Dopo i noti fatti avvenuti durante la seduta del 7 novembre, che ha visto realizzato un vero e proprio furto di democrazia, il risultato più tangibile è stato raggiunto dalle opposizioni, che riprendono a confrontarsi e a collaborare nell'interesse di tutta la cittadinanza.
A mio parere la sinergia che nasce oggi, pur lasciando immutate le assai consistenti differenziazioni politiche e strategiche tra i due gruppi, lascia ben sperare che giunga finalmente all'interno del consiglio non solo la voce di quel 46 % che complessivamente ha votato le attuali opposizioni, ma soprattutto di tutti quelli che non hanno votato nessuno, che attualmente costituiscono il primo partito di Mestrino e che di fatto sono senza voce e senza speranze.
Il primo atto di questa convergenza è la presentazione di una mozione comune tra i due gruppi, riportata di seguito e la richiesta di un consiglio straordinario dove affrontare la problematica della rappresentanza e degli spazi di parola e di democrazia.
Mestrino 26 novembre 2013
Egr.
sig. presidente del Consiglio Comunale di Mestrino
MOZIONE
MODIFICA ARTICOLI DEL REGOLAMENTO
DEL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE:
ñ Durante
la conferenza dei capigruppo svoltasi il 30 ottobre 2013 sono emerse delle perplessità
interpretative su alcuni punti del regolamento del consiglio comunale ed in
particolare: art. 6 comma 2, 34 comma 5,
art. 33 comma 13.
ñ In
particolare il Presidente del Consiglio esprimeva il dubbio sulla possibilità
che un gruppo consigliare costituito da un solo consigliere (art. 6 comma 2)
potesse avere titolo a presentare fino a due mozioni e tre interrogazioni per
ogni seduta consiliare.
ñ Durante
il consiglio comunale del 7 novembre 2013 il Presidente del Consiglio ha
interpretato gli articoli sopraccitati in modo quantomeno originale anche se
sostenuto, a suo dire, dal parere del Segretario Comunale. In base a tale
assunzione al gruppo consiliare di minoranza del Movimento 5 Stelle non è stata
data la facoltà di presentare più di una interrogazione nel corso della seduta
consiliare
CONSIDERATO CHE:
ñ appare
necessario fugare ogni dubbio interpretativo sulle regole di funzionamento del
Consiglio comunale,
ñ che
le stesse regole di funzionamento sono materia di competenza del Consiglio
stesso,
ñ che
i consiglieri sottoscrittori della mozione ritengono non corretta
l'interpretazione data in occasione del Consiglio del 7 novembre
CHIEDIAMO
Che venga sostituito l’attuale comma 5 dell’art. 34 del
regolamento del consiglio comunale come di seguito riportato:
5. ciascun consigliere non può presentare più di una mozione per ogni
adunanza del consiglio. Ciascun gruppo consigliare, indipendentemente dal
numero dei componenti dello stesso gruppo e compresi quindi anche i gruppi
consiliari formati da un solo consigliere (art. 6 comma 2 del presente
regolamento) non può presentare più di due mozioni per ogni seduta consigliare.
Le mozioni aventi identico oggetto vengono discusse congiuntamente.
Che venga sostituito l’attuale art. 33 comma 13 del
regolamento del consiglio comunale in modo come di seguito riportato in neretto
corsivo:
5. ciascun consigliere non può presentare più di una interrogazione o
di una interpellanza per ogni adunanza del consiglio. Ciascun gruppo
consigliare, indipendentemente dal numero dei componenti dello stesso gruppo e
compresi quindi anche i gruppi consiliari formati da un solo consigliere (art.
6 comma 2 del presente regolamento) non può presentare più di tre
interrogazioni o più di tre interpellanze per ogni seduta consigliare.
Si chiede infine che la mozione
in oggetto venga messa ai voti durante il consiglio comunale convocato in
adunanza straordinaria come richiesto dai consiglieri che sottoscrivono la
presente mozione.
I CONSIGLIERI:
SIMONE DALLA LIBERA
BARBARA BANO
PAOLO MENALLO
NICOLA GOTTARDO
FLAVIO PINTON
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