Il doppio scappamento |
L'evoluzione
di uno strumento
Da quando il padovano Bartolomeo Cristofori sul finire del 17esimo secolo costruì il prototipo di un pianoforte (detto allora forte-piano), questo strumento a corde percosse ha subito una profonda evoluzione sino a giungere al moderno pianoforte a coda con meccanica "a doppio scappamento". Parallelamente alla sua evoluzione, sono cambiate anche le musiche, le sonorità e l'espressione che dal pianoforte, sintesi e anima di un'intera orchestra, si riesce a ricavare.
Debussy, e siamo ancora ai primi del novecento, riusci ad ottenere le sonorità riprodotte nei due video seguenti, il primo dovuto a Nikolai Lugansky e il secondo ad Aldo Ciccolini.
Le due interpretazioni differiscono notevolmente,
la diversa durata ne è uno dei parametri più evidenti.
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