.. contro gli amori malati
Mi sono chiesto in questa giornata di pausa il senso della mia ostinazione nello scrivere post che riguardano l'attualità politica, locale e nazionale o nel riportare pareri "di nicchia" non enfatizzati, o meglio oscurati, dai giornali tradizionali e dal web.
L'unica risposta plausibile per giustificare questa lotta contro i mulini a vento, per di più fatta attraverso un blog periferico é che lo faccio per me stesso, interpretando alla lettera il significato etimologico del diario: così riesco io stesso a razionalizzare l'irrazionale, mi spingo a cercare dove altri non mi porterebbero mai, metto a parte delle mie "elucubrazioni" gli amici più fedeli, che mi danno ancora la voglia di continuare la ricerca.
Quindi niente obiettivi politici, ma solo personalistici, di auto-aiuto.
D'altra parte contro le convinzioni della fede é inutile lottare: millenni di storia dell'umanità lo confermano.
Certo parlare delle miserie della politica italiana é poca cosa quando l'Irak brucia, la Palestina é sotto il tallone di un esercito d'occupazione, l'Africa é in fuga e si riversa in modo inarrestabile sulle nostre coste, la globalizzazione mostra il suo lato peggiore e le ideologie di riscatto sono in crisi.
Ma non si sa mai: "un seme non può germogliare verso l'alto senza che le sue radici si estendano in basso".
E allora diamo la parola ad uno che, senza la boria e l'isterismo stridulo di Corradino Mineo, dice la sua pacatamente, ma è portatore di verità scomode.
"Un Parlamento meno libero non ci regalerà un Paese più democratico e nemmeno più efficiente"
Dal "diario di un autosospeso dal PD" di Massimo Muchetti.
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