venerdì 31 gennaio 2014

Guerriglia a Montecitorio




Dopo il "boia chi molla", sdoganata anche la fellatio






Chi ha l'età ricorda i mitici salti dello scranno di Giancarlo Pajetta, il filibusterling di Pannella, che lo faceva senza nessuno sforzo, essendo prolisso di natura, i cazzotti, veri e non metaforici, tra comunisti e fascisti, l'aria severa, da preside di una volta, della Jotti, la passione che talvolta travolgeva i singoli parlamentari, i capigruppo che si scusavano, richiamavano i loro  e ricucivano. 
Nessun gruppo avrebbe mai avallato un assalto di massa ai banchi del Governo, e l'occupazione, se non simbolica, di un'aula: si sarebbe gridato al colpo di Stato.

Invece in questi giorni è successo; un gruppo di giovanotte e giovanotti (anche qua una bella differenza epocale: questi hanno 40 anni, Pajetta ai bei tempi ne aveva 25!), con al fianco il navigato Ignazio nazionale, hanno infranto gli ultimi tabù, atterrando di natiche con un mezzo fotsbury sui banchi del governo e sdoganando il boia chi molla, la fellatio e l'onanismo (da parte di tale Segoni, un nome-un programma!); a quando il cunnilictus? 
Certo qualche sberla l'hanno presa anche loro, ma l'audience è stata assicurata.

E venendo al Presidente della Camera, che dire? per la carica che ricopre non può che far funzionare l'organo che presiede, garantendo i diritti della minoranza, ma anche quelli della maggioranza (pur se schizofrenica e pasticciona). La Boldrini, indipendentemente dalla propria appartenenza politica e dalle proprie convinzioni personali, all'avvicinarsi della scadenza dei tempi utili, non poteva fare altrimenti e nel farlo ha dimostrato un grande coraggio e rispetto delle istituzioni.
Non altrettanto si può dire per le voci dal sen fuggite (boia, boia chi molla ecc. ecc.). Chi non ha nel suo vocabolario questi termini pur essendo ugualmente e legittimamente incazzato, dovrebbe proprio chiedersi perché nei momenti di tensione a qualcuno sfuggano questi termini e non altri altrettanto pesanti, ma meno evocativi. In Sicilia si direbbe che qualcuno, traduco, "é uscito al naturale". 

Lo schema é sempre lo stesso, da febbraio 2013 in poi: rendo le cose impossibili, non cerco nessuna mediazione e quando l'inevitabile succede ed in genere succede sempre il peggio, visti i personaggi della parte avversa,  é colpa solo degli altri; noi, invece, siamo immacolati. Se qualcuno critica, o è un venduto, o un complice del sistema, o un rincoglionito vetero comunista (già sentita questa da altre parti), o un nostalgico o non é in grado di vedere il fantastico sol dell'avvenir o nei casi più benevoli non si informa (sul blog padronale, o.c.).
  
Di seguito un modesto contributo alla comprensione e al giudizio degli ultimi fatti con una essenziale rassegna stampa. 

Cosa prevede il decreto IMU-Banchitalia?

La Stampa

Today.it- Intervista a De Lorenzis (M5S)

Il Fatto quotidiano. Ecco perche il decreto del governo é un regalo alle banche

SEL, il decreto e gli scontri in aula

Il Sole 24 h

PMI.it, i pro e i contro per imprese e banche

Il video di youdem

1 commento:

  1. http://selmade.it/filmati/ce-una-differenza-fra-lotta-nelle-istituzioni-e-lotta-contro-le-istituzioni-la-seconda-mette-in-pericolo-la-democrazia/

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