domenica 15 marzo 2015

La squadra, 1

In attesa della scelta


Nulla di nuovo dopo  il sole estivo






Riavvolgo il nastro di tre anni e leggo da dirigente l'articolo 7 del disegno di legge sulla Buona Scuola. Da servitore dello Stato non mi sono concesse prese di posizione pubbliche nei confronti dell'azione del Governo, qualsiasi esso sia, ma avverto indistintamente remore e preoccupazioni per quello che mi attende a settembre: la scelta dei nuovi insegnanti. 
Compio un ulteriore salto con la fantasia e mi avvicino alla data fatale: il 20 ottobre 2015. Perchè proprio il 20 ottobre? perché i ritardi del Parlamento, corretti in corsa con la consueta fiducia last-minute, hanno portato il pacchetto scuola a ridosso dell'estate; poi, come si sa, ci sono le ferie estive degli uffici centrali e periferici, i ricorsi, le richieste di interpretazione autentica delle circolari, le utilizzazioni, le assegnazioni provvisorie, i soprannumerari,  gli adempimenti ordinari di inizio d'anno e adesso eccoci qua. 
Venti ottobre, ancora con due classi alla primaria senza insegnante, le medie senza docenti di tedesco e di francese, in borsa un progetto di implementazione della didattica informatizzata preparato d'estate.
Sì, d'estate, nella pace di una scuola finalmente deserta, solo qualche genitore in pantaloncini e maglietta, quindi rilassato e genericamente ben disposto e meno polemico del solito.
Piccolo conforto annuale al lavoro oscuro e mai riconosciuto (ma le scuole d'estate non sono chiuse?), che precede l'avvio dell'anno scolastico: relazione al bilancio, al consiglio d'istituto, al Collegio docenti, organizzazione del mese di settembre e della formazione in servizio,  pagamento del fondo d'istituto dell'anno precedente, formulazione dell'orario scolastico di tutte le sedi, risposte ai ricorsi al TAR, assegnazione dei docenti (quelli che ci sono) alle classi, sistemazione dei ripetenti ecc...

Mi dirigo comunque verso la scuola polo, a cui il Ministero ha delegato la formazione degli elenchi dei nuovi assunti, diretta dal solito collega onnipresente che trova anche il tempo per queste cosucce extra (e nella sua scuola non si fa mai vedere..): devo incontrare i docenti appositamente convocati e poi...scegliere.
Questa volta, nel salone, oltre alla consueta folla di insegnanti in attesa, staziona nella confusione generale anche il piccolo plotone dei dirigenti a caccia della "squadra". 
Un'ammucchiata democratica, che permette qualche scambio di battute e una prima conoscenza informale. Ma di insegnanti di tedesco e di francese, di esperti di informatica, neanche l'ombra: molte insegnanti di lettere, dalla dialettica fluente, diverse insegnanti della primaria, di origine meridionale... Sì, ammetto, familiarizzo, per me è facile dato l'accento e cerco di capire tra le righe il livello di pendolarità presunta, non si sa mai...a Natale, a Pasqua...rientrano subito? si ammalano? hanno il fidanzato "giù"? molte, data l'età dell'assunzione, c'hanno anche un marito e un paio di figli adolescenti giù, speriamo bene!


segue in 
la squadra, 2


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