domenica 6 novembre 2016

Referendum 4 dicembre, la storia




Conoscere per decidere
Una cronaca vera con immagini spudoratamente faziose
Da un'idea di Lorenza Vettor




08.12.2013
Matteo Renzi vince le primarie del Partito Democratico
con il 68%. Cuperlo al 18%, Civati al 14%.

18.01.2014
Renzi e Berlusconi danno vita al "patto del Nazareno" per riformare la Costituzione e la legge elettorale
22.02.2014
Otto giorni dopo le dimissioni di Enrico Letta e cinque giorni dopo l'affidamento dell'incarico a Renzi, il nuovo
governo da lui presieduto presta giuramento, ottenendo la fiducia in Parlamento nei due giorni successivi
12.03.2014
La Camera dei deputati approva in prima lettura una prima versione dell'Italicum
08.04.2014
Matteo Renzi e Maria Elena Boschi presentano il DDL

costituzionale al Senato
08.08.2014
Il Senato approva con modifiche il DDL con 183 sì, 0 no e 4 astenuti; Forza Italia vota a favore, le altre opposizioni lasciano l'aula al momento del voto
31.01.2015
Sergio Mattarella è eletto dodicesimo Presidente della
Repubblica succedendo a Giorgio  Napolitano; il "patto del Nazareno" si dissolve nel giro di pochi giorni
10.03.2015
Dopo nuove modifiche, dopo votazioni su emendamenti
anche in notturna per superare l'ostruzionismo delle opposizioni, anche la Camera vota la riforma con 357 voti favorevoli, 125 contrari e 7 astenuti, tra le polemiche di tutte le forze di minoranza, Forza Italia compresa
04.05.2015
La nuova legge elettorale riceve il via libera definitivo
della Camera
13.10.2015
Con ulteriori modifiche, il Senato approva il DDL di riforma costituzionale con 178 sì, 17 no e 7 astenuti; le opposizioni lasciano l'aula al momento del voto
11.01.2016
la Camera approva il testo deliberato del Senato con 367 sì, 194 no e 5 astenuti
20.01.2016
Il Senato della Repubblica approva il testo in seconda deliberazione con 180 sì, 112 no e 1 astenuto
12.04.2016
Anche la Camera dei deputati dà l'approvazione definitiva al DDL di revisione costituzionale con 361 sì, 7 no e 2 astenuti, mentre le opposizioni lasciano nuovamente l'aula in segno di protesta
15.04.2016
II testo di legge costituzionale è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 88
20.04.2016
Gruppi di deputati e senatori di maggioranza e opposizione presentano separatamente in Cassazione richieste per un referendum costituzionale, mentre una procedura di raccolta firme popolare è avviata dal Comitato per il no
10.05.2016
L'Ufficio Centrale per il referendum ammette le quattro richieste di referendum parlamentari dichiarando legittimo il quesito referendario; in seguito è presentata anche una richiesta di referendum popolare, dichiarata legittima l'8 agosto
26.09.2016
Il Consiglio dei ministri fissa la data del referendum
04.12.2016
Data di svolgimento del referendum costituzionale.
Non è previsto alcun quorum per la validità della consultazione 
Titolo
Testo di legge costituzionale approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera, recante: «Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione». (16A03075)
G.U. N.
GU Serie Generale n.88 del 15-4-2016
Parti soggette a modifiche
titoli I, II, III, V e VI della seconda parte della Costituzione
N. articoli soggetti a modifiche
47 su 139  
Perché andiamo a votare?
Art.138 Cost.  “Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano do-manda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti”.

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