Il Patto di stabilità, 2
Si conclude con questa seconda parte la sintesi divulgativa della normativa denominata patto di stabilità, croce e delizia di tutti i comuni d'Italia che si sono trovati a doverla affrontare, in termini sempre più stringenti e partendo da situazioni molto diversificate, in termini di impegni assunti e di bisogni della popolazione.
2.2. Come si calcola il saldo-obiettivo che ogni ente deve raggiungere
per contribuire alla riduzione dell’indebitamento netto della Repubblica?
• 1) Si
prende la media della spesa corrente dei Comuni nel triennio 2006-2008 (a
livello aggregato pari a 38.592.563.316 euro)
• 2) Si
applica una percentuale definita ogni anno dalla Legge di Stabilità (per
quest’anno si parla del 17%).
• 3) Il
risultato è il saldo-obiettivo che occorre rispettare.
• N.B.
Ancora per quest’anno, tra lo step 2) e lo step 3) si sottrae il taglio dei
trasferimenti statali che ogni ente ha sopportato nel frattempo (altrimenti
sarebbe come “danneggiare” l’ente due volte!).
• Torniamo
a Paperopoli.
•
Immaginiamo che nel triennio 2006-2008 abbia avuto una spesa corrente media
pari a 647 euro.
• Il
governo decide che la percentuale quest’anno è il 17%.
• Il 17%
di 647 euro è 110 euro.
• Negli
ultimi due anni – quando ancora esistevano i trasferimenti statali, prima di
essere sostituiti nel 2011 dalla compartecipazione IVA e dal fondo di
riequilibrio - il Comune di Paperopoli ha sofferto riduzioni di trasferimenti
per 10 euro
• Il
saldo-obiettivo da rispettare nel 2012 è dunque 110 – 10 = 100 euro.
•
Paperopoli nel 2011 ha avuto un saldo di +90.
• Ora deve
arrivare a +100, realizzando un miglioramento del saldo di 10 euro.
•Ha 4
modi per farlo:
a)
aumentare le entrate correnti di competenza di 10 euro
b)
diminuire le spese correnti di competenza di 10 euro
c)
incassare 10 euro in più in conto capitale
d) spendere 10 euro in meno in conto
capitale
• a) e b)
agiscono sulla parte corrente (e si vedono sul bilancio)
• c) e d)
agiscono sulla parte in conto capitale
• c) e d)
sono in una certa misura indipendenti da quello che si trova nel bilancio di
previsione (che riguarda accertamenti e impegni, e non incassi o pagamenti….!)
•
Tradizionalmente, considerando la rigidità della parte corrente (che DOVEVA chiudere in pareggio fino a
quest’anno), gli obiettivi del Patto di Stabilità sono sempre stati raggiunti
tramite l’opzione d) : riduzione
dei pagamenti degli investimenti
• Se
questi investimenti erano già stati impegnati, ecco che abbiamo l’accumulo di
residui passivi (lavori già appaltati, o persino già finiti, e non ancora
pagati!).
Cosa
cambia quest’anno? Perché “DOVEVA”?
• Fino al
2011, i Comuni erano coinvolti nello sforzo di riduzione del deficit della
Repubblica sia attraverso il taglio dei trasferimenti statali, sia attraverso
il miglioramento del saldo-obiettivo del Patto di Stabilità.
• Ora c’è
un piccolo particolare…..
• Con
l’attuazione del federalismo fiscale, i trasferimenti sono stati aboliti, e
sostituiti da “entrate proprie” (compartecipazione al gettito dell’IVA e fondo
sperimentale di riequilibrio).
• Quindi
d’ora in poi le manovre sui Comuni si baseranno esclusivamente sul
miglioramento del Saldo
del Patto di Stabilità.
• Torniamo
a Paperopoli……..
• Avendo
negli ultimi anni sempre e solo agito sul contenimento degli investimenti…….
• Ed
essendo ora i miglioramenti del saldo del Patto molto più pesanti (perché tutto
il peso delle manovre si
scarica solo su di esso)……
• NON C’E’ ALTERNATIVA AD AGIRE
ESCLUSIVAMENTE SU a) e b), il che vuol dire che….
• I
bilanci preventivi di parte corrente degli enti locali dovranno – per la prima
volta – chiudere in avanzo, e non più in pareggio.
• Per il
conseguimento di saldi positivi del Patto di Stabilità quindi, non sarà più
sufficiente realizzare avanti di cassa
sugli investimenti (il che avveniva, normalmente, riducendo/ritardando i
pagamenti degli investimenti).
• Ma
servirà anche realizzare avanzi di parte corrente, che – essendo di competenza
– si vedranno sui bilanci dei Comuni.
• In
concreto:
• Il pareggio di bilancio della Repubblica italiana verrà realizzato
prevalentemente dagli avanzi di bilancio degli enti locali.
Nessun commento:
Posta un commento