le pedronciadi
Nel giro di un mese o poco più, per ben tre volte l'amministrazione Pedron si rivolge alla cronaca locale per ottenere, per altro con molta accondiscendenza e senza contraddittorio, uno spazio di visibilità, in nessun altro modo raggiungibile per buone pratiche o realizzazioni in favore della comunità.
Quindi dopo l'attacco di metà agosto al consigliere reo, secondo loro, di avere offeso il popolo veneto, ripreso proditoriamente dal "cittadellese", si arriva alla bagarre anti profughi di fine agosto di cui abbiamo dato ampio resoconto. Significativo invece che un incontro con un parlamentare, un sindaco e un illustre ricercatore, alla presenza di un pubblico attento (i più deboli sono usciti quasi subito) e numeroso, non abbia avuto neppure una modesta cronaca. Allora lo abbiamo fatto noi! Evidentemente i corrispondenti locali sono orientati a senso unico e mirano alla polemica, al titolo ad effetto piuttosto che all'informazione. Scelte redazionali o personali?
E veniamo all'ultimo capolavoro della giunta Pedron: la cavalcata del cavallo che non c'è, la terrificante teoria del GENDER.
Riunioni semicarbonare, misteriose veline stampate su carta intestata del comune, fotocopie di delibere altrui, velleità censorie, raccolta firme per non si sa che cosa: una tempesta in un bicchierino di limoncello.
E per agitare un po' di più le acque stagnanti di una politica assente sui problemi reali: la polemica col preside antidemocratico, colpevole di aver coartato la libera espressione di una sua insegnante, alla quale proditoriamente aveva già sottratto gli incarichi di collaborazione.
E per agitare un po' di più le acque stagnanti di una politica assente sui problemi reali: la polemica col preside antidemocratico, colpevole di aver coartato la libera espressione di una sua insegnante, alla quale proditoriamente aveva già sottratto gli incarichi di collaborazione.
I cultori della democrazia che volevano far tacere il troppo loquace grillino, adesso si scoprono vittime!
Ci è sembrato troppo, quindi come gruppo consiliare abbiamo presentato questa interrogazione:
Interrogazione ex articolo 24 del regolamento del consiglio comunale
Educazione sessuale e affettiva, interventi
dell’amministrazione comunale
Al sig. Sindaco
Dott. Marco Valerio pedron
I sottoscritti consiglieri
comunali, premesso che:
1. è
loro pervenuto un documento redatto su
carta intestata del Comune di Mestrino e non firmato, avente ad oggetto la
cosiddetta teoria del “gender”; (all. 1)
2. risulta
loro che siano state svolte presso la
sede comunale almeno tre riunioni sulla medesima “teoria”;
3. notizie
di stampa, riportate dal Mattino e dal Gazzettino in data 24 settembre,
riferiscono di un presunto divieto di partecipare a qualsivoglia riunione avente ad oggetto la
già citata teoria, imposto dal dirigente scolastico locale all’assessore alla
cultura (all. 2 e 3).
Chiedono di chiarire in consiglio comunale se:
· Il documento sub.1 è stato redatto
effettivamente dall’amministrazione comunale, con l’intento di trasformarlo in
una effettiva delibera o se si tratta di un falso.
· Il medesimo documento è stato sottoposto a un
ristretto numero di genitori convocato ad hoc presso la sede comunale nelle
riunioni di cui al punto 2.
·
Le riunioni sub 2 si sono realmente svolte, quale ne era il reale obiettivo e con quali
criteri sono state scelte le persone convocate.
· Almeno una di tali riunioni si è svolta il 24
settembre in coincidenza con un collegio docenti convocato presso il locale
istituto comprensivo di cui l’assessore fa parte come docente.
· Le riunioni di cui sopra sono state gestite da
personale qualificato o, come risulta allo scrivente, dall’assessore alla
cultura e in sua sostituzione, come dichiarato alla stampa dal Sindaco, dal capogruppo
di maggioranza.
· L’assessore alla cultura, oltre ai titoli
professionali da insegnante elementare, possiede anche i requisiti culturali e
scientifici per affrontare in modo approfondito e non superficiale le tematiche
poste all’attenzione dei convenuti, posto che, sempre dalle dichiarazioni
rilasciate alla stampa dal sindaco, trattavasi di riunioni informative e non
politiche.
·
Il capogruppo di maggioranza intervenuto
forzatamente in sostituzione dell’assessore sia anch’egli in possesso dei
requisiti professionali, culturali e scientifici atti a svolgere adeguata opera
informativa.
I
sottoscritti, inoltre, chiedono di chiarire quali siano stati gli
strumenti adottati dal locale dirigente
scolastico per impedire forzatamente la
partecipazione dell’assessore alla cultura alle riunioni sub.2, risultando
dall’allegato 3 come lo stesso si riferisse al personale della scuola in quanto
insegnante e non in quanto cittadino o tanto meno in quanto amministratore
locale.
l sottoscritti
chiedono infine al sig. Sindaco se egli
è a conoscenza del documento emesso in
merito dalla Curia di Padova (all. 4) e
in che cosa consista, secondo le sue conoscenze, la cosiddetta teoria
del “gender”, precisando a quali
riferimenti culturali, scientifici e bibliografici egli faccia riferimento.
Mestrino, 25 settembre 2015
Paolo Menallo
Barbara Bano
Nicola Gottardo
Simone Dalla Libera
Nota della redazione: Gli allegati nei prossimi articoli
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