domenica 19 aprile 2015

Controcorrente



Non pagare il biglietto 







e pretendere di aver ragione non è bello. Ma si tratta di un fenomeno minoritario e facilmente arginabile con un pò di controllo e di moral suasion;   scrivere commenti razzisti sul web è molto peggio, qui a Padova questa marea nauseabonda sale in modo irrefrenabile. 

Oggi un video prodotto da  un passeggero della linea Padova Vicenza e postato sul Mattino con l'intento evidente di stuzzicare il suo pubblico "migliore", ha superato ogni record di visualizzazioni e di condivisioni in rete. Sono cadute nella trappola mediatica anche persone insospettabili che evidentemente non hanno colto l'intento dell'improvvisato  cineasta o non ne hanno misurato gli effetti sul pubblico di minus habens dei commentatori del Mattino.
Cosa si vedeva? una ragazza, presumibilmente Rom,  con un bambino in braccio, che pretendeva di viaggiare senza biglietto e che è stata fatta scendere dall'autista. La donna di evidente nazionalità italiana, come si ricavava dal suo corretto uso della lingua, che le ha permesso di discutere a lungo con l'autista e di insultarlo in modo colorito, oltre a inviargli delle generiche minacce, tipiche di chi viene colto in difetto. La donna è scesa e non è successo niente di rilevante, tranne la sfilza di commenti razzisti che ne è seguita sul web.
Bene, la signora aveva evidentemente torto, ci ha provato, ha protestato e poi è scesa.
I commenti sono in perfetto stile Santanchè: quella  vuole affondare i barconi, questi vogliono bruciare gli zingari, tutti attuano a loro modo la personale "soluzione finale". Qualcuno, più determinato, ma a suo modo democratico, vuole espellere tutti i rumeni, tranne quelli che si comportano bene, equivocando tra rom e rumeni.
Nessuno che abbia ricordato due fatti molto importanti.
Il primo è che ogni  giorno sugli autobus e sulle corriere decine di studenti e non studenti nostrani tentano, spesso riuscendoci, di viaggiare gratis e il problema non è solo padovano. Il trucco è semplice: basta mostrare di fretta l'abbonamento del mese precedente; se non sei evidentemente "zingaro" o   straniero o di pelle scura nessuno approfondisce.
Ma il fatto più rilevante è il secondo: nessuno ha notato che l'autista si è sempre rivolto all'indisciplinata passeggera, anche mentre veniva offeso, dandole del lei e chiamandola signora!
Qualcuno si è spinto a dire che ha fatto il suo dovere, qualcun altro che ha avuto "le palle". Nessuno ha detto la verità sino in fondo: quell'autista è un vero signore!
Molti commentatori dovrebbero imparare da lui. 
   

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