martedì 7 gennaio 2014

La curva di Laffer for dummies

la curva di Laffer

Qualche settimana fa in una cerchia di amici su FB si é aperto un dibattito sulla rediviva curva di Laffer, cavallo di battaglia e manifesto di ogni amministrazione conservatrice, la cui genesi risale a qualche anno fa. Un'analisi critica abbastanza approfondita la potete trovate in questo link, mentre un'analisi tecnica abbastanza neutrale si trova in qualsiasi dispensa universitaria di scienza delle finanze. 
Tornando al breve scambio di opinioni in FB, io posi una domanda:  “Ma ....., non ti viene il dubbio che l'assioma risparmio-investimento per i ricchi a cui lasci più soldi non si trasformi in investimenti produttivi, bensì in speculazione finanziaria?" 
Di seguito la risposta di A. Dalla Pietà, competente cultore di economia, ma, diciamo, talvolta un pò sbrigativamente liberista. Io non ho la sua competenza scientifica per ribattere a fondo; qua mi limito a fargli notare che l'articolo 53 della Costituzione, ("Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario é informato a criteri di progressività.") specifica che le imposte devono essere progressive e ciascuno, con le imposte contribuisce alle spese pubbliche, cioè al benessere della collettività. Comunismo? o democrazia visto che un principio simile viene applicato anche in altre democrazie solidamente liberali? Se poi si vuole obiettare che in Italia le imposte sono stratosferiche e che un reddito medio paga quanto dovrebbe pagare un riccone, si sfonda una porta aperta; se si obietta poi che le tasse sul lavoro e sulla produzione del reddito sono lunari si riconosce anche qui una verità indiscutibile, ma questa è un'altra storia.

Non è facile decidere da dove partire per rispondere, però una cosa va precisata subito:
1) L'uguaglianza Risparmio-Investimento non è un assioma, anzi, non ci crede nessuno per il motivo che non tiene conto della propensione da parte dei risparmiatori a  “tenere i soldi sotto il materasso”, ovvero a preferire la liquidità. Molte le cause di questo frequente tipo di scelta, che non consente agli intermediari (in Italia le banche) di fare molti prestiti a lungo termine. L'uguaglianza Risparmio-Investimento è un semplice risultato della contabilità nazionale ed è una uguaglianza “residuale”.
Compito delle Banche Centrali è quello di capire quanto Risparmio si trasforma in Investimento e se questo viene ritenuto insufficiente, stampano moneta. Punto! Così facendo aumentando la massa monetaria svalutano quella esistente e convincono i risparmiatori a disfarsi della loro per acquistare beni, facendo ripartire l'economia.
E' il motivo che ha convinto Ben Bernanke (FED) a “torchiare” moneta (QE Quantitative easing). Lui è convinto che nel mondo ci sia un eccesso di risparmio e i risparmiatori impauriti da scenari economici foschi, tengono parcheggiata la loro liquidità in attesa di tempi migliori. E' un meccanismo fiduciario. La FED dice ai risparmiatori: “ok tranquilli ci pensiamo noi”

2) Per quanto riguarda la paura che “i ricchi a cui lasci i soldi non li usino in investimenti produttivi", due ordini di precisazioni. 
A) Ma se non lo fanno loro, avidi cacciatori di profitto, chi dovrebbe mettersi alla ricerca di investimenti produttivi? Lo Stato? Se c'è un investitore che nella storia italiana ha fallito tutti i suoi grandi investimenti, questo è lo stato italiano. IRI, aerei, poste, ferrovie, telefoni, rete elettrica (caricati di dipendenti tanto pagano i contribuenti), c'è un campo dove lo stato abbia fatto investimenti produttivi?
A meno che... E' vero esiste un a meno che. A meno che non sia lo Stato stesso un Entrepeneurial State. Da UK rimbalza un'italiana, Mariana Mazzuccato, nata a Padova ma emigrata negli USA all'età di cinque anni (il padre è un fisico). La sua tesi, esposta nel libro Entrepeneurial State, è che storicamente è lo Stato con le sue risorse ad aver sovvenzionato le più importanti scoperte in campo scientifico/tecnologico. Anche fosse vero, va tuttavia affrontata la natura di questi stati che hanno sempre agito sotto l'impulso di una “volontà di potenza”, di dominio, (l'imperialismo USA, quello russo passato e attuale, ma anche il capitalismo cinese di stato, così come quello giapponese) incentivando le spese in ricerca militare, conquista dello spazio, influenza geopolitica. Non c'è molto welfare state nei pensieri dei loro capi di stato. E' disposta l'Europa a ridimensionare le sue spese per il welfare (sicuramente improduttive) per rincorrere le altre potenze del pianeta sul piano tecnologico-militare? La vicenda F35 non mi sembra indirizzi l'Italia verso questa ipotesi.
B) “Ricchi a cui lasci più soldi”. Scusa, ma a che titolo dovresti “non lasciaglierli” questi soldi. Con che diritto lo stato dovrebbe farli “propri”. E' proprio qui, in quel “lasci più soldi” che emerge il tic illiberale, il rigurgito comunista, come se lo Stato fosse il leviatano che tutto può e noi, i suoi sudditi. La ricchezza e il benessere si propagano con la gratificazione, con l'incentivo, (prova a contare quante volte Lorenzo Bini Smaghi usa il termine “incentivo” nel suo libro,  Morire di austerità).
Non dovessero essere sufficienti le ragioni di diritto è la politica economica a suggerire l'antieconomicità del prelievo. C'è in Europa una sana “concorrenza fiscale” tra stati; tu mi tassi, e io vado da un'altra parte.

3) La mitica “speculazione finanziaria”.
Beh! C'è una BUONA speculazione finanziaria, indispensabile per rendere attuali valori futuri. Sul mercato delle materia prime, il prezzo dei cereali a due anni per esempio. Se il prezzo sale è indice di scarsità, bisognerà quindi spingere la produzione anche in paesi “costosi” come l'Italia dove produrre costa molto. Se il prezzo scende la terra riposa. Funziona.
C'è una speculazione CATTIVA? Metti che sei un imprenditore con 2 milioni di Euro investiti nella tua azienda, guadagni poco, sul quel poco lo stato ti tassa fino al 68%. cosa fai? Puoi decidere di prestare i tuoi capitali proprio allo stato che ti da un 4% pulito (BTP). Quanto fa? Sono 80000 Euro puliti puliti. Perchè rischiarli nella propria azienda?
Ecco questa è una cattiva speculazione finanziaria incoraggiata dallo Stato. Si chiama effetto spiazzamento degli investimenti ed è l'immagine delle incrostazioni economiche e delle rendite del bel paese. E poi è certo spendere i soldi per le 40000 municipalizzate d'Italia dipendenti pubblici e pensionati è proprio il modo per non fare investimenti produttivi.

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