) è un'ottima esemplificazione delle differenze tra chi ha la mente e il cuore, legittimamente, a destra e chi guarda alle cose di tutti con altro animo, non diciamo di sinistra, perché è un pò fuori moda, ma con un pò più di attenzione ai bisogni dei cittadini e in particolare a quelli dei più deboli.

Veniamo prima ai fatti. Scaduta la convenzione con la Terra di Mezzo, il parco Bapi, prezioso polmone verde di Mestrino, costruito e attrezzato (con giochi, gazebo, baita e altro) a spese della comunità, rimaneva incustodito, sottoutilizzato e alla mercé di ogni malintenzionato; cosa che per altro avveniva anche quando era in vigore la precedente convenzione.

Bene ha fatto l'amministrazione Pedron a provvedere tempestivamente a una nuova assegnazione. Sulle modalità di assegnazione e sul reale e completo contenuto della convenzione, bisognerà approfondire. Intanto se ne conoscono le conseguenze e le prime modalità applicative.

Infatti, in data 16 maggio la Giunta uscente, in assenza del sindaco e di due assessori, procedeva alla determinazione delle quote di accesso al parco per determinate attività (vedi il precedente post "Parco Bapi"), quote che tanto malumore hanno suscitato tra gli utenti.

E' in queste occasioni, se si vuole anche marginali, che viene alla luce il modo di concepire la cosa pubblica e il sociale; non a tutti sarebbe venuto in mente di far pagare in modo così rilevante l'uso di una struttura ancora formalmente  pubblica, la fretta di concludere prima della scadenza del mandato ha fatto il resto: la tassazione è stata posta per l'uso dei giochi anche da parte di chi si organizza da solo e non usufruisce di altre strutture, si è scritto solo di feste di compleanno, tralasciando ogni altro tipo di raduno collettivo. 
Sorgono i problemi di interpretazione e le discussioni: le feste di fine anno scolastico sono assimilabili ai compleanni, citati in delibera? se due mamme si portano 6/7 bambini del proprio condominio e preparano loro la merenda sono assimilabili ad un gruppo che fa del parco  un uso collettivo? e cosi via, la casistica potrebbe allungarsi a dismisura.
Se si pensa che nel comune di Mestrino esistono ben 13 associazioni culturali, 9 sportive e 6 di volontariato, di cui alcune da anni alla ricerca di una sede, non era percorribile alcuna via alternativa alla privatizzazione? Se il Comune ha, finalmente, i conti in regola (non lo dico io, sia ben chiaro!) non era possibile investire qualcosa per offrire a tutti un servizio, o meglio per restituire a tutti e valorizzare un bene che è stato realizzato con i soldi di tutti?

Notizia dell'ultim'ora: voci di corridoio sostengono che la nuova giunta (che ancora non si è presentata in consiglio, ma che dovrebbe essere composta da Fiorindo, Tombolato, Piazza, Mengato e Albanese) avrebbe eliminato la quota per l'uso dei soli giochi. Se dovesse risultare vero, vorrebbe dire che la mini mobilitazione ha pagato! Adesso bisogna discutere del resto e soprattutto, con la stessa passione, anche di cose più importanti!

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