Celebrata in modo speciale a Lampedusa la Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, che ricorda la stipula della Convenzione internazionale dei diritti dell'infanzia approvata dall'ONU il 20 novembre del 1989 e sottoscritta dall'Italia nel 1991.
“Datemi un libro”: questo è quello che i bambini hanno chiesto ai volontari che hanno aperto questa mattina, a Lampedusa, la sede della "Biblioteca Ragazzi che verrà".
“La Biblioteca è stata letteralmente presa d’assalto” dice la presidente di Ibbi Italia, Silvana Sola.
L'iniziativa di Ibbi Italia fa seguito all'appello lanciato dal Sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini qualche mese fa; il sindaco scriveva che nella sua isola non c'era nè una biblioteca, nè una libreria o un posto qualsiasi dove poter comprare un libro. Al pressante e commovente appello si è mobilitata tutta l'ìItalia migliore: decine di migliaia di volumi sono partiti da tutto il paese e anche Padova ha fatto la sua parte.
L’associazione è a Lampedusa, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, per le prove generali della futura biblioteca per bambini dell’isola. Oltre 40 volontari – tra bibliotecari, scrittori, insegnanti, librai, operatori del settore, appassionati – stanno mettendo a disposizione le loro competenze, il loro lavoro, il loro tempo, per animare un intenso programma di iniziative in biblioteca e a scuola, per incontrare tutti i bambini e ragazzi che vivono sull’isola che sono oltre 600. (Sapete che a Lampedusa, terra dimenticata da Dio e dagli uomini esistono, nonostante tutto, anche le scuole e persino un liceo?)
I quattro principi
fondamentali della Convenzione sono:
·
Principio di non discriminazione: sancito all'art. 2, impegna gli Stati
parti ad assicurare i diritti sanciti a tutti i minori, senza distinzione di
razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione del bambino e dei genitori;
·
Superiore interesse del bambino: sancito dall'art. 3, prevede che in ogni
decisione, azione legislativa, provvedimento giuridico, iniziativa pubblica o
privata di assistenza sociale, l'interesse superiore del bambino deve essere
una considerazione preminente;
·
Diritto alla vita, sopravvivenza e sviluppo: sancito dall'art. 6, prevede
il riconoscimento da parte degli Stati membri del diritto alla vita del bambino
e l'impegno ad assicurarne, con tutte le misure possibili, la sopravvivenza e
lo sviluppo;
·
Ascolto delle opinioni del bambino: sancito dall'art. 12, prevede il
diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i procedimenti che li
riguardano, soprattutto in ambito legale. L'attuazione del principio comporta
il dovere, per gli adulti, di ascoltare il bambino capace di discernimento e di
tenerne in adeguata considerazione le opinioni. Tuttavia, ciò non significa che
i bambini possano dire ai propri genitori che cosa devono fare. La Convenzione
pone in relazione l'ascolto delle opinioni del bambino al livello di maturità e
alla capacità di comprensione raggiunta in base all'età.
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