domenica 12 febbraio 2017

Controcorrente, chi è Berdini?



Le due facce del delirio di onnipotenza





Chi è veramente Paolo Berdini? Volevo rispondere "un c...", ma se l'è detto lui stesso e il gioco non risulta più originale. Forse però la sua auto-definizione ha motivazioni diverse da quella mia. Lui si rimprovera di avere fatto ingenuamente, cioè da c.., delle dichiarazioni esplosive e maldestre ad un giornalista infido, per altro affermando quello che era già sotto gli occhi di tutti, magistratura compresa, condendo il tutto con la notiziola pseudo piccante della possibile tresca tra i due, l'assicurata e l'assicuratore.
Ma l'incipiente demenza senile, aveva manifestato i primi sintomi ben prima. Berdini è un uomo navigato, conoscitore della giungla romana, ancorché romano egli stesso, professionista di successo, sino a quel momento libero da condizionamenti, con un passato mai rinnegato di estrema sinistra,  con un impegno professionale e politico di lotta alla cementificazione. Come fa a finire in mezzo a quella che a distanza di pochi mesi definirà una banda di incompetenti e di arruffoni?
Berdini, ma ce fai o ce sei? direbbero nella sua Roma. La sua colpa, in realtà ha antiche radici: quasi un secolo fa tanti intellettuali, uomini di scienza, di cultura, socialisti e non, si fecero ammaliare dalle sirene del fascismo, che appariva moderno, innovatore, propulsore di energie nuove, diverso da tutti gli altri. La storia, se offuscata dal narcisismo personale e dal delirio di onnipotenza non insegna nulla evidentemente. 
Ci si sofferma sul qui e ora e non si vedono i fili sottili che legano i manovrati al manovratore; ora come allora si trova qualcuno che dice di non essere nè di destra, nè di sinistra, ma ...oltre. A differenza di allora, però, oggi i mezzi della propaganda sono ancora più potenti, capaci di obnubilare anche menti, per altri versi e in altri ambiti, lucide e ben presenti a se stesse. Si crea una fede, una vera e propria fede a prova di smentita fattuale, si inizia col vittimismo si può cadere nell'aggressività. Si individua, sotto la spinta della propaganda un nemico comune: la casta, i disonesti,  i corrotti, gli intellettuali, e dulcis in fundo la stampa. Berdini è stato un coglione, vittima del suo narcisismo, perchè non ha capito queste pesantissime analogie.
Ma di narcisismo è affetta, e in maniera pesantissima, anche l'incolpevole, sino a prova contraria, virginea sindaca. Come si fa ad essere così presuntuosa e incosciente da ritenere di poter assumere su di sè un carico immane che richiede ben altro spessore politico, culturale e personale, come l'amministrazione di Roma? nessuna consapevolezza dei propri evidenti limiti? Il dramma è che la città eterna ne aveva viste di tutti i colori in tema di incapacità, di truffe, di saccheggi e il M5S avrebbe potuto candidare anche la casalinga della porta accanto facendo il pieno di voti. Col sistema pseudo democratico del ballottaggio, poi,  si è aggiudicato anche i voti della destra e dei veri poteri forti che a breve attraverso i ben piazzati Marra, Romeo e Muraro sarebbero passati all'incasso. E le stelle stanno a guardare... (Cronin)

Curriculum di Paolo Berdini

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