Storia di un rapporto
secolare e contrastato
La foto in alto riproduce uno dei 3 murales lasciati a santa Maria al bagno, località marina in comune di Nardò, dagli ebrei ospiti del centro di accoglienza aperto dagli inglesi nella cittadina salentina nel 1943 e rimasto operativo sino al 1947.
In realtà i primi ad arrivare, alla fine del dicembre del 1943 furono gli slavi, ebrei e non, profughi dai paesi balcani, che presto, a parte gli ebrei, rientrarono in patria, man mano che i loro paesi venivano liberati dagli alleati. Gli ebrei, invece rimasero e altri, questa volta in gran numero ne arrivarono dopo il 1945, quando furono aperti i campi di sterminio dell'Europa orientale e liberati i sopravvissuti. Il numero massimo di ospiti sarà di 4000 unità.
I nuovi arrivati erano molto diversi dai precedenti; erano tristi, non c'erano famiglie complete, non c'erano bambini, nè vecchi: erano i sopravvissuti dai lager nazisti. Così i neretini scoprirono che quello che si era verificato 400 anni prima nelle loro terre e che forse loro stessi non conoscevano, si era riproposto, con l'aggravante di particolari scientificamente agghiaccianti nel loro secolo.
L'arrivo al centro di accoglienza |
Santa Maria al bagno all'epoca dei fatti |
Lo apprendevano dai racconti dei loro ospiti, che lentamente, vincendo l'angoscia e la reticenza di chi ha visto gli orrori più incredibili, iniziavano a raccontare. E qui si ripropose in maniera vistosa e inimmaginabile, dopo le inevitabili tensioni dei primi tempi, la forma mentis delle popolazioni salentine: l'ebreo, da ospite indesiderato, diviene ospite privilegiato, si fraternizza, si passa il tempo assieme.
Poi iniziano ad arrivare gli ebrei che da tutta l'Europa aderiscono al movimento sionista e che cercano di dirigersi verso la Terra Promessa, osteggiati dagli inglesi, allora filoarabi.
Torneo di calcio "misto" |
Poi iniziano ad arrivare gli ebrei che da tutta l'Europa aderiscono al movimento sionista e che cercano di dirigersi verso la Terra Promessa, osteggiati dagli inglesi, allora filoarabi.
Ecco che così da Nardò, da Taranto, da Brindisi passa un altro pezzo di storia destinato a condizionare il ventesimo secolo e l'attuale. Il murale riprodotto in alto, infatti, rappresenta i campi circondati da filo spinato dell'Europa centro orientale, la salvezza nell'Italia meridionale e da li il fiume umano che attraversa il mare per giungere alla Terra Promessa.
Santa Maria al bagno oggi |
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