martedì 9 settembre 2014

Polizia e migranti



Contagi,
la paura della tubercolosi







C'é un agente patogeno che si diffonde assai più velocemente di altri: non è quello di Koch nè il virus dell'Ebola; è  il razzismo condito dall'ignoranza.
Da quando Berlusconi ha lasciato la scena, invano soccorso da un disperato bocca a bocca al Nazzareno, mentre la lega, nonostante i timidi segnali di rinascita, resta in secondo piano (o va in Corea..) nuovi, non tanto timidi, epigoni sgomitano per prendere il loro posto.
L'ultimo grido di battaglia dei pasdaran dalle idee confuse è: "dagli all'untore".
E così vengono raccolte voci che portano acqua al nuovo mulino, cavalcano le paure ancestrali sotto il pacato tono istituzionale e di fatto diffondono l'ignoranza.

Naturalmente il problema è reale come dimostra la cartina pubblicata sotto, ma sono le conseguenze paventate ad essere assurde. Le uniche vittime del pericolo TBC potrebbero essere solo i migranti stessi se lasciati soli, o i cittadini italiani se anch'essi abbandonati senza sanità, senza adeguati mezzi di sostentamento, senza prevenzione. Ancora una volta il problema non è il microbo, ma la povertà.

PS. Sono positivo da 50 anni al test tubercolinico...


Per saperne di più, senza la fatica di leggere un libro: 


Divulgazione:

una scheda dell'Ulss di Trento

approfondimenti

il più moderno test per la tubercolosi


Siti scientifici:

linee guida per il controllo della malattia tubercolare

ministero della salute, documentazione completa

ultimi aggiornamenti

Tubercolosi, HIV e migrazione, una reale emergenza? Atti del convegno

Organizzazzione mondiale della sanità: la tubercolosi nel mondo

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