Le comunicazioni
Il primo punto del menù di fine anno (comunicazioni) riguarda una serie di osservazioni che la Corte dei Conti ha inviato al Comune di Mestrino in merito al conto consuntivo del 2012 già nel luglio di quest'anno.
La Corte esordisce contestando il ritardo nell'approvazione di tale bilancio, oltre i limiti massimi ammessi (il 30 aprile 2013). Si era a fine legislatura e la giunta Pedron era in piena crisi identitaria. Il Sindaco preferì ricorrere all'escamotage della mancanza del numero legale piuttosto che esporsi alla bocciatura del bilancio e alla conseguente procedura di decadenza: in piena campagna elettorale non sarebbe stato un buon biglietto da visita per un'amministrazione che si autodefiniva virtuosa per eccellenza. Meglio avere il rilievo della Corte, ma a cose fatte...
Ma la Corte non si limita a questo; rileva infatti presunte irregolarità in merito alla tempestività dei pagamenti, ai vincoli di spesa per il personale, alle verifiche del conto economico, alla gestione degli organismi partecipati (polizia locale, sistema bibliotecario ed ETRA, nel nostro caso).
Il Comune, per mano del nuovo revisore dei conti, risponde durante l'estate, ma non convince i giudici che nel mese di ottobre replicano ulteriormente. Il giudice istruttore prende atto di alcune giustificazioni fornite dal Comune, ma ribadisce, con un'approfondita reprimenda, l'assoluta irregolarità del ritardo di approvazione e soprattutto l'assoluta necessità della salvaguardia anche dell'equilibrio economico, di cui in precedenza aveva contestato l'irregolarità, sostenendo che non è elemento secondario nella corretta gestione amministrativa ("l'equilibrio economico è garanzia di capacità di perseguire le finalità istituzionali e innovative di una amministrazione"). Conclude la Corte ritenendo che non debbano assumersi provvedimenti di censura, ma una .....sonora cazziata, questa sì!
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