giovedì 6 febbraio 2014

Il giorno del ricordo 3





     Le foibe e l'esodo











La mescolanza di nazionalità e di etnie delle terre d'Istria, che abbiamo visto attraverso la visita ai cimiteri istriani, la fascistizzazione forzata, lo sradicamento culturale e linguistico delle popolazioni non italiane, sommata alle complesse vicende della fine della seconda guerra mondiale, portarono alla resa dei conti, durante la quale agli eccessi precedenti di una parte si rispose con altrettanta e inaudita cieca violenza.

Dopo la firma dell'armistizio dell'8 settembre in Istria e in Dalmazia iniziò la vendetta dei partigiani di Tito, che aprirono la triste stagione delle "foibe", culminata nei  40 giorni dell'occupazione titina di Trieste (maggio-giugno 1945), quando  divenne tristemente famosa la foiba di Basovizza, oggi monumento nazionale. La comprensibile, se pur non accettabile, reazione alle angherie subite dagli occupanti italiani, prima e dopo la guerra, portarono a una reazione che coinvolse anche molte persone innocenti.

La tragedia delle foibe si ripetè in parecchi luoghi dell'Istria e durò sino al 1947, cioè sino alla firma  del trattato di pace che cedeva definitivamente l'Istria e la Dalmazia alla confederazione iugoslava. 
Con la definitiva delimitazione dei confini, che ebbe una coda più lunga per Trieste e Pola, iniziò il secondo dramma: quello degli esuli, italiani d'Istria e Dalmazia che scelsero di abbandonare la propria terra per non appartenere ad uno stato socialista.

Inizia così un lungo silenzio, una rimozione durata quasi 50 anni: 350.00 persone diventano fantasmi, esuli privati dei propri beni e male accolti anche in patria per svariati e spesso inconfessabili motivazioni. Il PCI perchè stanno fuggendo da un paese in cui sta per realizzarsi il sogno del socialismo, la DC per far dimenticare  le proprie debolezze sullo scenario internazionale, i neofascisti per non far venire alla luce quello che accadde tra il '43 e il 4'5 durante l'occupazione nazifascista, quando il cosiddetto litorale adriatico divenne di fatto parte del terso Reich.
Questa per sommi capi la storia dell'esodo; chi vuole saperne di più é invitato all'incontro di stasera a Mestrino:







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