Il corso di italiano per stranieri raddoppia
La classe A2 del corso di italiano, organizzato dall'infermeria Caritas di Mestrino, su richiesta degli stessi corsisti, raddoppia le ore settimanali, che ora sono quattro.
Una classe particolare sulla cui composizione si dovrebbe riflettere:
due ingegneri nigeriani, un agronomo senegalese, una commessa cinese (che aveva studiato l'italiano prima di venire in Italia), un'infermiera rumena, una maestra albanese e una iraniana, una casalinga albanese e una rumena, una giornalista brasiliana, un ingegnere anglo pakistano, un pilota brasiliano, una professoressa di francese albanese, otto nazionalità e quattro religioni diverse, un solo velo molto discreto ed elegante, professionalità sprecate dall'Italia o valorizzate da imprenditori lungimiranti, una comune sete di imparare, di comunicare, di parlare di esperienze e di speranze diversissime tra loro.
Entusiasmante sentirli comunicare in italiano come lingua comune, fa sentire ancora appartenente ad una grande nazione, capace di accogliere, integrare e trarre il meglio da tutti.
Con buona pace di chi é chiuso nel suo piccolo orizzonte paesano, Mestrino é una realtà viva, internazionale, dove chi arriva però percepisce il razzismo di alcuni e la grande apertura di molti.
Si tranquillizzi anche il commentatore anonimo che vede nella Caritas il ricettacolo dell'islamismo e del buonismo verso i futuri invasori: il centro Caritas é frequentato anche da molti italiani che ne hanno bisogno! A quando una politica locale che non rincorra più le emergenze all'ultimo momento?
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