PALERMO- PIAZZA DELLA MEMORIA |
Piazza della memoria é stata ricavata in uno spazio tra il tribunale e il vecchio quartiere del "Capo", che lentamente, assai lentamente, sta iniziando ad essere risanato, solo a 70 anni dalla fine della guerra.
Nelle scalinate di marmo sono incisi i nomi delle vittime della mafia, magistrati e scorte. Ma i palermitani non hanno bisogno di visitarla per esercitare la propria memoria: le strade di Palermo parlano da sole.
Se arrivi a Palermo in aeroporto, lungo l'autostrada che porta in città, un primo brivido corre per la schiena: un' impercettibile diversità nelle vibrazioni dovute all'asfalto; é il tratto di almeno 200 metri, rifatto sulla voragine aperta dalle bombe.
Andando avanti, già in città, si passa a qualche centinaio di metri da via D'Amelio (Borsellino); andando verso il centro, si passa da Villa Sperlinga (commissario Boris Giuliano); passeggiando vicino al teatro Massimo é inevitabile ricordare il giudice Costa, ucciso in via Cavour mentre portava a passeggio il cane. Se vai a visitare le catacombe dei cappuccini, sei costretto a passare da via Cipressi, tra due mura altissime: sei in città ma ti sembra di essere in una borgata; qui avvenne il primo omicidio di un magistrato, Pietro Scaglione, quando ancora veniva negata l'esistenza della mafia..
E così via: viale della Libertà (Mattarella), a Mondello (Salvo Lima) e si potrebbe continuare se l'emozione non bloccasse la tastiera..
Magistrati siciliani vittime della mafia
Pietro Scaglione (5 maggio 1971), procuratore capo di Palermo.
Cesare Terranova (25 settembre 1979), magistrato
Gaetano Costa (6 agosto 1980), procuratore capo di Palermo
Giangiacomo Ciaccio Montalto (26 gennaio 1983), magistrato di Trapani
Rocco Chinnici(29 luglio 1983), capo dell'ufficio istruzione del Tribunale di Palermo
Rosario Livatino (21 settembre 1990), giudice di Canicattì (Ag)
Giovanni Falcone, magistrato;
Francesca Morvillo, magistrato, moglie di Giovanni Falcone (23 maggio 1992)
Paolo Borsellino (19 luglio 1992), magistrato
Tra il 1969 e il 1985 venticinque i magistrati uccisi dalla criminalità organizzata.
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