Mi piace ricordarla così:
senza la retorica delle commemorazioni, senza le citazioni più note, persona normale tra persone normali, indignata come solo un adolescente sa essere, semplice cittadina, onesta e concreta che non ha paura di dire parole semplici ma pesanti come pietre.
Sono passati più di 3 anni da quel 5 dicembre del 2009, quando Margherita Hack parlò ancora con voce ferma e serena al no B day, con quella purezza e semplicità di pensiero che solo uno scienziato che si è occupato di materie molto complesse può avere.
Nello stesso giorno, un altro intervento, se possibile ancora più appassionato e chiaro nel suo essere sconvolgente: Salvatore Borsellino, il fratello del giudice, anch'egli una persona normale, alza un grido che getta una luce sconvolgente sulla storia italiana.
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