giovedì 13 giugno 2013

Azione creativa




Azione creativa,
il laboratorio musicale della media di Mestrino

Una realtà artistica ed educativa da sostenere




Ermanno Signorelli è uno dei più importanti musicisti italiani contemporanei: è noto sia come chitarrista che come compositore e ispiratore di molteplici progetti musicali. Mestrino ha la fortuna di averlo come insegnante di musica nella sua scuola media. Qui Ermanno ha ideato e realizzato un interessantissimo laboratorio musicale, che ogni anno accoglie più di 30 alunni e li conduce attraverso un itinerario di formazione umana e musicale alla realizzazione di una performance pubblica. Dell'ultimo concerto tenuto a Mestrino è stato scritto qui nei giorni scorsi.
Per approfondire le modalità di lavoro, di cui in concerto si sono visti solo gli entusiasmanti risultati, abbiamo incontrato Ermanno per una breve chiacchierata.

Quali sono gli obiettivi di Azione Creativa?
Sono sostanzialmente due. Il primo è di natura puramente socio-relazionale, cioè sviluppare la consapevolezza che ciò che si sta  realizzando è si l’espressione di singole individualità, ma nello stesso tempo il risultato di un lavoro d’insieme; questo duplice aspetto spinge i ragazzi verso una partecipazione cosciente, accrescendo in loro l’idea di una identità collettiva.  
L’altro obiettivo è  più legato alla sfera emotiva e sommato a tutte quelle conoscenze legate alla musica di insieme, ha favorito relazioni affettive di sincera stima, creando i presupposti per l’approfondimento di argomenti “umani” funzionali alla comunicazione musicale, generando, così,  il “fatto artistico”.

E’ soddisfatto dei risultati?
Sono veramente soddisfatto dei risultati, e la cosa che mi stupisce letteralmente, sempre, è come la musica custodisca, nonostante la vasta gamma di variazioni culturali, l’essenza di un lessico universale.

Perché si è dedicato a quest’attività didattica molto particolare nonostante tutti suoi impegni professionali e artistici?
Nella pratica della didattica musicale, solitamente viene posta particolare attenzione alla lettura e scrittura della musica, all’acquisizione delle nozioni di teoria musicale, concentrando l’azione educativa sulla strutturazione razionale delle conoscenze.  L’aspetto percettivo viene poi relegato all'ascolto analitico e, quindi, rendendo anche la fruizione musicale funzionale all'acquisizione di modelli compositivi, strutture, stilemi precostituiti.
Questa modalità di trasmissione della conoscenza, pur avendo un indiscutibile valore didattico, di fatto inibisce e rinvia l’azione creativa, perché si  ritiene opportuno affrontare tale percorso dopo la strutturazione razionale degli elementi costitutivi del linguaggio musicale. 
Vista la complessità di questa disciplina e la difficoltà nell'apprenderla, anche in relazione all'esiguo tempo concesso alla musica dalle agenzie educative, la creatività rischia di essere rinviata all'infinito.
Il mio scopo è quello di porre rimedio a questa grossa lacuna della scuola italiana.

A margine del discorso con Ermanno viene immediato ricordare un altro aspetto significativo di Azione creativa, che lui per modestia non sottolinea: nell'orchestra messa in piedi in pochi mesi, ci sono elementi musicalmente molto dotati e altri ragazzi che nella vita scolastica “normale” arrancano e spesso sono destinati all'insuccesso e all'emarginazione; a lui va anche il merito di averli recuperati all'impegno e di aver dato loro un motivo per credere in se stessi.

In conclusione “Azione creativa” è un piccolo patrimonio che Mestrino ha la fortuna di avere; si tratta adesso di non disperderlo e di non lasciarlo lentamente decadere per stanchezza e sfiducia. Da una parte si tratta di valorizzare le eccellenze e dall'altra  pensando, all'azione di recupero, che l’orchestra indirettamente svolge, viene da pensare che ogni euro speso per questa iniziativa  è un risparmio futuro moltiplicato per dieci e per tutta la comunità. E’ una riflessione che affidiamo alla nuova amministrazione.   

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