Una scheda comparativa
Per scrivere questo banalissimo articoletto ho speso più di due ore del mio tempo, soprattutto per ricercare e aggregare dati esposti in modo quanto mai disomogeneo e creativo dai diversi comuni.
Per farlo ho dovuto rinunciare in alternativa a due ore di lettura o a due ore di passeggiata o a due ore di sonno. Mi chiedo se ne sia valsa la pena: solo per questo potrei entrare di diritto nella schiera degli imbecilli del web, evocata da Umberto Eco.
Ho interrotto così una fase di ripensamento sull'attività in rete, facilitata da una disintossicante lontananza fisica dalla tastiera, dalle notizie e soprattutto dai commenti demenziali. Ma le informazioni che ho raccolto e pubblicato oggi e che pubblicherò nei prossimi giorni, sono un atto dovuto alla cerchia non amplissima ma sicuramente non esigua, dei lettori locali.
Andiamo con ordine. La matinée del Consiglio comunale di Mestrino, il 4 luglio, ha dato il via libera, con voto contrario di tutte le minoranze, alle delibere TASI, IMU, IRPEF e TARI.
Tasi, Imu e Tari (nel loro complesso denominate IUC, imposta unica comunale) costituiscono il piatto forte delle entrate comunali, in un periodo di sempre minori trasferimenti statali. Sono anche il corpo contundente con il quale i diversi assessori al bilancio aggrediscono ogni tentativo di spesa o dietro il quale, come nel caso di Mestrino, alzano il paravento delle cifre per nascondere l'assenza totale di idee, di creatività, di innovazione, di vision.
La tabella che segue offre una comparazione di TASI, IMU e IRPEF tra comuni limitrofi e tra le due città dalle quali Mestrino felix é equidistante. Per semplicità e non per faziosa omissione sono state riportate solo alcune delle infinite varianti con le quali le tariffe sono state deliberate, fermandosi a quelle più comuni, ricorrenti e comparabili. Manca, ad esempio, il trattamento delle abitazioni rurali o l'infinita casistica degli esercizi commerciali e degli studi.
Sicuramente tra i cittadini del comprensorio esaminato c'è chi guadagna da una parte e perde dall'altra, ma a prima vista, a meno di smentite, il cittadino medio di Mestrino sembra perdere su tutto il fronte.
Infatti l'aliquota principale Tasi è seconda solo a quella di Padova, l'assenza di detrazioni per casi particolari di h o per i figli parla da sola. Non c'è bisogno di spostarsi in zone "rosse" (si fa per dire) per trovare una qualche attenzione di tipo sociale. L'esenzione totale dell'addizionale Irpef per i redditi sino a 15.000 euro, appare poi come uno specchietto per le allodole: favorirà sicuramente chi ha un reddito realmente basso, che però si vedrà affiancato dalla categoria, non chiamiamola degli evasori, ma degli elusori. Chi non rientra in nessuna delle categorie precedenti (indigenza, evasione o elusione) paga l'addizionale più alta tra quelle esaminate in tabella. Silenzio assordante in merito da parte della maggioranza, pungolata in seduta dagli interventi di Simone Dalla Libera.
Ma il punto non è questo: forse alla fine si tratta di poche decine di euro di differenza (che per qualcuno comunque non sono cifre insignificanti), ma quello che conta é l'uso che di tali tributi viene fatto nel campo delle spese e degli investimenti. Ma questo lo vedremo nei prossimi giorni, se avrò ancora voglia di rinunce.
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