La soluzione
In un post precedente avevo provocato i lettori a trovare le differenze tra la proposta di legge elettorale presentata dal M5S in Parlamento nell'ottobre del 2013 e quella reiterata il 7 maggio del 2014, dopo la democratica consultazione on-line (da qui il nome "democratellum")
Ecco la soluzione:
Le due proposte sono perfettamente sovrapponibili, escluso un piccolo dettaglio.
In quella di ottobre 2013 é espressamente prevista una soglia minima di sbarramento del 2% a livello nazionale, che poi, però grazie al sistema dei dividendi adottato (metodo D'Hondt) sarebbe variabile di circoscrizione in circoscrizione e di fatto potrebbe rivelarsi più alta.
Nella versione "discussa" e "votata" on line, invece non c'è alcuno sbarramento preventivo, ma il combinato disposto dell'ampiezza delle circoscrizioni e del metodo dei dividenti adottato, di fatto porterebbe ad uno sbarramento del 5% medio.
Essendo tutto il resto uguale, il sospetto che la consultazione on line sia stata un'operazione rigidamente pilotata é più che legittimo. Bastava dire: vi impartiamo alcune belle lezioni di tecnica elettorale comparata, sfruttando il faccione di Giannulli (il "sinistroide", ambiguo e riciclato), così, almeno voi, capite qualcosa di quello che stiamo proponendo. Ma questo non avrebbe fatto marketing; ed ecco allora servito il sistema di scelte dicotomiche guidate che, combinazione, portano dove devono portare.
Nessuno scandalo: basta saperlo!
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