In attesa di don Ciotti, Padova 7 settembre 2014
"Ognuno di noi è interpellato di fronte alle difficoltà e alle sofferenze degli uomini, di fronte alla mancanza di libertà e di diritti"
L'altra Padova si è data appuntamento ieri a piazza dell Erbe: ospite d'onore non don Ciotti, ma la Padova migliore, non solo preti, suore e boy scout, ma cittadini di ogni colore e di ogni età, cittadini vecchi e nuovi, che ancora credono possibile il riscatto dalla grande vergogna che è caduta addosso a tutti, non solo a chi ha commesso i gravissimi errori politici che hanno portato a tutto questo.
Instancabile, don Albino ha una parola per tutti, amici, semplici conoscenti, passanti, ma si vede che non sta in sè dalla gioia di essere riuscito a mettere insieme tante volontà, tante intelligenze, tante fedi e, perchè no, tante braccia per mettere insieme la "cena della dignità"...
Quando don Ciotti si materializza dal nulla, per i motivi tristemente conosciuti, la piazza è già stracolma e le sue parole cadono come un concentrato di entusiasmo, di energia e di coraggio.
Nella vicina piazza dei Signori, la folla, per la verità molto più ridotta, dei padovani mollemente seduti ai tavolini dei bar..
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