Clair de lune |
La musica non s'ode quasi, si respira
La musica di Debussy giunge alle nostre orecchie in maniera delicata, senza rumore, e lievemente ci lascia il silenzio. Jarocinski parla della sua musica come una musica transdiscorsiva: "La musica non comincia e non finisce. Emerge dal silenzio, si impone senza preliminari, all'improvviso, poi, interrompendo il suo corso, continua a tessere la sua trama nel nostro sogno". L'uso del silenzio è una delle grandi innovazioni della musica debussiana.
"Sappiate con certezza, che una veridica impressione di bellezza non dovrebbe provocare altro effetto che il silenzio!...insomma, siate sincero, vi è mai venuto in mente di applaudire assistendo al quotidiano, magico spettacolo del tramonto del sole?"
"Sappiate con certezza, che una veridica impressione di bellezza non dovrebbe provocare altro effetto che il silenzio!...insomma, siate sincero, vi è mai venuto in mente di applaudire assistendo al quotidiano, magico spettacolo del tramonto del sole?"
In Arabesque le difficoltà tecniche ci sono, ma sono affrontabili; qui conta il suono, il tocco. Aldo Ciccolini ne dà un'interpretazione austera e perfetta, ma il meglio di Debussy si sentirà da Benedetti Michelangeli che in quest'autore dà il meglio del suo pianismo, inventando un suono che mai si era sentito prima.
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