venerdì 31 ottobre 2014

Consiglio comunale del 30 ottobre






LA PAGELLA







Solo la Gelmini non lo sapeva: i voti numerici sono arbitrari e soggettivi come i giudizi scritti per esteso. L'oggettività non sta nella notazione, ma nel metodo di valutazione usato. Sui metodi é sempre difficile accordarsi, per cui nella scuola come negli altri campi tende a prevalere la cosiddetta valutazione "nasometrica". 

Così farò io, unendo voti numerici e giudizi, per illustrare un consiglio di ordinaria amministrazione che non meriterebbe, se non per alcuni particolari aspetti, alcun approfondimento metodologico o docimologico, nè tanto meno politico.

La coppia arbitrale:
Arbitro ufficiale, 7--: più che sufficiente nella gestione ordinaria, un pò affannato nelle piccole emergenze e nei fuori programma; difficile a volte difendere le palle gol a porta vuota...
Guardalinee, 7--; buono il lavoro precedente la partita, che lascia intravedere una maggiore capacità di mediazione, qualche defaillance nell'attenzione in campo (si è fatta cogliere in fallo per non aver fischiato una mancata votazione di  rinvio dell'odg e ha sorvolato platealmente poco prima del fischio di chiusura, sulla mancata dichiarazione d'urgenza di un'interrogazione "urgente").

I tecnici fuori campo. Buono, ma fuori luogo l'intervento didascalico dell'ARPAV (avrebbe potuto farlo un giocatore ordinario leggermente  alfabetizzato), indefinibile qualificazione per il tecnico retribuito (si è capita benissimo, comunque, la motivazione del ritardo nella consegna del documento sull'inquinamento luminoso: l'incompetenza!), della serie, quando si vuole risparmiare si ha quello che si paga.

In campo.

L'attaccante numero 1: 8 e 1/2. Il voto premia la buona volontà, l'impegno, gli effetti pirotecnici, le citazioni e la lucidità di gioco,  piuttosto che la realizzazioni, stante l'assenza totale di palle goal in campo. Questo in partita: lo staff fa il resto, ma fuori campo.

L'attaccante numero 2: 8 e 1/2. Lucido, determinato, diplomatico quando serve. Se si presenta una palla goal non molla e talvolta qualcuna la mette in rete. 

Brevi interventi degli attaccanti 3, 4 e 5, non sufficienti per una valutazione completa. In realtà il n. 3 si è lasciato andare ad un'azione improvvisata, un po' confusa nella realizzazione, ma con alcune idee buone. In estrema sintesi: a) la democrazia non è un'opinione,  b) il parco Bapi non è di proprietà del gestore che può farvi quel che vuole, mentre il comune accetta tutto, spacciandolo per attività aggregativa e culturale. Le croci conficcate sul prato per una settimana in attesa di Halloween gridano vendetta in chi ama la decenza e il buon gusto.

La difesa avversaria.
Il capitano avversario, 4 e 1/2: quando interviene, ma lo fa pochissimo, entra spesso a gamba tesa ed è un peccato perchè la stringatezza del linguaggio, se unita ad adeguati contenuti, potrebbe essere un ottimo metodo. I dichiarati problemi di urgenza (disfunzionalità del detrusore?), accentuati dagli interventi stellari, sono però una valida attenuante.

Difensore 1: 7 e 1/2 per i modi, 5 per i contenuti. E' quello che si è speso di più nel gioco (probabilmente, anzi sempre meno probabilmente, ha aspirazioni e chance per la prima squadra), buona la preparazione a monte, minata però dalla consueta limitazione nella visione del gioco. L'arroccamento sulle difficoltà di bilancio, sui debiti della passata gestione, il pianto sulla tempistica del governo centrale, non spostano il gioco dall'area di rigore. Quando serve andare oltre la metà campo mancano gli uomini. 

Difensore 2: 3 (TRE), ma è un voto regalato. Nessuna preparazione sui temi ambientali di competenza, delegati  agli esperti esterni, difficoltà nell'avanzamento (del linguaggio), plateali falli (leggasi plateali menzogne)  sull'interrogazione finale. 

Difensore 3: 4, in questa partita! Ha poco utilizzato le sue naturali doti di buonsenso nel gioco di squadra, ed è corso in ritirata (in senso metaforico lui) quando il gioco rischiava di diventare pesante.











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