martedì 24 marzo 2015

Autismo e tribunali, 3 - La sentenza di Bologna




   I danni da internet








Al parco, con la bimba di due anni. Si avvicina un'altra bambina un pò più grande, dal comportamento vistosamente anomalo, inceppata nei movimenti, stranissima nell'approccio, che ispira comunque una grande tenerezza e trasporto. La più piccola, senza nessuna remora, si lascia avvicinare, familiarizza,  si lascia toccare in quel modo strano, sorride anche se appare un pò sorpresa. 
Inevitabile avvicinarsi anche tra genitori. Quelli della bimba più grande appaiono preoccupati che la loro figlia non faccia del male, la inibiscono, la tirano indietro, la più piccola incuriosita e serena non si ritrae.
Dopo qualche minuto, l'inevitabile rivelazione: non è stata più la stessa, dopo il vaccino.
Bella cosa la rete. Magari trascurando la lettura della carta stampata, si riesce ad avere notizie e documenti, che qualche tempo fa comportavano noiose ricerche d'archivio. Ovviamente bisogna avere un minimo di conoscenze di base per non farsi fuorviare e restare vittime delle suffragette da internet (leggasi i missionari diffusori di post non verificati e spesso non verificabili), dei diffusori di bufale ben confezionate e soprattutto dei motori di ricerca.
Sì, i motori di ricerca. Provate a fare una prova, anzi due: se cercate "rom e sinti famosi", google vi porterà diritto, come seconda proposta, proprio su questo blog ad un articoletto scritto come sfogo alle banalità diffuse nella Padova che si apprestava a consegnarsi alla lega di Bitonci. Così, l'articolo, per altro di nessun valore, viene letto almeno da 30-50 visitatori al giorno, e ormai con migliaia di accessi è nella top ten del blog.

Provate adesso a scrivere "vaccini":  il browser completerà autonomamente con  "effetti  collaterali" e vi porterà come terza scelta ad un sito "negazionista", ben confezionato, con riferimenti "scientifici", pareri di "illustri scienziati"... come Stefano Montanari e signora. 
Difficile per me restare neutrale di fronte al progressivo avanzare delle credenze mistiche e antiscientifiche che caratterizzano la nostra epoca di ripiegamento su se stessi e di allontanamento da ogni pensiero seppur vagamente razionale e scientifico.
Quindi faccio la mia piccola parte, pubblicando un altro piccolo tassello di insperata razionalità, costituito dalla sentenza di appello del tribunale di Bologna, che ribalta l'incredibile primo grado di Rimini, che  aveva stabilito una correlazione certa tra vaccino e autismo. Tutto con un ragionamento, la cui assenza di logica grida vendetta e che si può così tradurre in italiano corrente: la vaccinazione ha preceduto la comparsa dell'autismo quindi, in assenza di altre cause conosciute dell'insorgere della malattia,  non si può che stabilire un nesso di causa-effetto tra vaccinazione e autismo.


Approfondimenti: 


Cari genitori vi stanno mentendo

Autismo e tribunali, 1

Autismo e tribunali, 2

Contro la disinformazione

Una posizione equidistante




La sentenza di appello di Bologna:





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