sabato 19 aprile 2014

Mestrino felix

Come eravamo
e come non vogliamo essere



Una comunità che non conosce il proprio passato, non comprende il presente e non può progettare il futuro. 


C'era una volta un personaggio che voleva passare alla storia per aver costruito il ponte sullo stretto di Messina; più modestamente l'attuale amministrazione  di Mestrino si accontenta di passare alla storia per l'arte di ficcare di tutto e di più negli spazi più risicati o come l'amministrazione delle rotonde, che rendono moderna e vivibile il paese.

Ma forse non sono dello stesso parere i cittadini che vedono spendere, apparentemente impotenti sino ad adesso, 740.000 euro per inserire ad Arlesega, in un rettangolo, 40x60, nell'ordine: un campo da calcetto, un posteggio, una piazza mercato, una passeggiata artistico-culturale, una mini arena, uno spogliatoio con un baretto, prontamente derubricato in centro ristoro.

E forse non sono dello stesso parere neppure gli abitanti della zona a sud dell'incrocio Maritan-Borgato, che prevedono di essere confinati nel proprio quartiere e di non poter raggiungere il centro se non attraverso "passerelle", definite impropriamente marciapiedi a contatto di gomito con auto e camion.








E che dire di quelle cariatidi degli  ambientalisti che si dannano per per l'abbattimento di qualche albero; il "leghista convinto" risponde: "quasi quasi hanno più credibilità quei buffoni dei grillini ... almeno quelli che ne sanno di affari e futuro del paese!"
Appunto, AFFARI!

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