ViviMestrino sul notiziario comunale
segue da Notiziario 1
A Mestrino c'è un'opposizione che non strilla, non ha sete di visibilità, ma fa la sua parte, costruendo nello stesso tempo la via per il futuro, informando i cittadini, parlando con la gente. Ecco cosa scrive nel prossimo numero del notiziario del Comune:
Mille domande senza risposta
Un unico
notiziario in un anno, mezza pagina a testa per le opposizioni: è il massimo di
informazione che la giunta delle rotonde e della vendita dei beni pubblici concede.
Difficile riassumere le mille domande dei cittadini; i lettori perdoneranno lo
stile da SMS.
Arlesega: decisa la nuova piazza
consultando solo gli amici (senza le iniziative di ViviMestrino, ¾ di Arlesega
non ne saprebbe nulla), adesso i cittadini si chiedono perché tanti soldi (700.000
euro!) per una struttura fantasma e nulla per le scuole e poi ancora: visto che
la decisione è presa, quando si inizia? Quanto dovranno restare senza campo da
calcio i ragazzi di Arlesega? Non lo sanno i cittadini, non lo sanno i consiglieri d’opposizione.
Sport e strutture sportive: quando verrà inaugurato il nuovo spogliatoio
di via Filzi costato 400 mila euro ma con pochissime docce? (gli sportivi
ricordano ancora lo scandalo delle partite internazionali di pallamano giocate
in quelle condizioni..). Perché sono stati tolti gli spazi o spostati gli orari
ad alcune società minori, perché bambini di 5
anni vengono relegati alle 8 di sera? Perché gli spazi sono
assegnati e gestiti per pochi?
Scuola e cultura. Perché alle scuole materne parificate viene
inviata la convenzione e comunicato l’importo del finanziamento, senza alcun
confronto su temi come disabilità, continuità, ecc.? A quando la messa in sicurezza delle scuole?
Quando un evento culturale organizzato dal Comune, separato dalle promozioni
commerciali del Parco Babi?
Illuminazione. Cosa dicono gli “esperti” sull’illuminazione
a giorno della discarica ETRA? rientra nei parametri del piano per la riduzione
dell’inquinamento luminoso?
Sicurezza stradale. Come e quanto peggiorerà il traffico nel
centro di Mestrino, già bloccato dal semaforo, con l’apertura del nuovo centro
artigianale-commerciale presso la ex Maritan? Quanto sono larghi i marciapiedi
della rotonda? Rispettano le norme invocate per non erigere le protezioni
davanti alle scuole di Lissaro? Come faranno gli abitanti della zona sud-est,
specie i ragazzi in bicicletta, a raggiungere il centro? La rotonda è stata
fatta e pagata in buona parte dal Comune per l’Interspar o per gli abitanti di
Mestrino?
Le proposte di ViviMestrino, regolarmente bocciate: l’istituzione delle
commissioni bilancio ed edilizia, lo
spostamento di risorse in favore della scuola e, anche minime, in favore della
cultura, le modifiche migliorative al progetto della piazza di ARLESEGA, la
reintroduzione del referendum nello Statuto comunale, la messa in sicurezza
della strada Regionale, favorire la messa in rete dei medici di base,
adoperarsi per portare un pediatra a Mestrino, avviare un incubatore d’imprese
d’intesa con la CCIAA, progetto per un centro diurno per anziani, trasferire ed ampliare la biblioteca
comunale, ….
Le proposte accolte, poche, pochissime: la Presidenza del
Consiglio comunale, istituita ma attribuita ad un consigliere di maggioranza,
la commissione per gli affari sociali, accolta dalla maggioranza ma non ancora
attivata.
La
battaglia democratica di ViviMestrino, condotta in parte
autonomamente e in parte in collaborazione con l’altra minoranza, che abbiamo
sostenuto a viso aperto quando sono stati violati i suoi diritti, tende a portare in Consiglio le istanze dei
cittadini, che nascono dalla vita quotidiana, sia dei cittadini che si
riconoscono in noi, sia di quelli che sono rimasti a casa, non credendo in
niente e in nessuno, ma che formano di fatto il gruppo di maggioranza (il 40%).
Noi ci siamo, pur tra mille difficoltà e delusioni convinti che prima o poi i trucchetti
ragionieristici e le scorciatoie
antidemocratiche di questa maggioranza saranno comprese e riconosciute da
tutti.
Un’amministrazione
apparentemente perbenista ma che opera solo scelte di routine ed è priva di idee
(le uniche sono quelle dei pochi privati e dei soldi spesi per le rotonde fatte
a loro favore). Ma intanto inaspriscono la TARI sui rifiuti, e la TASI viene introdotta senza particolari esenzioni
per le situazioni che richiederebbero tutela sociale (nessun sconto per i
minori a carico).
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