Ogni comune faccia la sua parte
Non si può continuare a dividersi tra buonisti e non, ovvero lo si può sui media, nei convegni, nelle piazze, ma non quando si portano responsabilità pubbliche e si è lontani dalle elezioni.
La risposta di ViviMestrino alle polemiche, alle calunnie estive e ai riflettori della cronaca, fatti accendere con studiata coreografia sul comune di Mestrino, è tutta e solo politica: le decisioni su un tema di così forte coinvolgimento emotivo e pratico devono passare almeno in consiglio, se proprio non si vuole discutere, dibattere e orientare pubblicamente.
Per questo motivo il gruppo ViviMestrino, ha presentato una mozione finalizzata alla pubblica discussione e, perchè no, alla revisione di tutte o parte delle decisioni "autarchiche"" assunte dal Sindaco.
Informeremo la cittadinanza quando la mozione sarà discussa e intanto procederemo con la nostra azione di informazione e di dibattito democratico. Se ViviMestrino fosse alla guida del Comune questa sarebbe la norma, non l'eccezione.
Al Presidente del Consiglio
comunale di Mestrino
Mozione: Accordo Stato Regioni su
“Il piano operativo nazionale per fronteggiare il flusso straordinario di
cittadini extracomunitari” - Adesione del Comune di Mestrino
I sottoscritti consiglieri
comunali, in base a quanto previsto dall’art. 34 del vigente regolamento per il
funzionamento del Consiglio comunale, presentano la seguente mozione.
Considerato che:
- · l’emergenza sbarchi costituisce un problema di difficile soluzione e che necessita di uno sforzo sinergico di tutti gli attori istituzionali coinvolti, per assicurare, da una parte, una dignitosa accoglienza ai profughi e ai migranti drammaticamente giunti sul territorio nazionale e dall’altra la sicurezza dei cittadini italiani dei comuni coinvolti;
- · la conferenza Stato Regioni il 10 luglio 2014 ha approvato in modo unitario presenti rappresentanti dell’esecutivo, delle regioni, delle province e dei comuni, presente per il Veneto l’assessore Coletto, “il piano operativo nazionale per fronteggiare il flusso straordinario di cittadini extracomunitari”;
- · il piano sopracitato si fonda sui seguenti principi allora da tutti condivisi:
- tutte le istituzioni coinvolte si impegnano responsabilmente ad affrontare la situazione legata al flusso non programmato
di cittadini extracomunitari con spirito di leale e solidale collaborazione;
- è necessario operare su due piani contemporanei
coniugando, da un lato, la necessità di dare risposte immediate alle impellenti
esigenze di accoglienza delle persone che arrivano in numeri molto elevati
sulle coste meridionali e nei luoghi di frontiera, e, dall’altro, l’assoluta e
indifferibile necessità di impostare subito “un piano strutturato” che permetta
di ricondurre a gestione ordinaria e programmabile gli interventi relativi sia
agli adulti che ai minori non accompagnati. I due piani devono essere
perseguiti contemporaneamente e coerentemente;
- é necessario garantire una governance nazionale
e regionale attraverso tavoli coordinati rispettivamente dal Ministero
dell’Interno e dal Prefetto del Comune capoluogo, in attuazione di quanto
previsto dai documenti approvati in Conferenza Unificata in data 26/9/2012 e
11/7/2013 e costituti da soggetti con le competenze dei diversi settori
chiamati in causa (salute, protezione sociale, formazione/lavoro, accoglienza
ecc.).
- è
necessario distinguere tra una fase di soccorso (centri di primo
soccorso e assistenza nelle regioni di sbarco e limitrofe), una di prima
accoglienza e qualificazione (centri-hub regionali o interregionali) e una di
seconda accoglienza e integrazione (Sistema SPRAR) e costruire un sistema che
consenta il tempestivo passaggio da una fase all’altra, attraverso l’utilizzo
delle strutture già esistenti o attraverso la creazione di nuove che rispondano
a modalità di gestione omogenee definite dal Tavolo di Coordinamento Nazionale;
allo stesso modo si procederà al tempestivo collocamento dei profughi secondo
un condiviso piano di ripartizione sul territorio nazionale, che faccia
riferimento, in via prioritaria, all’ampliamento della rete SPRAR;
- lo SPRAR è perno del sistema di accoglienza di
secondo livello sia per gli adulti che per tutti i minori stranieri non
accompagnati: eventuali soluzioni adottate in via d’urgenza dovranno avere un
ruolo residuale e comunque tendere ai requisiti del modello SPRAR;
- E’ necessario in tempi brevissimi un consistente
aumento del numero delle Commissioni territoriali e/o delle loro sezioni al
fine di accelerare i tempi di esame delle domande di protezione.
Considerato, inoltre, che l’amministrazione comunale con un
atto unilaterale, non condiviso politicamente e neppure discusso in consiglio
comunale, ha deciso, nella persona del sindaco, di sottoscrivere con grande
battage mediatico, il documento dei cosiddetti sindaci “ribelli” promosso dal
primo cittadino di Padova e presentato il 31 agosto 2015,
con la presente mozione si impegna l’amministrazione comunale,
dopo adeguato dibattito in Consiglio a:
- · Aderire all’accordo sopracitato Stato-Regioni, assumendosi la propria parte di responsabilità politica e istituzionale per i nuovi arrivati sul suolo nazionale e assegnati alla provincia di Padova;
- · Assegnare il relativo studio di fattibilità, la ricerca di soluzioni realistiche e praticabili nonché le modalità di realizzazione alla commissione “Affari sociali”, affiancata dall’Assessore al bilancio.
Mestrino, 11 settembre 2015
I consiglieri di ViviMestrino:
Paolo Menallo Simone
Dalla Libera
Barbara Bano Nicola Gottardo
Barbara Bano Nicola Gottardo
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