Curiosità da La Costa da Morte
Nelle vicinanze della Praya de Langosteira, dove i pellegrini di Santiago cercavano la mitica conchiglia, è facile incontrare uno strano personaggio, apparentemente uno dei tanti hippy fuori tempo massimo, dall'età indefinita.
Ma Estevo (Esteban) non lo è affatto. Le apparenze ingannano: si avvicina proponendoti le sue cartoline sul tema del cammino, se gli dai più del richiesto ti riempie di immagini sino a pareggiare la cifra, ma talvolta è anche in vena di intavolare una conversazione e se opportunamente interrogato ti racconta, in italo-ispanico-galleco, del suo lavoro perduto, delle sue avventure, della sua età y algo mas. Dopo una settimana di lunghi cammini e di silenzio perfetto ne vale certamente la pena.
Scopri, quindi, che Estevo non è affatto un hippy, ma un "percebeiro", uno di quegli uomini
di coraggio e dalla passione incontenibile per l'oceano che pescano e portano in tavola la prelibatezza più ricercata in Galizia e Portogallo: i percebes.
Sono stranissimi crostacei, cirripedi per la precisione, attaccati per la testa agli scogli, che nascondono nella loro unica zampetta, il più incredibile concentrato di sapore oceanico. I nostrani amanti del riccio di mare potrebbero avere, gustandoli, delle pericolose crisi di identità.
Ma tornando a Estevo, lui i percebes li ha raccolti tuffandosi nelle acque dell'oceano legato ad una corda in ogni stagione, per
quarantanni, ma adesso a 57 non ce la fa più; sperava di andare in pensione, come tutti i marinai, a questa età, ma grazie alle cure europee, il suo non è più considerato un lavoro "usurante". Ed eccolo qui a vendere cartoline e a fare la pubblicità al Tira do cordel il ristorante di Langosteira dove i percebes si possono gustare in un menù da 96 euro. Dicono che ne valga la pena, se non si vuole aspettare un last minute di qualche ristorante dove i preziosi crostacei (si arriva sino a 170 euro al chilo!) stanno andando in scadenza.
Percebeiros al lavoro |
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