Un consiglio d'ordinaria amministrazione, ma non troppo
Assenti il Sindaco, il capogruppo Stefani e io. Proverò a fare una sintesi, servendomi della registrazione e delle impressioni dei colleghi di gruppo. Per i più coraggiosi, ecco la registrazione integrale: clicca qui .
Dopo una prima parte dedicata alle comunicazioni (prelievi dall'avanzo di amministrazione per alcune decine di migliaia di euro per interventi di sistemazione stradale, essenzialmente abbellimenti nell'area "rotonde") si entra nel merito dell'adesione al progetto 3L.
E' necessario spendere qualche parola sul progetto, che riguarda il risparmio energetico, ma attiene alle finalità e alle modalità d'uso del denaro pubblico.
Si tratta di un finanziamento della BEI (banca europea degli investimenti) concesso ai comuni per individuare e monitorare i possibili siti pubblici di risparmio energetico e affidare poi gli interventi migliorativi ad una ESCO (energy service company) che li effettui a spese proprie, in cambio di un canone annuo, di durata variabile (sino a 15 anni) che la ripaghi dell'investimento.
La provincia di Padova in questo progetto fungerebbe da collettore delle adesioni e da centrale appaltante, quindi con una funzione sia tecnica che amministrativa. Ma questa funzione la svolgerebbe in partenariato tra i propri uffici tecnici e la società SINLOC (sistema iniziative locali). In questo sito per i più temerari perditempo, gli atti di un convegno del CUOA che spiegano le caratteristiche del partenariato pubblico-privato.
Concluso lo studio dei siti la Provincia passerebbe all'affidamento dei lavori attraverso un bando pubblico, ad una Esco, predisponendo singoli contratti per i singoli comuni che determinano il periodo, i risultati minimi da raggiungere e il canone annuo per l'ESCO, da detrarre dai risparmi energetici effettivamente ottenuti.
Un'operazione di project financing, questa volta non indirizzata ad infrastrutture faraoniche in stile Zaia, ma al contenimento dei consumi energetici.
Il gruppo ViviMestrino vota a favore, pur con qualche remora sull'arbitrarietà della durata dei contratti, e chiede al consiglio di nominare un incaricato del consiglio stesso per seguire e monitorare negli anni lo svolgimento delle gare e l'esecuzione dei lavori.
Il movimento 5 stelle vota contro non tanto per il merito, sul quale è d'accordo, quanto piuttosto per motivazioni di carattere politico generale: la contrarietà all'affidamento alla provincia, che ritengono un ente frutto di spartizioni partitocratiche, oltre che la lunghezza dei contratti che impedirebbe il ricorso a eventuali più convenienti appalti di fornitura.
Il seguito alla prossima puntata.
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