Cos'è un tautogramma?
"Delegammo definizione dilemma, determinando democratico dibattito". Ecco quest'ultimo è propriamente un tautogramma, un gioco enigmistico, che consiste nello scrivere brani in prosa o in versi con parole (lemmi) tutte inizianti con la medesima lettera. Quindi si possono avere tautogrammi in A, in B ecc.
Si sono cimentati nel genere famosi letterati ma soprattutto enigmisti, cioè quella particolare categoria di fanciulli mai cresciuti ai quali piace giocare liberamente con le parole.
Si sono cimentati nel genere famosi letterati ma soprattutto enigmisti, cioè quella particolare categoria di fanciulli mai cresciuti ai quali piace giocare liberamente con le parole.
Esistono tautogrammi d'autore come il seguente di U. Eco.
Povero Pinocchio!
Povero Papà (Peppe)
palesemente provato penuria, prende prestito polveroso pezzo pino poi, perfettamente preparatolo, pressatolo, pialla pialla, progetta, prefabbricane pagliaccetto.
Prodigiosamente procrea, plasmando plasticamente, piccolo pupo pel pelato, pieghevole platano!
Perbacco !
Pigola, pub parlare, passeggiare, percorrere perimetri, pestare pavimento, precoce protagonista (però provvisto pallido pensiero), propenso produrre pasticci. Pronunciando panzane protubera propria prosbocide pignosa, prolunga prominente pungiglione, profilo puntuto.
Perde persino propri piedi piagati, perusti!
Piagnucola. Papà paziente provvede.
Pinocchio privo pomodori, panciavuota, pela pere.
Poco pasciuto, pilucca picciuolo.
Padre, per provvedergli prestazioni professorali, premurosamente porta Pegno palandrana. (Segue in fondo)
Ci sono poi tautogrammi satirici, dedicati a particolari personaggi, dai quali prendono la lettera iniziale del nome (o cognome), come il seguente, comprensibile solo in una ristrettissima area geografica...
"Tendi totalitarismo; togli tetrapak triturati, temendo tanfo tramite tetri topi teppisti; torbido trami tranelli tendenti tuttavia tafazzismo; tenace travisatore testi, tendi trappole; trascorri troppo tempo toccando tasti, trepidante, timoroso. Tutti tacciono turbati? tutti trascurano tanta tracotanza! (Paolo Menallo)" .
Stando spesso sola
sento soffice serenità
studio sottile sapienza
scorgo sottesi significati
scovo strani sinonimi
scavo silenziosi sentieri (Daniela Domenici)
Segue "Povero Pinocchio" di U. Eco.
"Pensaci" punzecchialo peritissimo, prudentissimo parassita parlante, "prudenza, perseveranza!
Prevedo pesanti punizioni!".
"Piantala petulante pignolo!"
Presuntuoso pupattolo percuote pedagogo piccino piccino (plash !) producendone poltiglia.
Peccato.
Poteva piuttosto porgergli padiglione.
Poi parte pimpante, privo pullover.
Papà piange preoccupato: "Pinocchio perduto!"
Pellegrino, percorre perennemente pianure paludose...
Pinocchio pedala pedala, pervicacemente peregrinando per piazze, partecipa pantomima pupazzetti, periclita presso pentola, prende pochi pennies. (1).
Pervenuto Pub Palinuro Purpureo, per perfidi personaggi poco popolari (pirati, paltronieri perdigiorno) penzola penoso patibolo (2).
Puella portentosa (parrucca pervinca) provvede poliambulatorio pennuto, parlagli predicando perfetti principi, prometendo prossima pubertà, persino parvenza piacente persona (3).
Pinocchio pare puntiglioso, persistente, predeterminato.
Palle. Parole. Parcamente persegue positivi propositi.
Preferisce passatempi pestilenziali, percorsi puntellati perigli paurosi, perdendo possibilità parascholastiche.
Pianta parecchi pesos per prati, per procacciarsi più palanche;
perô (poco perspicace) perde personale pecunia.
Protestare ?
Procuratore paese Prendi Pirla provvedegli prigione.
Pub pappare poco pane perché psicologicamente, patologicamente parlando, preferisce pascolare pigramente. Perciò permane pioppo puerile.
Passo passo provoca pandemoni, prende percosse, passa per patimenti plurimi. Pensate: piccione portalo porto, pescatore pensa panarlo padella !
Pestifero Pierino perditempo (parimenti propenso pazzie) prefiguragli paese
peccaminoso, parco proibito, piaceri paradisiaci, piroette, passatempi pagani, prestigiditazioni...
Persuaso, Pinocchio partecipa, prendi parte.
Postiglione pacioccone (perb perverso) portalo posto promesso, pullulante pelandroni poco perbene.
Pinocchio potrebbe pur presentir pena perpetua !
Parliamone pure: pino partorisce peli !
Porca peppa !
Paludato pellame,pressoché puzzolente pony !
Persone percorso,Pinocchio (puf) penetra pelago procelloso.
Per penosissimi peripli perde pelle puteolente, perviene penetrare pancia pulsante pantagruelico pescecane. Perlustrandolo persepisce papà, precedentemente preda prelibata!
"Papà! Perdono!"
"Perdirindina1,Pinocchio, prediletto pasticcioncello, pazzarello!"
padre provvede pasto pesciolini.
Pinocchio paladino, prende padre portandolo per ponderoso palato pesce, producesi prodezze, paga personalmente, praticamente perisce (pare).
Provvidenziale pulzella poteri paranormali, prodiga Pandora, protegge Pinocchio per pietà, perora purificazione.
Passati patemi, pienamente pentito, Pinocchio, prosciolto per piccolissimi peccati, premiato per proba passione, per pia prestazione, permutasi piacevole putto paffuto.
Paradossale!
Possibile?
Pupazzo prima, primate poi ?
Proteiforme pargoletto, perenne Peter Pan, proverbiale parabola pressoché psicoanalitica !
Note:
(1) Mai marinare!
Mangiafuoco malfamato manovratore marionette mangia montoni, mucche, muffloni (monstruosa merenda) mentre mostra manichini mascherati.
Mamma mia! Meritatamente minaccia masticare mariuolo mentitore. Monello mortificato monnora meste melensaggini ("Misero me! Mercé, Maestà!"),minimizza marachelle, menziona malasorte, mendica, muovendo misericordia. Mangiafuoco, mefistofelico ma mite, mostrase miracolosamente munifico, magnanimo, molla manciata monete. Marenghi!
(Mascalzoncello mollerà melensamente malloppo mefitici malfattori malandrini...)
(2) Guardali, vedi ?
Gatto, volpe.
Gozzoviglianti, versipelli, guatano vili, giovendosi veloci gonzaggine vagheggini geppetidi vispi.
(3) Fida fatina, fulgente figurina frondosa fluttanti fiordalisi!
Finte fiere furbacchione frastornavano felloncello ferito, fascendo fantasmagoriche farmacopee (faine favoriva febbre furfantello).
Favellasti fervida: "Fiducia! Finora fosti fantoccio, fingevi fanfaluche. Facesti fiasco. Forza! Fruirai futura figura fanciullo!".
Fosti fededegna: fenomenalmente, figlio falegname (fortunato filugello) fion:
fuoriusci frugoletto fouriclasse.
Favola? Forse.
Filando fievoli fantasie, fiabe fruttificano felicemente fatti.
Pinocchio
RispondiEliminaPeppe, piallatore poverissimo, poteva permettersi pochi pasti piuttosto penosi: puree putride, patate per porci, pere poco polpose, presi presso puzzolenti pattumiere pubbliche.
Poveretto! Più penava, più pregava:” Padre, padre potente! Pur patendo per penuria, potrei prodigarmi per piccoli pargoli, porgendogli premure paterne, per pietà, permettimelo!”
Pregando piangeva; probabilmente proprio perciò, percepì presente piccolo, però prezioso, perché pezzo plasmabile. Presto, progettò piccolo pupazzo, poi, piallando piallando, produsse Pinocchio.
“Proprio preciso!” Pensava “Piccolo, però perfettamente proporzionato; pur parendo proboscidato per protuberanza proverbiale, pare poter parlare! ”
Posizionandolo, procedette per prove, prima ponendolo perpendicolare, poi prono, poi poggiato presso pareti. Poggiandolo parlottava:” Pinocchio Pinocchio!! Potresti parlarmi??”
Pareva pazzo.
Passò poco, poi Pinocchio parve proprio parlare…
Peppe, perplesso, pensò:” Pinocchio parla? Possibile?? Paranoico psicopatico! Pelerò patate, per pensarci poco”.
Preparandosi per pranzo, prima preferì posizionarlo perfettamente, per preservarlo; però Pinocchio, prontamente, pronunciò parole precise: “Pa- pino, papino Peppino!”
Peppe, prima paralizzato, poi partorì parola: “Prodigio!!! Padre, Padre possente! Pinocchio parla!!!”
Passarono parecchi periodi piacevoli, parlando, passeggiando, pescando…
Parlando, però, Pinocchio proferiva parecchie panzane, potenziando pertanto, proverbiale protuberanza per percepire puzze.
Perbacco! Perdinci! Perdindirindina! Pronunciò, palesandosi, personcina proprio piccolissima,(però professionalmente portentosa).
Prevedeva pasticci, perciò, preoccupandosene, pedinava Pinocchio, per poterlo proteggere.
Peppino, per poter pagare professori preparati, permutò pastrano più paraspalle; Pinocchio pareva propenso, però, purtroppo, partecipò per poco, poiché, piccolo pestifero, presto provocò pesanti pasticci.
Praticando persone pessime, prese percorsi poco puliti.
Piccolo protettore pulsante, pur pregandolo, potè poco, procurandosi parolacce più pantofolata pesante.
Pappafuoco, persona potente, pomposa, prendendolo per pupazzetto prodigioso (perché parlava, pensava, piangeva persino!), preparò parate pubbliche per presentarlo presso popolani paganti.
Per presentarlo pubblicamente, partirono per posti più popolati, procurandosi plausi pazzeschi.
Però Pinocchio, proseguendo piagnucolava, pronunciando poche parole: ” Papino, papino Peppino! Perdesti pastrano più paraspalle per prepararmi, per pagare professori!”
Pappafuoco, provandone pena, prese poca pecunia, (però preziosa), per porgergliela, però prima parlò: “ Piccola pulce, potrei procurarmi pozzi pieni, portandoti per paesi, però provo pena, perciò prendi, portateli, potrai procurarti pastrani prestigiosi per Papino Peppino.
Pinocchio, prendendoli prontamente: “ Prenderò pastrani pregiati per Papino, promesso!”
Partì; però purtroppo, passò per posti piuttosto pericolosi, pertanto, pelosi profittatori perfidi, promettendogli più pecunia, persuasero Pinocchio, pivellino, ( pure poco perspicace), proponendogli piantagioni pecuniarie promettenti. Poco previdente, prontamente piantò pecunia preziosa presso pungenti pini,, prevedendo, perché plagiato, parecchie piantine pecuniarie.
Pazzo! Perché perse pecunia, patendo pure percosse.
Persona prodigiosa, presenza portentosa, particolare, poiché portava pettinature paillettate ( pressappoco pervinca), preoccupata, prelevò Pinocchio, per portarlo presso piccola postazione portuale.
Continua... Ma su questo sito sono permessi al max 4096 caratteri.
Umberto Eco le fa un baffo.
E questa di chi è?
RispondiEliminaSi chiama Vittoria Alices, ha scritto anche "Alice all'area animata", altro capolavoro.
RispondiEliminaAlice all'area animata
RispondiEliminaAlice, adolescente abbastanza affidabile, abitando accanto ad aree amene, abitudinariamente, andava ad appartarsi.
Appena arrivava agosto, adornandosi, adoperando azalee (Adorava agghindarsi), andava ad alleggerirsi: appollaiata accanto ad alti alberi, assimilava aromi, addentava albicocche , ammirava animaletti affamati attenti ad alimentarsi.
Applicandosi ad apprendere, arrivava ad avvicinarsi addirittura alle arnie, arrampicandosi agilmente anche ad altezze allucinanti.
Agosto arrivò anche allora.
Alice, ansiosa, apprestandosi, andò ad appollaiarsi accanto all’albero abituale.
Ammirò ancora animaletti alimentarsi, ascoltò arie leggere, appisolandosi appena…
“ Ahimè, ahimè! Arriverò all’alba!”
Allucinazione? Alzandosi, attonita, ascoltò:
“Accidenti! Aiutami anziché ascoltare apaticamente!”
Alice avvicinandosi avrebbe ascoltato accuratamente; allora, addrizzandosi, avanzava, ambendo ad arrivarci accanto.
Arrogante ammasso amorfo (appariva appena appena affine ad animale, avendo addosso abiti), avvertendola avvicinarsi, accelerava.
Anziché andarsene, Alice, affannandosi, andava appresso, attenta ad ascoltarlo.
Ansimanti arrivarono avanti ad ampia apertura, appariva affine ad avvallamento abissale…
Animaletto asociale, affrettandosi, accelerò ancora, atterrandoci appositamente.
Adolescente avventata, Alice, andandogli appresso, assistè ad avvenimenti assolutamente anormali:
Attorno all’antro, avvistò abbecedari aprirsi arbitrariamente, antilopi altezzose, animali acquatici agitarsi allegramente all’aria… addirittura armoniche, archi, arpe, alternarsi , accennando arie abbastanza apprezzabili... Continua
Sei un genio è molto fluido, complimenti.
RispondiEliminaGrazie :)
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Eliminaciao!
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