Progetto P.I.S.A
in ricordo di Nelson Mandela
'L'educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all'educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall'altra' Nelson Mandela
Il progetto PISA-Ocse (Programme for International Student Assessment), ha l’obiettivo di misurare le competenze degli studenti in matematica, scienze, lettura e problem solving. Per ogni ciclo di PISA viene approfondito un ambito in particolare: PISA 2012 é stato dedicato alle competenze in matematica e in problem solving. Rispetto ai precedenti cicli la definizione di queste due competenze è stata riformulata.
Per competenza matematica si intende la capacità di un individuo di utilizzare e interpretare la matematica e di darne rappresentazione mediante formule, in una varietà di contesti. Tale competenza comprende la capacità di ragionare in modo matematico e di utilizzare concetti, procedure, dati e strumenti di carattere matematico per descrivere, spiegare e prevedere fenomeni. Aiuta gli individui a riconoscere il ruolo che la matematica gioca nel mondo, a operare valutazioni e a prendere decisioni fondate che consentano loro di essere cittadini impegnati, riflessivi e con un ruolo costruttivo.
Praticamente l'opposto della matematica che viene praticata nelle nostre scuole!
Per problem solving si intende la capacità di un individuo di mettere in atto processi cognitivi per comprendere e risolvere situazioni problematiche la cui soluzione non è immediatamente evidente. Questa competenza comprende la volontà di confrontarsi con tali situazioni al fine di realizzare le proprie potenzialità in quanto cittadini riflessivi e con un ruolo costruttivo.
Per il ciclo 2012 l’Italia ha partecipato alle seguenti opzioni internazionali:
- somministrazione informatizzata delle prove di lettura, matematica e problem solving;
- accertamento delle competenze in Financial Literacy;
- rilevazione sulla familiarità degli studenti con le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC);
- rilevazione sulle esperienze scolastiche passate (Educational Career);
- rilevazione sul coinvolgimento dei genitori nello sviluppo della literacy matematica dei propri figli. Con Financial Literacy s'intende un insieme di conoscenze e capacità di comprensione di concetti di carattere finanziario unito alle abilità, alla motivazione e alla fiducia nei propri mezzi che consentono di applicare quelle stesse conoscenze e capacità di comprensione per prendere decisioni efficaci in molteplici e diversi contesti di carattere finanziario, per migliorare il benessere degli individui e della società e per consentire una partecipazione consapevole alla vita economica.
Chissà come si sarebbero classificati in queste prove i nostri onorevoli!
Come in ogni ciclo di PISA, la popolazione oggetto di indagine è stata quella degli studenti quindicenni.
L'edizione 2012, di cui sono appena usciti i primi report e le sintesi, ha segnato qualche lieve novità e progresso per gli studenti italiani, di consueto classificati agli ultimi posti.
In particolare, in matematica, pur rimanendo al di sotto della media OCSE, gli studenti italiani evidenziano un lieve e costante miglioramento rispetto alle edizioni precedenti; significativa e gravissima la bassa performance complessiva delle scuole del sud, che confermano i dati INVALSI (L'Invalsi svolge una attività di monitoraggio simile a quella di PISA in tutte le scuole d'Italia, nelle 2^ e 5^ elementari, in 1^ e 3^ media e al secondo anno della secondaria superiore.)
Sulle cause di tali divari si possono trovare milioni di motivazioni: la più evidente é che le scuole del nord, in particolare del Friuli, funzionano meglio, sono meglio attrezzate, hanno un'offerta formativa più ricca e varia. Ma non si può dimenticare che le performance scolastiche vanno parametrate al contesto sociale ed economico. Non è un caso, infatti, che anche nelle scuole del nord i risultati degli studenti di origine non italiana sono generalmente inferiori alla media: chissà perché?
Nessun commento:
Posta un commento