lunedì 6 aprile 2015

Controcorrente


La strage di Srebrenika


Umanità e religioni







 Il concetto biblico di Dio degli eserciti è molto labile e soggetto ad interpretazioni esegetiche variabili di epoca in epoca, come le sure del Corano...

Finalmente qualcuno comincia a chiamare fratelli i giovani neri uccisi da Al Shabbab (che per ironia della sorte significa "la Gioventù"), senza badare al colore della pelle. 
Mi chiedo però se tra questi ci siano anche quelli che quando li vedono, profughi, sulle nostre strade si scandalizzano per i loro telefonini ultimo modello, recriminano su quanto spendiamo per salvarli dalla morte in mare o detestano i preti che li aiutano. Pazienza, la coerenza non è di questo mondo!

Tutti però dimenticano che l'innegabile strage dei cristiani è solo un pezzo della grande strage che sta colpendo in Africa e nel medio oriente milioni di musulmani, che con buona pace di quel guerrafondaio di Magdi Allam, sono il principale bersaglio del terrorismo islamista. 
E questo avviene quotidianamente senza alcuna manifestazione di sdegno o di solidarietà in Mali, in Pakistan, in Afganistan, in Irak, in Nigeria, in Birmania (ad opera dei pacifici Buddisti) in Etiopia, in Somalia, in Camerun, in Libia, in Libano e solo venti anni fa è avvenuto in Bosnia, nel cuore della cristianissima Europa.
Morale della favola: nessuna religione è immune dalla violenza, o meglio, dalla strumentalizzazione che il potere   di ogni risma, interno o esterno ad esse, ne fa a suo uso e consumo.
Che il cattolicesimo si presenti adesso come religione universale e di pace, magari annoverando nuovi perseguitati, mi riempie di gioia e mi fa sentire molto più vicini i fratelli credenti, ma storicamente fa sorridere. 
Non è stata una gentile concessione della Chiesa cambiare gradualmente  le proprie impostazioni politiche e le proprie alleanze, ma il mutare dei tempi, il passare dei secoli, il vento dell'illuminismo, le buone ragioni e le lotte della laicità e della democrazia, delle rivoluzioni moderne che hanno scosso il mondo. 
Senza tornare ai tempi delle crociate, ricordiamo con chi la chiesa di Roma, nel secolo appena concluso ha siglato i primi concordati...Mussolini, Franco, Salazar...


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