domenica 12 ottobre 2014

MALALA

"per la loro lotta contro l'oppressione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all'istruzione"






Il 10 ottobre 2014 Malala Yousafzai  e Kailash Satyarthi sono stati insigniti del premio Nobel per la pace. 
Una pakistana musulmana e un indiano indù: una scelta dal valore simbolico fortissimo.
La motivazione del Comitato per il Nobel norvegese è stata: “per la loro lotta contro l'oppressione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all'istruzione” 
Per Kailash Satyarthi la motivazione continua così
"Con la sua organizzazione Bachpan Bachao Andolan, dagli anni ’90 si batte “con grande coraggio personale, mantenendo la tradizione di Gandhi, guidando varie forme di protesta e dimostrazione, tutte pacifiche, contro il grave sfruttamento dei bambini a scopi di finanziari, contribuendo anche allo sviluppo di importanti convenzioni internazionali sui diritti dei minori”.

Mentre per Malala, viene aggiunto che: 
«Nonostante la sua giovane età Malala Yousafzay ha già combattuto diversi anni per il diritto delle bambine all’istruzione ed ha mostrato con l’esempio che anche bambini e giovani possono contribuire a cambiare la loro situazione. Cosa che ha fatto nelle circostanze più pericolose». «Attraverso la sua lotta eroica è diventata una portavoce importante del diritto delle bambine all’istruzione».


Il discorso di Malala Yousafzai  all'ONU


La figura di Malala (fonte wikipedia)
Malala Yousafzai (in lingua pashtuملاله یوسفزۍMingora12 luglio 1997) è una studentessa e attivista pakistana. È la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace, nota per il suo impegno per l'affermazione dei diritti civili e per il diritto all'istruzione - bandito da un editto dei talebani - delle donne della città di Mingora, nella valle dello Swat.
Il 9 ottobre 2012 è stata gravemente ferita alla testa e al collo da uomini armati saliti a bordo del pullman scolastico su cui lei tornava a casa da scuola. All'età di tredici anni è diventata celebre per il blog, da lei curato per la BBC, nel quale documentava il regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne, e la loro occupazione militare del distretto dello Swat. È stata nominata per l'International Children's Peace Prize, premio assegnato da KidsRights Foundation per la lotta ai diritti dei giovani ragazzi.
Ricoverata nell'ospedale militare di Peshawar, è sopravvissuta all'attentato dopo la rimozione chirurgica dei proiettili. Ihsanullah Ihsan, portavoce dei talebani pakistani, ha rivendicato la responsabilità dell'attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell'oscenità”; il leader terrorista ha poi minacciato che, qualora sopravvissuta, sarebbe stata nuovamente oggetto di attentati. La ragazza è stata in seguito trasferita in un ospedale di Birmingham che si è offerto di curarla.
Il 12 luglio 2013, in occasione del suo sedicesimo compleanno, parla al Palazzo di Vetro a New York, indossando lo scialle appartenuto a Benazir Bhutto e lanciando un appello all'istruzione dei bambini di tutto il mondo.


Il 10 ottobre 2013 è stata insignita del Premio Sakharov per la libertà di pensiero. L'annuncio è stato dato dal presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, che lo ha motivato dicendo che è una ragazza eroica. Il premio le è stato consegnato in occasione della Sessione Plenaria di Novembre, a Strasburgo, il 20 novembre 2013.

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