domenica 8 settembre 2013

Buona Domenica, 8 settembre




     Buona domenica








La discussione se sia lecito o meno intrepretare Bach al pianoforte moderno piuttosto che al clavicembalo, potrebbe durare all'infinito, con buone ragioni da entrambe le parti: ai tempi di Bach non esisteva il pianoforte, no! lui si interessò a un modello di Bartolomeo Cristofori (padovano, per inciso), col piano si altera l'idea originale di Bach, no! il piano la rende più espressiva e moderna ecc.ecc.

Poi viene fuori il genio di Glenn Gould, che fa di Bach al pianoforte un'altra cosa, mai sentita prima, con un suono puro, clavicembalistico, quasi senza pedale, ma nello stesso tempo intensamente pianistico.

 La  partita n. 4, interpretata da Glenn Gould fa dire ad un commentatore di youtube: 
"Is this Gould 'playing' Bach?
I'm not sure who is playing who...
It seems to me that Bach is playing Gould"


Cioè Gould aveva creato qualcosa di nuovo, estraendo l'essenza della musica di Bach e trasfigurandola.

Anche la famosa interpretazione delle variazioni Goldberg getta una luce nuova nel mondo bachiano: "sembrava che Gould non avesse ascoltato nessuna delle versioni precedentemente incise, tanto è drasticamente lontano dall’idea esecutiva tradizionale. La pronuncia, l’articolazione, la lettura disinibita e trasgressiva rendono queste Variazioni Goldberg un punto di riferimento incancellabile. Soltanto Glenn Gould avrebbe potuto far meglio di Glenn Gould."
Gould tiene svegli ad ogni nota, che giunge sempre inaspettata; al clavicembalo, le stesse variazioni mantengono bene il loro scopo originario, cioè quello di addormentare il signore...
In tema di novità, negli ultimi anni si è affacciato sulla scena concertistica un pianista iraniano, nuovo guru del pianismo bachiano, Ramin Bahrami, al quale l'Italia in modo assai "lungimirante", ha negato la cittadinanza per motivi burocratici; adesso vive e lavora in Germania.
In questo adagio Baharami fa un uso spregiudicato del pedale, ma visto che nel pianoforte c'é, perché non usarlo, anche se con grande scandalo dei filologi?
Non riesco a prendere una posizione: a me basta che non si suoni Mozart come se fosse Chopin o Bach come se fosse Beethoven..

Benvenuta ogni altra sperimentazione, ogni altra originale innovazione che serva a far conoscere e apprezzare la musica e a diffonderla presso un pubblico sempre più ampio e non ingessato nelle sale da concerto e nei "conservatori" (un nome, un programma!) e ad augurare una buona Domenica a tutti gli amici  e ai viandanti del blog.

Nessun commento:

Posta un commento

Informazioni

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Parte delle immagini, loghi, contributi audio o video e testi usati in questo blog viene dalla Rete e i diritti d'autore appartengono ai rispettivi proprietari. Il blog non è responsabile dei commenti inseriti dagli utenti e lettori occasionali.