lunedì 8 giugno 2015

Controcorrente



Lo smemorato di Varese






Dare ragione a Renzi è dura, ma per una volta come dargli torto? presentarsi in Europa per chiedere solidarietà e condivisione, quando si sa che in Italia non si vuol più sentir parlare di solidarietà interna, sarebbe veramente arduo. Ancora più difficile dare ragione all'Alfano, il cui strabismo si accentuò a suo tempo, giungendo a fargli vedere in Ruby la nipote di Moubarak e in una bambina di sei anni una pericolosa terrorista da espellere. L'enologo, poi,  che scambia il numero degli stranieri residenti col numero dei richiedenti asilo sarebbe patetico se non si sapesse quanto ama il prosecco. E comunque farebbe meglio a nominare un consulente che gli spiegasse i dati reali:



Del cagnolino Totti non val la pena neanche di accennare. Ma spulciando tra le cronache parlamentari, abbastanza recenti, è agevole trovare chicche di questo genere:  


"Signor Presidente, la drammatica crisi che ha sconvolto i Paesi del nord Africa sinora ha spinto sulle coste italiane, in poco più di due mesi, oltre 22 mila cittadini extracomunitari contro i soli 25 dello stesso periodo dello scorso anno. È un fenomeno di straordinarie proporzioni, un’emergenza umanitaria, sia per la quantità degli arrivi, che per l’intensità con cui si sono susseguiti. Basti considerare che, lo scorso anno, i dati che ho citato,riferiti ai primi tre mesi, dicono, appunto, di un numero esiguo rispetto al fenomeno che si sta oggi verificando. Un fenomeno che il Governo ha compreso dall'insorgere della crisi del Magreb tanto da dichiarare immediatamente lo stato di emergenza umanitaria sul territorio nazionale. Questa decisione ci ha consentito, con la nomina del prefetto Caruso a commissario del Governo, di pianificare da subito una serie di interventi per garantire, non solo l’accoglienza degli immigrati, in maggior parte clandestini, ma anche la sicurezza dei cittadini italiani.

L’unità di crisi del Viminale, che segue l’emergenza umanitaria ventiquattrore su ventiquattro, ha messo a punto nei giorni scorsi quel piano di completa evacuazione degli immigrati da Lampedusa che, oggi, il Presidente del Consiglio ha illustrato proprio a Lampedusa. Dall'inizio della crisi sono già stati trasferiti da Lampedusa, nei centri del Ministero dell’interno, oltre 13 mila immigrati. A tutti è stata assicurata assistenza umanitaria e sanitaria, oltre che la possibilità di richiedere la protezione internazionale. Per quanto riguarda il coinvolgimento delle regioni, tra poco incontrerò i rappresentanti delle regioni, delle province e dei comuni. Ho proposto loro un piano per la distribuzione equa, in tutte le regioni, con la sola esclusione dell’Abruzzo per i soliti motivi, dei rifugiati, con un criterio molto semplice, ossia in base al numero degli abitanti, alla popolazione. Sentirò oggi le regioni e mi auguro che vi sia quella solidarietà di tutte le regioni che è stata invocata, da ultimo, dal Presidente della Repubblica.

Intervento del Ministro Maroni in Parlamento: 30 marzo 2011. Fonte Ministero dell'Interno.




I dati reali della ripartizione regionale dei profughi, fonte Ministero dell'interno: I dati completi 


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