domenica 6 maggio 2018

Stile Lercio. Riprende il dialogo con Salvini

Dal  Patto del Nazzareno al Patto  dell' Uovo Sodo. 
Svelato il luogo segreto degli incontri.






A poche ore dalla conclusione della quarta tornata di incontri al Quirinale e del probabile nulla di fatto, i cavalli vincenti del neopoltronismo borbonico e padano, dopo aver preso atto che non "esistono le condizioni politiche e programmatiche" (trad. "non c'è trippa per gatti") si sono incontrati per riprendere il dialogo presso una sede sin qui segreta, di cui possiamo ora svelarvi l'esatta ubicazione: Piazza san Domenico Maggiore 19 .


Per superare quelle che all'elettorato  appaiono erroneamente come insormontabili contrapposizioni e contraddizioni è stata compiuta una scelta di campo molto netta, in grado di soddisfare entrambe le tifoserie: il pragmatismo del nord e la lotta a gli sprechi della curva pentastellata. I vertici hanno infatti deciso di concentrarsi unicamente sulla condivisione delle spese per la prossima mossa comune: la passeggiata su Roma per ottenere finalmente l'incarico di formare un governo. 

Subito convocato un team di  esperti economici, guidati da Lorenzo Fioramonti per il m5s e  da Claudio Borghi Aquilini per la lega. Gli esperti, dopo una approfondita analisi, scartata l'opzione minoritaria della requisizione delle Frecce Rosse e Bianche, hanno riconosciuto la totale impossibilità di acquisire biglietti Trenitalia a tariffa super economy per gruppi superiori a dieci e soprattutto in mancanza di una data certa e condivisa dell'evento. 

I leghisti, infatti, preferirebbero il 28 Ottobre   per l'alto valore simbolico ed evocativo: qualcosa insomma che superi il vetusto rito dell'ampolla. 
I pentastellati, contrari nel metodo, ma non nel merito di cui non afferrano a pieno le significative analogie,  obiettano che tale scadenza giungerebbe ad elezioni già celebrate e comunque loro preferirebbero  con altrettante valide motivazioni ideologiche e socio-culturali il 19 settembre.

La commissione paritetica ha quindi unanimemente ripiegato sull'uso dei pullman, scontrandosi anche qui con la pesante problematica dell'incremento dei costi autostradali e dei prezzi delle corriere. 

Ricercandone la cause, tutti, in spirito di piena e approfondita collaborazione scientifica, hanno concordato sul fatto che i primi sono fortemente lievitati a causa dell'introduzione dell'euro, mentre i secondi sono cresciuti del 50% a causa del calo verticale delle gite scolastiche conseguenza primaria della "buona scuola" renziana. Gli esperti pentastellati  hanno  sottolineato anche che una parte della responsabilità  la portano pure i parroci del nord che non organizzano più viaggi a Pietrelcina e Pompei, subito zittiti dagli esperti della lega che hanno portato ampia documentazione sulla flessione dei viaggi a sant'Antonio. 

Tutti d'accordo, comunque, sull'uso dei pullman, nonostante la fastidiosa assonanza con le manifestazioni CGIL a piazza san Giovanni, e sulla necessità di ripartire le spese, perché la Casaleggio associati, non essendo un'opera di beneficenza, nell'incertezza di accaparrarsi le prebende del nutrito manipolo di onorevoli, non sgancia un euro e lo stesso è costretta a fare la tesoreria leghista, che per i noti motivi non possiede nulla di non sequestrato.

Gli esperti di sicurezza presenti in commissione  hanno inoltre evidenziato la necessità di pagare il pullman  ai 50 uomini  della scorta del presidente Fico oltre che ai 1000 membri delle scorte ai neoparlamentari, necessarie per fronteggiare le eventuali sollevazioni popolari che potrebbero seguire al terzo stipendio percepito senza fare nulla. 

Insomma una spesa enorme in partenza, che inciderebbe molto pesantemente su entrambi i gruppi se, malauguratamente si presentassero a Roma separatamente, senza tentare di strappare condizioni più favorevoli ai padroncini dei mezzi, per altro equamente suddivisi nei due rispettivi elettorati. Concordato a margine dell'incontro riservatissimo anche l'affitto di un traino comune per le felpe di Salvini e i thigt funerari di Di Maio.

Per far digerire il patto  ai militanti, gli esperti di marketing e comunicazione di entrambi gli schieramenti hanno infine concordato di riprendere le bordate comuni contro l'euro, i pidioti mafiosi, le cooperative rosse, i clandestini, i taxi del mare,  gli euroburocrati, Giorgio Napolitano, mamma Renzi, i vaccini obbligatori, la stampa di regime e gli intellettuali, ridotti al semplice rango  di insegnanti.

Concorde il parere sul nome da assegnare al nuovo accordo, che  ha anche profonde implicazioni politiche e non solo economiche. Dopo aver scartato i troppo caratterizzati "patto della luganega",  "patto della sfogliatella" e "patto del maritozzo", sentito il parere dei rispettivi gruppi parlamentari, tutti hanno convenuto sull'uovo sodo
apprezzato anche per il modesto costo alla buvette parlamentare. I neoeletti hanno lamentato infatti i notevoli ritardi nella corresponsione degli stipendi e non avendo loro redditi da garantiti, il massimo che si possono permettere è quello.  
Gli uffici propaganda di entrambi gli schieramenti si sono dichiarati entusiasti della scelta proletaria, vedendo in essa un ulteriore mossa per sottrarre al PD anche i voti degli anziani frequentatori dei circoli ARCI.  

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