Il made in Italy
La In.Co, fabbrica tessile, gioiello del made in Italy, capace di produrre i capispalla* per la prestigiosa collezione di lusso della Ermenegildo Zegna, ha regalato alle sue 240 operaie la più triste Pasqua della loro vita. Venerdì scorso ha annunciato che lo stabilimento di Rubano chiuderà nelle prossime settimane, appena il tempo di completare gli ordini già in essere.
E dopo? naturalmente nessun licenziamento: tutte le operaie, personale ad altissima specializzazione, se vorranno potranno trasferirsi a Novara, dove l'impresa ha ampliato una fabbrica già esistente per concentrare la produzione. Risibili le giustificazioni della proprietà: le commesse sono diminuite a causa dei mutamenti nei gusti dei nuovi committenti russi e cinesi; quindi non più abiti eleganti e formali, ma eleganti e sportivi. Bene, ma allora perchè avete raddoppiato la fabbrica di Novara?
Non c'è bisogno di essere particolarmente maliziosi per capirlo: le motivazioni della chiusura di Sarmeola sono balle o siete degli sprovveduti, avendo investito dal punto di vista delle strutture (a Novara) in un settore che non tira più. Molto più realistica la tattica studiata cinicamente a tavolino: chiudiamo da una parte, riapriamo da un'altra, prendiamo duecento persone nuove (tanto quale donna andrà da Rubano a Novara) e con il ricavato da incentivi e sgravi (vedi riquadro in fondo) ci rifacciamo dell'investimento.
Calcolando una media annua di 6000 euro a dipendente, provate a moltiplicare per 200 e poi per 3 (i tre anni di validità dell'offerta governativa), bastano per un capannone? le macchine tanto ci sono già a Rubano. Se poi dovesse andare male, c'è sempre il paracadute del Job's act. E' il mercato, ragazzi!
Un macabro pesce d'aprile, facilitato dalla nuova aria che tira, sulla quale pochi intendono riflettere sul serio, preferendo includere i 200 nuovi assunti di Novara, tra i risultati positivi della nuova politica del lavoro.
*giacche, cappotti, soprabiti
Le agevolazioni della legge di stabilità.
Le agevolazioni introdotte dalla Legge di
Stabilità 2015, hanno le seguenti caratteristiche:
- riguardano le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato decorrenti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015;
- sono applicabili esclusivamente ai datori di lavoro privati, con esclusione dei contratti di apprendistato e di lavoro domestico, ed inclusi i datori di lavoro agricoli con alcune limitazioni;
- consistono nell'esonero totale dai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi quelli INAIL), per un periodo massimo di 36 mesi e un importo massimo pari a 8.060 euro annui;
- riguardano le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato decorrenti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015;
- sono applicabili esclusivamente ai datori di lavoro privati, con esclusione dei contratti di apprendistato e di lavoro domestico, ed inclusi i datori di lavoro agricoli con alcune limitazioni;
- consistono nell'esonero totale dai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi quelli INAIL), per un periodo massimo di 36 mesi e un importo massimo pari a 8.060 euro annui;
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