Omaggio all'Ucraina
L'Ucraina non è solo terra di badanti, di povertà, di gelo e di guerriglieri nazionalisti: é anche terra di cultura e di raffinata tradizione musicale. Anna Fedorova, la venticinquenne pianista di Kiev ne è la più recente rappresentazione.
Il lunedì, per dare la carica ad un'intera settimana bisogna partire con una musica altamente energetica, ma date le mie condizioni di oggi, non posso rinunciare ad una vena di poesia e di romanticismo.
Ed ecco quindi il secondo concerto per piano di Rachmaninoff, ma in una esecuzione la cui intensità, a mio parere, cancella anche le più mature precedenti interpretazioni.
A parte la complessità della scrittura al limite dell'eseguibilità, il concerto trabocca di un pathos tipicamente post romantico; qualcuno potrebbe dire sdolcinato e fuori tempo (siamo agli inizi del ventesimo secolo).
L'interpretazione di Anna Fedorova, la pianista "bambina" gli conferisce, però, una carica di vitalità giovanile, di sensualità e profondità che si aggiunge alla scorrevolezza e alla delicatezza del tocco che non è mai enfatico e sopra misura.
Per chi ha fretta consiglio di andare al minuto 20.33": uno spettacolo di grazia, poesia e sensualità: chi non vorrebbe essere al posto di quel direttore intensamente cercato con uno sguardo così appassionato?
I tre milioni e passa di visualizzazioni non sono un caso.
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